Borderlands 4 Anteprima
Sono passati sedici anni da quando Gearbox Software provò, con successo, a rinnovare la formula degli sparatutto in prima persona con il suo primo Borderlands. Grazie alle frenetiche meccaniche in cooperativa, alla presenza di numerose armi modificabili, al senso dell’umorismo dei personaggi e a un ottimo comparto tecnico in cel-shading, il titolo dell’azienda americana venne […] L'articolo Borderlands 4 Anteprima proviene da Vgmag.it.


Sono passati sedici anni da quando Gearbox Software provò, con successo, a rinnovare la formula degli sparatutto in prima persona con il suo primo Borderlands. Grazie alle frenetiche meccaniche in cooperativa, alla presenza di numerose armi modificabili, al senso dell’umorismo dei personaggi e a un ottimo comparto tecnico in cel-shading, il titolo dell’azienda americana venne subito accolto bene sia dalla critica che dai giocatori, portando nel corso degli anni a vari sequel, prequel e spin-off. Una saga che, con i suoi 87 milioni di copie vendute in totale, è uno dei maggiori successi dell’industria videoludica. Lungi dal voler spremere troppo i soliti argomenti, a questo giro gli sviluppatori hanno introdotto un cast completamente diverso, una nuova ambientazione e una struttura molto più libera e vasta. Annunciato ad agosto dello scorso anno, questo Borderlands 4 è previsto per il 23 settembre prossimo su Windows, PlayStation 5 e Xbox Series X/S, e già da ora si annuncia come uno sparatutto molto più frenetico, eccentrico (in senso buono) e profondo, rispetto ai precedenti episodi della saga, pur mantenendo gli ingredienti che ne hanno decretato il successo, inclusa la modalità cooperativa (con il crossplay disponibile già al day one). Tra l’altro, la conferma della data di uscita di Borderlands 4 sembra aver influenzato quella di un altro titolo molto atteso. Nel suo ultimo report finanziario Take-Two, che ha acquisito Gearbox nel 2024, ha infatti confermato che GTA 6, uno dei titoli più attesi di quest’anno uscirà nell’autunno prossimo. Tuttavia, è improbabile che esca a settembre, data confermata appunto per l’uscita di Borderlands 4, per evitare che i due titoli si danneggino a vicenda dal punto di vista commerciale. D’altra parte, già il CEO di Take-Two ha affermato più volte che l’azienda non accumulerebbe mai troppe uscite importanti nello stesso periodo. Una curiosità che conferma ancora una volta la creatività di Gearbox Software: il trailer rilasciato dall’azienda, come conferma anche il CEO Randy Pitchford, contiene vari indizi sulla trama e sui personaggi di questo episodio, tra cui suoni, dettagli nascosti, veloci stringhe di testo e persino un riferimento a Handsome Jack, il carismatico villain di Borderlands 2. Una trovata originale, da parte degli sviluppatori, che ha provocato una lunga serie di divertite speculazioni online tra gli appassionati della saga.
Cacce al tesoro, dittatori e collisioni tra pianeti
Come accennato, per questa occasione l’azienda americana ha deciso di abbandonare la classica ambientazione di Pandora e di portarci su un pianeta completamente nuovo. In una trama direttamente collegata con il finale del precedente Borderlands la sparizione della luna di Pandora, Elpis, trascinata via dai poteri da sirena di Lilith, ha causato la distruzione della barriera protettiva di Kairos, un paese oppresso da una guerra, controllato dai Timekeepers e dominato da un dittatore conosciuto come Il Custode del tempo. Come se non bastasse, il caos provocato dall’incontro tra Pandora e Kairos ha portato anche alla nascita di una nuova fazione, i Rippers, sotto la guida della regina Callius. Giunti sul pianeta con un atterraggio di emergenza, i quattro nuovi protagonisti dovranno subito gettarsi nella mischia, affrontando le varie fazioni nel tentativo di mettere fine alla dittatura e, già che ci sono, recuperando anche un po’ di tesori e di manufatti alieni.
Spara e corri mentre arraffi di tutto
Le meccaniche di Borderlands 4 non si allontanano molto da quanto visto nei precedenti titoli della saga, ma con ingredienti molto più vasti e approfonditi, qualche novità e nuovi personaggi (con qualche ritorno dai precedenti titoli). Il gameplay è ancora quello efficace di un frenetico sparatutto in prima persona, con l’introduzione di alcuni elementi da gdr d’azione. L’avventura ci permetterà di vestire i panni di uno dei quattro protagonisti, cacciatori di tesori alla ricerca di un prezioso manufatto alieno, con la possibilità di decidere se giocare da soli o in cooperativa (anche in due, in split-screen), per poi gettarci nell’immensa arena di Kairos, dove dovremo fronteggiare orde di avversari. Non manca, anche in questo nuovo capitolo, la possibilità di utilizzare veicoli, alcuni completamente nuovi, raccogliere numerosi oggetti, potenziamenti, tesori e armi, e la presenza di vari boss. Per quanto riguarda queste ultime la quantità e varietà, se possibile, è ancora più vasta che nei precedenti Borderlands, permettendo così di cambiare continuamente l’approccio ai combattimenti mantenendo le stesse, frenetiche meccaniche. Ma anche qui la componente strategica è importante: limitarsi a caricare gli avversari a testa bassa, che si spera saranno dotati di un’intelligenza artificiale migliore di quelli del terzo episodio, porterà a una prematura dipartita. Sarà quindi necessario utilizzare le armi adatte al contesto, sfruttare le varie capacità di salto, schivate, prese, ed elaborare un minimo di strategia, contando anche sui compagni di squadra. Anche qui non mancheranno degli elementi da gdr, anche se ridotti al genere di riferimento. Sono ancora presenti le missioni da portare a termine, sia quella primaria che le numerose secondarie. Inoltre, ognuno dei quattro protagonisti avrà una propria classe di riferimento, tra chi predilige il combattimento corpo a corpo o preferisce agire a distanza, a sua volta dotata di abilità potenziabili, attive o passive, divise in ulteriori capacità. La quantità e la diversità delle abilità sono talmente vaste da permettere l’adozione di approcci sempre nuovi. Uno degli elementi più interessanti è costituito dalle ambientazioni, collegate tra loro in modo fluido e intuitivo (a detta degli sviluppatori, non ci saranno nemmeno dei caricamenti tra una zona e l’altra) e liberamente esplorabili. Non un vero e proprio open world, tecnica in verità già adottata in Borderlands 3, ma comunque liberamente esplorabile, a patto di avere l’equipaggiamento adatto. Di carne al fuoco, quindi, sembra essercene davvero molta, tra recuperi dai precedenti episodi e nuovi contenuti.
Un mondo più massiccio, folle e frenetico
Anche per il lato estetico di Borderlands 4 Gearbox Software ha deciso di affidarsi alla tecnica del cel-shading che, grazie alla potenza delle attuali piattaforme e all’abilità degli sviluppatori, rende alcuni scorci di questo titolo ormai indistinguibili da un affascinante artwork. Tutto, sullo schermo, è ancora più fluido, nitido e ricco di dettagli, con una mole considerevole di effetti di luce, animazioni ed esplosioni che, almeno a giudicare dal poco materiale finora rilasciato, sembrano privi di rallentamenti o incertezze (ci si aspetta la classica scelta tra i 60fps o la risoluzione a 4K). L’originalità di questa saga non sta però solo nell’aspetto visivo, ma soprattutto in quello artistico. Le ambientazioni, i personaggi (ognuno dotato di uno stile estetico unico), le armi, le animazioni, tutto è volutamente (ed efficacemente) fuori dalle righe, eccessivo (in senso positivo), colorato, quasi psichedelico e sfacciato. Caratteristiche che sono ancora più marcate in questo quarto episodio, pur senza scadere nel pacchiano, anche se qui il comparto estetico sembra un po’ più maturo. Visti i risultati degli altri episodi, in Borderlands 4 ci si aspetta la stessa cura anche dal lato sonoro, con musiche anch’esse folli e frenetiche e un ottimo doppiaggio. Una tale molte di elementi, anche estetici, ha portato gli sviluppatori stessi a definire Borderlands 4 il titolo più impegnativo della loro carriera.
La saga di Borderlands è una di quelle in grado di migliorarsi a ogni titolo successivo. Al di là degli inevitabili miglioramenti tecnici, questo quarto episodio promette di essere una folle, frenetica e piacevole ventata di aria fresca per la saga. È come se gli sviluppatori avessero aspettato la potenza delle attuali piattaforme per creare lo sparatutto che avevano in mente sin dall’inizio della serie. Tutti gli elementi che hanno decretato il successo dei precedenti episodi sembrano essere stati ripresi anche in questo titolo, ma ampliati, approfonditi, arricchiti e dotati anche di abbastanza novità da evitare l’effetto di già visto. La quantità e qualità del materiale, impreziosita anche da una raggiunta maturità estetica e da un comparto grafico che promette bene, è tale da far sembrare i precedenti Borderlands quasi degli esperimenti, delle prove (anche se eccellenti) realizzate solo per aprire la strada a questo nuovo episodio. La superiore mole di contenuti, armi, veicoli, avversari, missioni, abilità da sbloccare e ambientazioni potrebbe preoccupare. Ma, considerando la qualità generale della saga e il curriculum degli sviluppatori, possiamo essere abbastanza sicuri che ogni elemento sarà perfettamente al suo posto, e che questo Borderlands 4 potrebbe facilmente rivelarsi il miglior episodio della saga.
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