Napoli blinda il centro storico come Venezia: si valuta un ticket d’ingresso

Combattere l'overoturism a Napoli con un ticket d'ingresso è l'ipotesi al vaglio: si blinderebbe il centro storico con un ingresso a pagamento per i turisti giornalieri

Apr 9, 2025 - 10:38
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Napoli blinda il centro storico come Venezia: si valuta un ticket d’ingresso

Se pensiamo a Napoli inevitabilmente l’immagine che ci si scaglia davanti agli occhi  è una sinfonia di colori, profumi e suoni che incanta, tanto da attirare milioni di turisti ogni anno. La città ha vicoli che raccontano storia, arte e folklore con un centro storico dichiarato patrimonio dell’Umanità UNESCO. Eppure, l’altra faccia della medaglia del boom di turismo è tangibile. Napoli, come Venezia e Firenze, si trova a fare i conti con l’overtourism, un fenomeno che rischia di compromettere l’equilibrio delicato tra il fascino della città e la qualità di vita degli abitanti.

Ipotesi di un ticket d’ingresso a Napoli

Dopo aver già proposto il ticket d’ingresso per San Gregorio Armeno per combattere l’overtourism, Napoli torna a parlare del numero eccessivo di turisti che visita il centro storico e dell’impatto inevitabile che ha, e lo fa con una nuova ipotesi: l’accesso a pagamento, un po’ come è accaduto a Venezia, per chi visita la città in giornata.

Secondo alcune dichiarazioni, l’Amministrazione Comunale sta valutando di introdurre un ticket d’ingresso per turisti giornalieri, almeno per quelle aree più delicate e congestionate interne al centro storico. L’obiettivo? Duplice: da una parte regolamentare il flusso dei visitatori, dall’altra raccogliere fondi da reinvestire nella manutenzione urbana e nei servizi.

Le misure non sono una novità, altre località le hanno istituite e i risultati sono stati incoraggianti nel controllare il turismo di massa. Nonostante ciò a Napoli l’opinione si divide: alcuni operatori del settore temono che possa scoraggiare i visitatori, mentre per altri è ritenuta una misura indispensabile.

Il tema è diventato oggetto di acceso dibattito. Basti pensare che la notizia ha fatto il giro del mondo e il New York Times ha pubblicato un articolo piuttosto critico, spiegando che la città risulterà molto scoraggiante, specialmente per i più giovani.  Il sindaco Gaetano Manfredi, consapevole delle preoccupazioni, ha sottolineato come il turismo rappresenti una straordinaria opportunità economica, ma ha anche ammesso l’urgenza di una gestione più responsabile.

La proposta di introdurre un ticket d’ingresso a Napoli resta dunque sul tavolo, mentre cittadini, operatori turistici e amministratori discutono su come trasformare una sfida in una nuova occasione di crescita sostenibile.

La sfida dell’overtourism

Gli ultimi tempi hanno mostrato molte città italiane protagoniste del fenomeno del turismo “mordi e fuggi”, con visite rapide e poco rispettose che hanno sovraccaricato i servizi persino arrivando a causare un’alterazione del mercato immobiliare, e mettendo in difficoltà i residenti. In prima linea, Venezia che, come pioniera, ha introdotto un ticket d’ingresso per i visitatori giornalieri. Lo stesso avverrà sulle Dolomiti dove si limiterà l’accesso alle celebri Tre Cime di Lavaredo. E Napoli? Nel 2025 ha registrato numeri da record: 14,5 milioni di presenze turistiche con un +15% rispetto all’anno precedente.

Proprio questi dati hanno fatto pensare a misure simili a quelle di un ticket d’ingresso. Il boom? Sicuramente i numerosi collegamenti con treni alta velocità e voli low cost, ma a contribuire sono poi set di serie Tv cult come L’Amica Geniale e Mare Fuori che hanno trasformato la percezione della città. Se da un lato hanno portato nuova linfa economica, dall’altro hanno acuito problemi come l’inflazione immobiliare e il proliferare degli affitti brevi, rendendo sempre più difficile per i residenti trovare una casa.