Meteo, APRILE inizierà con un twist inaspettato
I modelli matematici indicano con chiarezza che l’instabilità atmosferica non accenna a diminuire e continuerà a caratterizzare il tempo anche nelle prossime 48-72 ore. La causa principale risiede in una vasta area depressionaria che persiste ormai da giorni sui nostri mari, influenzando direttamente le condizioni meteorologiche. A differenza dei precedenti impulsi perturbati provenienti dal Nord Atlantico, questa volta saranno le correnti artiche a prendere […] Meteo, APRILE inizierà con un twist inaspettato

I modelli matematici indicano con chiarezza che l’instabilità atmosferica non accenna a diminuire e continuerà a caratterizzare il tempo anche nelle prossime 48-72 ore. La causa principale risiede in una vasta area depressionaria che persiste ormai da giorni sui nostri mari, influenzando direttamente le condizioni meteorologiche. A differenza dei precedenti impulsi perturbati provenienti dal Nord Atlantico, questa volta saranno le correnti artiche a prendere il sopravvento, spinte da un nucleo di aria gelida in rapida discesa verso l’Italia. Questo cambiamento porterà con sé un notevole abbassamento delle temperature, specialmente lungo le regioni adriatiche, dove l’orografia del territorio amplificherà gli effetti del freddo, acuendo ulteriormente l’instabilità al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori.
Le precipitazioni non saranno uniformi ma tenderanno a manifestarsi con rovesci e temporali, accompagnati da grandinate localizzate e possibili nubifragi, favoriti dai forti contrasti termici in atto. Al Nordovest, in particolare sulle Alpi occidentali, è atteso un importante accumulo nevoso anche a quote insolitamente basse, delineando uno scenario più tipico della stagione invernale che dell’imminente primavera. Questo brusco ritorno al freddo potrebbe essere interpretato come l’ultimo sussulto dell’inverno, ma la situazione richiede ulteriore attenzione, soprattutto in vista della prima decade di aprile.
Alcune proiezioni modellistiche suggeriscono infatti l’arrivo di una massa d’aria gelida destinata a interessare inizialmente l’Europa orientale per poi espandersi verso ovest, raggiungendo potenzialmente anche il Mediterraneo centro-orientale. Tuttavia, l’evoluzione di questo fenomeno dipenderà in modo cruciale dalla posizione dell’Alta Pressione: se questa si stabilizzerà più a est del previsto, potrebbe deviare l’aria fredda verso altre zone, lasciando spazio a un rialzo termico deciso e a condizioni più miti, tipicamente primaverili.
In sintesi, nei prossimi giorni assisteremo a un peggioramento generale con freddo intenso, precipitazioni violente e nevicate abbondanti in montagna, mentre nel medio termine permangono incertezze legate alla possibile ingerenza di ulteriori ondate di gelo. La variabilità resta elevata, e se da un lato non si può escludere un ritorno precoce del caldo, dall’altro è necessario monitorare con attenzione ogni cambiamento nella circolazione atmosferica, poiché anche piccole variazioni potrebbero ribaltare completamente le previsioni. L’unica certezza, al momento, è che l’atmosfera rimarrà dinamica e pronta a sorprendere, confermando la natura imprevedibile di questa fase di transizione stagionale.