Da Casablanca il monito di Ezhaya: “Se stai in un progetto ci devi credere”

Immaginate un grande palco, di fronte a una platea importante composta da oltre 1500 agenzie di viaggio che Welcome Travel Group ha voluto a Casablanca in occasione dell’evento Casablanca ConnAction. Poi immaginate due poltrone, su una Adriano Apicella, ad di Welcome Travel Group, sull’altra Pier Ezhaya, general manager della divisione tour operating Alpitour Spa (azionista ... L'articolo Da Casablanca il monito di Ezhaya: “Se stai in un progetto ci devi credere” proviene da GuidaViaggi.

Apr 10, 2025 - 12:59
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Da Casablanca il monito di Ezhaya: “Se stai in un progetto ci devi credere”

Immaginate un grande palco, di fronte a una platea importante composta da oltre 1500 agenzie di viaggio che Welcome Travel Group ha voluto a Casablanca in occasione dell’evento Casablanca ConnAction. Poi immaginate due poltrone, su una Adriano Apicella, ad di Welcome Travel Group, sull’altra Pier Ezhaya, general manager della divisione tour operating Alpitour Spa (azionista del network insieme a Costa) che per immaginare il futuro, del travel, ha voluto ripercorrere un po’ anche il passato, il suo in Alpitour.

Lo ha fatto, partendo da una constatazione: i risultati raggiunti sono stati significativi.

“Il tour operating nel nostro Gruppo non era mai stato considerato un centro di reddito ma solo un’attività che doveva far volare i nostri aerei e occupare i nostri alberghi. I più grandi risultati di Ebitda li abbiamo sempre fatti in aviation e alberghiero – ha raccontato -. Quando però nel 2021 mi è stata affidata la direzione generale mi sono convinto che le due cose potessero stare assieme e che oltre a fare volumi potessimo generare anche reddito. Qualche risultato credo si sia visto – ha detto – siamo passati da 70 mln prodotti prima del Covid a circa 140 negli ultimi 2 anni, e di questi 70 (delta tra 2019 e ultimi due anni), ben 45 sono stati fatti dal tour operating. Quindi direi che non posso lamentarmi”.

Alpitour poco generosa di commissioni? In tutti i sistemi di produzione e distribuzione, ha spiegato  Ezhaya, si fa un calcolo di quanto si guadagna sul singolo pezzo e su quanti pezzi si posso vendere, quindi bisogna considerare sempre l’effetto quantità: “Se ignoriamo l’effetto moltiplicatore mettiamo da parte il più basilare concetto economico, ossia il guadagno singolo per le volte in cui lo posso moltiplicare. Il nostro tour operating oggi mette a disposizione del mercato 740mila posti aerei garantiti, 100% sulle spalle di Alpitour a livello di garanzia e ben sparpargliati, 240mila sull’Egitto,124mila sulla Spagna, 90mila sull’ East Africa, 86mila sulla Grecia, 53mila sui Caraibi, più di 40mila sull’Oceano Indiano, e poi ancora su Thailandia, Italia, Oman…. E la cosa più importante è che questi posti sono abbinati ad alberghi iconici in tutto il mondo. Questo vale per il mainstream ma per il tailor made non è molto diverso, con l’offerta Voyager oggi siamo presenti in 23 Paesi, operiamo 81 itinerari con più di 1000 partenze e complessivamente mettiamo a disposizione del mercato 26mila posti tour. Con questo voglio dire che, forse, la commissione singola che riconosciamo non è la più alta, sicuramente ce ne sono di più forti, ma la si può moltiplicare infinite volte, E questo è fare economia seria per quanto mi riguarda, tutto il resto sono chiacchiere”.

Sugli investimenti del Gruppo Alpitour ha voluto poi raccontare: “Investiamo ininterrottamente in tecnologia, stiamo facendo una rivoluzione copernicana di cui non si percepisce ancora il beneficio – ha detto -, stiamo mettendo in piedi il sistema di vendita più rivoluzionario del mercato che sarà un qualcosa che si farà vedere. Poi, continuiamo ad investire negli asset aviation ed alberghiero. Lo scorso anno abbiamo completamente ristrutturato il Tanka Village e ora siamo impegnati con il restyling del Vila Do Farol sull’isola di Sal a Capo Verde, che era forse l’albergo più debole del nostro portafoglio, per un investimento di 28 mln di euro. Avrà 301 chiavi. Un altro investimento importante riguarda l’isola di Zanzibar dove è in pieno cantiere sulla spiaggia di Nungwi il nuovo Nungwi Beach su cui abbiamo investito 16 mln di euro per avere un prodotto con 128 camere”.

Il manager si domanda quanto queste cose siano valutate dal trade: “Per noi sono investimenti importanti che servono a creare opportunità di vendita e a sostenere la distribuzione”. E a chiusura del confronto con la platea di agenzie Welcome Travel Group, lascia una riflessione: “Se stai in un progetto ci devi credere, e spero che questo importante patrimonio di colleghi che ho davanti non smetta mai di credere, al network e al futuro, lasciando da parte resistenze al cambiamento ed individualismi per poter andare a mercato insieme. Serve fiducia, e fare sistema, così come credo che gli elementi cardine di ogni storia di successo debbano essere quattro: fare reddito e reinvestire i dividendi nel settore, per migliorarlo, creare qualità, perché solo così si fidelizza il cliente, creare capacità e possibilità di vendita, e poi, investire in comunicazione”.

Alessandra Tesan

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