Valentina Nappi difende Rocco Siffredi dalle accuse

Parla Valentina Nappi

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L’industria dell’hard è scossa da un terremoto mediatico che rischia di lasciare cicatrici profonde. Le recenti rivelazioni contenute in un’inchiesta de Le Iene hanno acceso i riflettori su una delle figure più iconiche del porno italiano: Rocco Siffredi. L’attore è stato accusato da alcune colleghe di presunte violenze, sia durante le riprese che al di fuori del contesto lavorativo (qui i dettagli). In un clima così teso, non sono mancate le reazioni da parte di altri protagonisti del settore. Una delle voci più forti e controcorrente è quella di Valentina Nappi, attrice tra le più affermate del panorama internazionale, che ha rilasciato una dichiarazione molto chiara in un’intervista a Mowmag.

Con uno stile diretto e senza mezzi termini, Valentina Nappi ha preso posizione a favore di Siffredi, criticando apertamente alcune delle colleghe che hanno mosso accuse nei suoi confronti.

Queste ragazze, secondo me, semplicemente non dovrebbero fare le attrici porno. Rocco fa lo stesso tipo di scene da quando ha iniziato la sua carriera, che si aspettavano?

L’attrice ha sottolineato come, nella sua esperienza, ci siano sempre stati limiti chiari e la possibilità di tirarsi indietro se qualcosa non era più tollerabile.

Magari lui è uno che cerca di spingerti a oltrepassare i tuoi limiti – con me lo ha fatto, e lo ringrazio ancora per questo – ma nel momento in cui non ti trovi a tuo agio nessuno ti vieta di alzarti e andartene – prosegue Valentina Nappi. Se continui, lo fai per soldi, e in quel caso il consenso c’è, eccome. Non vado su un set dove si fa principalmente anale per poi lamentarmi del fatto che hanno provato a mettermelo in cu*o.

Il tema del consenso, centrale in questa controversia, è stato affrontato da Valentina Nappi con un approccio pragmatico. Secondo lei, le dinamiche all’interno dei set sono chiare, e chi sceglie di lavorare in questo ambito deve essere pienamente consapevole della natura del mestiere.

Ho sempre potuto dire no, quando non me la sentivo. Nessuno ti costringe a fare nulla che tu non voglia. Certe persone forse si dimenticano che questo è un lavoro, e che non è un lavoro adatto a tutti.

Una delle accuse più forti emerse nel servizio è quella di un’attrice di nome Gloria, che ha parlato di sputi ricevuti durante una scena. Anche in questo caso, la Nappi non ha esitato a esprimere la sua opinione.

Ma lei si è fatta pagare? Perché non ha fermato la scena? Non penso che Rocco gli abbia puntato una pistola alla testa.

Questa vicenda ha aperto una frattura visibile nel mondo del porno, mettendo in discussione non solo il comportamento di Siffredi ma anche la responsabilità e la consapevolezza degli attori coinvolti. Da un lato, c’è chi accusa e chiede giustizia; dall’altro, figure come la Nappi invitano a una riflessione più ampia sulla natura di un mestiere spesso frainteso e sulle responsabilità individuali all’interno di un set.

In attesa che la verità venga chiarita, resta il fatto che l’industria è chiamata a interrogarsi su pratiche, limiti e comunicazione, in un contesto dove consenso e rispetto dovrebbero essere le basi imprescindibili.

Che ne pensate di queste parole di Valentina Nappi?

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