City tax: gli albergatori chiedono rispetto della destinazione d’uso
In una nota congiunta le tre maggiori rappresentanze degli albergatori, Federalberghi-Confcommercio, Confindustria-Alberghi e Assohotel (Confesercenti) chiedono il rispetto della norma sulla destinazione d’uso della tassa di soggiorno. “C’è preoccupazione tra gli operatori – si legge nella nota – per il riaccendersi della discussione sulla destinazione del gettito dell’imposta di soggiorno. Circolano notizie concernenti la proposta di consentire ai Comuni di utilizzare il balzello per il finanziamento delle spese correnti. Continue reading City tax: gli albergatori chiedono rispetto della destinazione d’uso at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


In una nota congiunta le tre maggiori rappresentanze degli albergatori, Federalberghi-Confcommercio, Confindustria-Alberghi e Assohotel (Confesercenti) chiedono il rispetto della norma sulla destinazione d’uso della tassa di soggiorno.
“C’è preoccupazione tra gli operatori – si legge nella nota – per il riaccendersi della discussione sulla destinazione del gettito dell’imposta di soggiorno. Circolano notizie concernenti la proposta di consentire ai Comuni di utilizzare il balzello per il finanziamento delle spese correnti. Da anni le imprese attendono che vengano resi effettivi i principi sanciti dalla legge istitutiva dell’imposta, una tassa di scopo destinata a finanziare interventi in materia di turismo a sostegno di un settore che contribuisce alla economia ed alla occupazione del territorio”.
“Malgrado questo – conclude la nota – le imprese del turismo e i turisti sono visti meramente come un bancomat. A chi ha la responsabilità di definire la politica nazionale, chiediamo di tutelare il settore e investire per la competitività delle imprese e dei territori”.
La tassa di soggiorno, secondo le ultime rilevazioni del 2024, vale circa 1 miliardo di euro e quest’anno potrebbe toccare quota 1,2 miliardi di euro.