
Le condizioni meteo che stanno interessando l’Italia in queste ore stanno assumendo contorni sempre più
estremi, con dinamiche atmosferiche che richiamano quelle tipiche delle
regioni tropicali. Non tanto per le
temperature, ancora lontane dai livelli equatoriali, quanto per l’eccezionale potenza del
ciclone in atto e la
portata delle precipitazioni che sta generando. Un ciclone dai tratti eccezionali: piogge torrenziali e rischio diffuso Il sistema depressionario che si è sviluppato sul
Mediterraneo centrale presenta caratteristiche molto attive e sta determinando fenomeni intensi e localizzati. Le ultime rilevazioni parlano di
accumuli pluviometrici ormai prossimi o addirittura superiori ai
400 mm in sole 24 ore: un dato che rappresenta il totale medio mensile di pioggia in molte aree del Paese. Un doppio fronte di rischio: idraulico e idrogeologico L’attuale quadro meteorologico ha fatto scattare l’
allerta su più livelli, ma i due rischi principali restano ben definiti: 1. Rischio idraulico: fiumi al limite e pericolo esondazioni Le
piene improvvise di fiumi e torrenti, innescate da precipitazioni persistenti, stanno spingendo verso livelli critici numerosi corsi d’acqua. Il rischio di
esondazioni,
rottura di argini e
allagamenti estesi è concreto, soprattutto in prossimità dei centri abitati e delle infrastrutture sensibili. 2. Rischio idrogeologico: frane, smottamenti e instabilità dei versanti Nei settori
montani e
collinari, la pioggia intensa su
terreni già saturi sta favorendo
frane,
colate detritiche e
cedimenti. Il distacco di masse di terra e rocce può avere effetti molto gravi su edifici, strade e servizi essenziali. Alluvioni lampo: il volto più pericoloso del maltempo estremo Le cosiddette
alluvioni lampo rappresentano uno degli scenari più pericolosi: in pochi minuti,
ruscelli e torrenti possono trasformarsi in corsi d’acqua in piena. L’accumulo rapido di precipitazioni in tempi brevi lascia poco margine di reazione, mettendo a rischio
popolazioni e territori non sempre preparati a eventi di tale violenza. Verso un clima più estremo: serve una nuova cultura del rischio L’aumento della frequenza di eventi meteo estremi impone una riflessione urgente sulla
resilienza del territorio e sulla capacità di risposta a questi fenomeni. È fondamentale
rafforzare i sistemi di allerta, migliorare la
gestione dei bacini fluviali e promuovere una maggiore
consapevolezza del rischio idrogeologico a tutti i livelli. Federico Russo – Meteorologo
Meteo, Italia TROPICALE: Piogge Torrenziali e CICLONI da record