Meteo: arriva la neve anche a bassa quota
Lunedì 1° Aprile 2025 – Una nuova fase meteo instabile sta interessando l’Italia in queste ore, riportando freddo intenso e nevicate a quote inaspettatamente basse. Dopo un Marzo altalenante, l’inizio di Aprile si apre con un colpo di scena meteorologico, caratterizzato da aria gelida in discesa dal Nord Europa che impatta in pieno sul bacino […] Meteo: arriva la neve anche a bassa quota

Lunedì 1° Aprile 2025 – Una nuova fase meteo instabile sta interessando l’Italia in queste ore, riportando freddo intenso e nevicate a quote inaspettatamente basse. Dopo un Marzo altalenante, l’inizio di Aprile si apre con un colpo di scena meteorologico, caratterizzato da aria gelida in discesa dal Nord Europa che impatta in pieno sul bacino del Mediterraneo. La situazione più critica, secondo le elaborazioni aggiornate, coinvolge soprattutto il Centro-Sud, ma il Nord non sarà completamente risparmiato dagli effetti di questa irruzione.
Il meteo peggiora anche al Nord: neve sui rilievi del Piemonte e della Valle d’Aosta
Il Nord Italia, sebbene meno esposto rispetto al resto del Paese, non verrà escluso dai riflessi dell’irruzione fredda. Le regioni di Nordovest, con un focus particolare su Piemonte occidentale e Valle d’Aosta, verranno interessate da correnti orientali fredde che, interagendo con il profilo orografico alpino, daranno vita a precipitazioni nevose.
Nella didattica meteorologica, questo fenomeno è legato al cosiddetto “effetto stau”, che si verifica quando l’aria umida viene forzata a salire lungo i versanti montuosi, raffreddandosi e condensandosi, generando piogge o nevicate.
Secondo i modelli previsionali più attendibili, la neve potrà cadere anche a quota collinare, tra gli 800 e i 1000 metri, con picchi localmente inferiori nelle ore notturne e in presenza di rovesci intensi. Accumuli importanti sono attesi nelle vallate più interne, in particolare lungo il confine con la Francia, dove il manto bianco potrebbe sorprendere per consistenza considerando il periodo primaverile.
Forte peggioramento meteo sull’Appennino: quota neve in discesa
Lungo tutta la catena appenninica, l’ingresso dell’aria artica provocherà un deciso abbassamento della quota neve, con condizioni meteo che virano verso l’invernale. Sul tratto centrale dell’Appennino, dalla Toscana orientale fino all’Umbria e al Lazio interno, la neve potrà tornare a cadere intorno agli 800 metri, mentre tra Abruzzo e Molise si potranno registrare precipitazioni nevose fino ai 900-1000 metri, con valori anche più bassi in caso di intensi rovesci.
Sulle cime appenniniche del Sud, come quelle della Campania interna, della Lucania e della Calabria settentrionale, la quota neve oscillerà tra i 1000 e i 1400 metri, ma non si escludono fioccate più in basso nelle ore serali.
Adriatico sotto assedio: piogge, temporali e grandine
Le regioni che si affacciano sul versante adriatico saranno tra le più esposte all’instabilità meteo. Le correnti nordorientali, fredde e cariche di umidità, favoriranno la nascita di piogge diffuse, temporali sparsi e persino grandinate locali, soprattutto tra Marche, Abruzzo e Puglia settentrionale. Il mix tra temperature in calo e precipitazioni abbondanti genererà condizioni da pieno inverno, specialmente nelle ore notturne.
Il vento amplifica la percezione del freddo: raffiche fino a 100 km/h
Altro elemento chiave di questa fase meteo è il vento intenso. Il grecale, in arrivo da nordest, sta già soffiando con decisione, e secondo gli aggiornamenti si rinforzerà ulteriormente, raggiungendo punte di 100 km/h sulle coste adriatiche centrali e all’interno delle valli appenniniche.
L’effetto del wind chill, termine tecnico per indicare la temperatura percepita, sarà molto evidente: nonostante i valori reali non scendano sottozero ovunque, la sensazione termica sarà di freddo pungente, con valori percepiti anche di 5-6 gradi inferiori a quelli registrati dai termometri, soprattutto in assenza di sole.
Meteo dei prossimi giorni: gelo martedì 1° aprile, poi miglioramento da venerdì
Tra martedì 1° aprile e giovedì 3, l’Italia potrebbe attraversare l’ultima vera fase invernale della stagione, con temperature minime sotto lo zero nelle pianure del Nord, in particolare tra Piemonte, Lombardia orientale e Veneto. I cieli sereni notturni favoriranno la dispersione del calore, causando gelate tardive, mentre di giorno, grazie all’irraggiamento solare, si potranno comunque raggiungere i 16-18 gradi.
Un cambio di scenario meteo è atteso a partire da venerdì 4 aprile, quando una rimonta dell’anticiclone delle Azzorre potrebbe portare un miglioramento delle condizioni atmosferiche. L’alta pressione, in risalita dalle Canarie verso l’Europa centrale, favorirà cieli più limpidi e un aumento delle temperature, specie nei valori diurni.
Nuovi colpi di scena meteo in vista?
Attenzione, però, perché non tutti i modelli meteo concordano sulla tenuta di questa fase stabile. Alcune proiezioni a medio termine lasciano aperta la possibilità di una nuova irruzione fredda entro la prima decade di Aprile. I più attenti ricorderanno come Aprile sia un mese capace di offrire grandi sorprese, e il meteo del passato recente ha già mostrato come anche la metà del mese possa portare condizioni simili all’inverno.
In questo contesto di grande variabilità meteorologica, sarà fondamentale monitorare costantemente gli aggiornamenti. La stagione invernale, anche se ufficialmente conclusa, potrebbe ancora tentare un ultimo colpo di coda.