Vassiliy Pivtsov tenta il Makalu in stile retrò

Il kazakho Vassiliy Pivtsov, che ha già in curriculum la scalata dei 14 Ottomila senza ossigeno e sherpa, tenterà di salire il Makalu nel modo più tradizionale possibile. Al giorno d’oggi, nuove regole in Nepal scoraggiano le cordate che intendono portare avanti le loro spedizioni in autonomia. Pivtsov ha intenzione di sfidare questa tendenza alla commercializzazione, portando sul Makalu un approccio retrò.

Il kazako è stato di casa sulle montagne di 8000 metri nella prima decade di questo secolo. Lui e il compagno Maxut Dzumayev hanno scalato una cima dopo l’altra: solo il K2 resisteva. Nel 2011, finalmente hanno raggiunto anche questa vetta per la difficile Cresta Nord, insieme a Gerlinde Kaltenbrunner  e Darek Zaluski. Si trattava del sesto e quinto tentativo rispettivamente per Pivtsov e Dzumayev. In tutte le sue salite, Pivtsov non ha mai utilizzato ossigeno supplementare, tranne quando gli è stato somministrato per un’emergenza durante la discesa dall’Everest nel 2007.

Negli ultimi vent’anni, Pivtsov si è dedicato alla scalata di cime di 7000 metri nelle catene del Pamir e del Tien Shan. L’anno scorso è poi tornato agli 8000 salendo il Broad Peak con Mikhail Tarasov e Peter Shulgin. Un team che si è rivelato bene affiatato e che rivedremo in azione sul Makalu la prossima primavera.

“L’anno scorso non ho visto nessun alpinista indipendente al Campo base, solo membri di gruppi organizzati. Ho anche visto quando i pakistani sono migliorati nella loro performance in alta quota, specialmente sul K2” ha detto Pivtsov. L’intenzione della sua squadra è scalare il Makalu senza ossigeno e portatori, e montando i loro campi in alta quota.

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