L’amministrazione Trump sospende le domande di green card

L’amministrazione Trump ha sospeso l’elaborazione di alcune domande di green card. E’ quanto riporta The Guardian. Cbs News ha riferito anche che la Casa Bianca sta rafforzando i controlli sugli immigrati negli Stati Uniti. È probabile che la decisione presa sulle green card ricada anche sugli immigrati a cui è stato concesso rifugio o asilo negli Stati Uniti, che si trovano ora in uno stato di limbo legale. Il Dipartimento della sicurezza interna (Dhs) ha spiegato che la pausa è necessaria per eseguire due azioni esecutive sull’immigrazione firmate da Donald Trump.

Controlli e verifiche in corso

“L’Uscis (United States Citizenship and Immigration Services) ha sospeso temporaneamente la finalizzazione di alcune domande di adeguamento dello status in attesa del completamento di ulteriori controlli e verifiche per identificare possibili frodi, problemi di sicurezza pubblica o di sicurezza nazionale”, in linea con gli ordini di Trump, come specificato dal Dhs alla Cbs News.

L’adeguamento dello status è il processo tramite il quale gli individui possono presentare domanda per diventare residenti permanenti legali, o titolari di green card, negli Stati Uniti. Il Dhs ha citato un’azione presidenziale emessa da Trump a gennaio, che ha ordinato al governo federale di garantire che le persone che cercano di entrare negli Stati Uniti “siano esaminate e sottoposte a screening il più possibile”.

A cosa serve la green card

Come sottolinea eTurboNews la green card, o carta di residenza permanente, è un documento di identificazione che indica lo stato di residenza permanente di un individuo negli Stati Uniti. Chi ne è in possesso è ufficialmente riconosciuto come residente permanente legale (Lpr). Sulla base dei numeri riportati da eTurboNews, dal 2024, si stima che siano circa 12,8 milioni i titolari di green card residenti negli Stati Uniti e che siano circa 8,7 milioni i potenzialmente idonei alla cittadinanza.

Gli ordini esecutivi di Trump

Dal canto suo Trump, da quando ha assunto l’incarico, ha emanato numerosi ordini esecutivi per invertire le politiche sull’immigrazione che erano state stabilite dall’amministrazione Biden, attuando normative più severe in tema di immigrazione, tra cui controlli più rigorosi sui richiedenti il visto, restrizioni alla cittadinanza per nascita, impiego di forze militari per proteggere il confine meridionale e costruzione di ulteriori barriere, riporta eTurboNews.

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