Biancaneve torna al cinema una seconda volta negli U.S.A.

Non c’è pace per Biancaneve Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp Lo scorso fine settimana, la Disney ha tentato una mossa che si è rivelata a dir poco disastrosa: riproporre al cinema il remake live-action di Biancaneve, già duramente criticato e fallimentare al momento della sua prima uscita. Il risultato? Un altro clamoroso flop, […] L'articolo Biancaneve torna al cinema una seconda volta negli U.S.A. proviene da LaScimmiaPensa.com.

May 13, 2025 - 07:26
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Biancaneve torna al cinema una seconda volta negli U.S.A.

Non c’è pace per Biancaneve

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Lo scorso fine settimana, la Disney ha tentato una mossa che si è rivelata a dir poco disastrosa: riproporre al cinema il remake live-action di Biancaneve, già duramente criticato e fallimentare al momento della sua prima uscita. Il risultato? Un altro clamoroso flop, che rischia di entrare nei libri di storia come uno dei più umilianti mai registrati dallo studio, soprattutto in un’epoca già segnata da delusioni come Wish.

Pensato come film di richiamo per il weekend della Festa della Mamma, Biancaneve è stato riprogrammato in oltre 1.300 sale cinematografiche negli Stati Uniti. Tuttavia, l’operazione si è tradotta in un incasso irrisorio: poco più di 300.000 dollari totali, con una media per sala di appena 200 dollari.

Un dato talmente imbarazzante da ricordare l’altrettanto fallimentare riedizione di Morbius da parte di Sony, divenuta un meme virale e simbolo di quanto i grandi studi possano risultare distaccati dal loro pubblico. La Disney, a quanto pare, non ha imparato la lezione.

La prima uscita del remake di Biancaneve era già stata un duro colpo per la casa di Topolino. Sin dall’annuncio, il progetto è stato accompagnato da polemiche, in particolare per le dichiarazioni della protagonista Rachel Zegler. L’attrice, infatti, aveva pubblicamente criticato il classico d’animazione del 1937 definendolo “strano”, “inquietante” e “obsoleto”. A ciò si aggiungono le sue prese di posizione politiche e le modifiche radicali alla trama dell’amatissima fiaba, che hanno ulteriormente alienato il pubblico.

Il risultato è stato un incasso globale di appena 202,5 milioni di dollari a fronte di un budget di produzione che, secondo fonti interne, sarebbe salito ben oltre i 300 milioni a causa di riprese aggiuntive e revisioni continue. Un disastro economico aggravato da spese di marketing elevate, che ha portato a una perdita stimata di oltre 100 milioni di dollari.

I motivi dietro questa riedizione restano poco chiari. Si è trattato di un obbligo contrattuale con le catene cinematografiche? Un maldestro tentativo di riaccendere l’interesse in vista dello streaming? O forse una strategia disperata per puntare a qualche riconoscimento nei circuiti dei premi?

Qualunque fosse l’intento, l’operazione si è ritorta contro la Disney in maniera clamorosa. Riproporre un film già bocciato dal pubblico a soli due mesi dall’uscita originale è un azzardo che difficilmente trova giustificazioni, soprattutto in un mercato cinematografico così competitivo e attento alla qualità e alla reputazione dei prodotti.

A differenza di titoli iconici come Il Re Leone o La vendetta dei Sith, che hanno beneficiato di riedizioni grazie a una fanbase consolidata e un affetto intergenerazionale, Biancaneve si è trascinato dietro polemiche, una narrazione poco brillante e un carico politico che ha alienato il pubblico sin dall’inizio.

Che ne pensate?

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