Cambio d’uso: operazione Sina Hotels in Galleria a Milano
E’ stato il gruppo Sina Hotels, di proprietà del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, ad aggiudicarsi il palazzo di proprietà del Comune di Milano all’interno della Galleria Ciro Fontana. Ad annunciarlo il Sole 24 Ore, che parla di una concessione della durata di 36 anni, del valore di 43 milioni di euro, pari a 1,2 ... L'articolo Cambio d’uso: operazione Sina Hotels in Galleria a Milano proviene da GuidaViaggi.

E’ stato il gruppo Sina Hotels, di proprietà del presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, ad aggiudicarsi il palazzo di proprietà del Comune di Milano all’interno della Galleria Ciro Fontana. Ad annunciarlo il Sole 24 Ore, che parla di una concessione della durata di 36 anni, del valore di 43 milioni di euro, pari a 1,2 milioni da versare ogni anno alle casse comunali.
Cambio di destinazione d’uso
Destinazione e base d’asta sono state ridefinite proprio a partire da una manifestazione d’interesse arrivate negli uffici del Patrimonio immobiliare del Comune un anno fa da parte di un operatore. La proposta è arrivata in Giunta dall’assessore al Bilancio e al patrimonio Emmanuel Conte, a cui ha fatto poi seguito il bando, chiuso ad ottobre. Il complesso monumentale è particolarmente prestigioso, essendo in pieno centro e affacciato sulla Galleria Vittorio Emanuele Il. L’edificio sarà riqualificato per ospitare la nuova struttura ricettiva. Il gruppo alberghiero di lusso ha vinto il bando del Demanio con un progetto di ristrutturazione per l’ampliamento del “Sina The Gray” di via San Raffaele 6, boutique hotel di lusso a pochi passi dal Duomo. L’operazione riguarda una superficie di oltre 2mila metri quadrati, disposti su 10 piani, fra il terzo piano interrato e il sesto fuori terra, con ingresso da Galleria Ciro Fontana e affaccio sulla Galleria. Nell’edificio comunale si realizzerà l’ampliamento dell’hotel attiguo, con una trentina di nuove camere e suite, spazi comuni, ristorante e area wellness.
I candidati
L’aggiudicazione sarà formalizzata nelle prossime settimane, dopo l’asta all’incanto che si è svolta ieri negli uffici del Demanio in via Larga. Due i candidati che hanno presentato offerta per l’edificio, messo a bando su una base d’asta di 1,150 milioni di euro all’anno, ovvero 550 euro al metro quadro: Sina Hotels e Aries Group. Nelle scorse settimane, la commissione giudicatrice ha valutato i due progetti concorrenti e assegnato il punteggio di prequalificazione all’asta, sulla base della qualità delle proposte, dei servizi che verranno ospitati negli spazi, delle iniziative ed eventi che favoriranno l’accessibilità, l’attrattività e l’apertura al pubblico, il valore estetico degli interventi di riqualificazione e gli investimenti previsti. Le proposte architettoniche e tecniche mirano a integrare in modo armonico il nuovo intervento con la struttura esistente, rispettando i vincoli monumentali esistenti sull’edificio e quelli storici del contesto. Il complesso è vincolato e ogni intervento dovrà essere sottoposto al preliminare parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano. Particolare attenzione è stata riservata agli interventi in tema di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.
L’investimento
L’investimento per le opere di riqualificazione è di diversi milioni di euro e la durata della concessione a bando è stata fissata a 36 anni, anziché a 18, per garantire un periodo di ammortamento adeguato, rendendo possibili investimenti significativi. Simile operazione era già stata fatta a Milano con palazzo dei Portici Meridionali, in piazza Duomo, aggiudicato pochi mesi fa per un canone di concessione di 4 milioni e 55mila euro all’anno per 36 anni. Sina, Società Internazionale Nuovi Alberghi, è stata fondata nel 1958 dal conte Ernesto Bocca. Oggi è guidata da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che ha partecipato all’asta e presentato il suo rilancio.
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