Mario Kart World Anteprima: un gioco fuori di… pista!
Nonostante fosse stato presentato con uno dei trailer più lunghi del Nintendo Switch 2 Direct, alla fine della presentazione e dei vari treehouse a lui dedicati sia stampa che pubblico avevano moltissimi dubbi riguardo a come Mario Kart si sarebbe discostato dal suo predecessore campione d’incassi. Le potenzialità per essere la prima di tante Killer […] L'articolo Mario Kart World Anteprima: un gioco fuori di… pista! proviene da Vgmag.it.


Nonostante fosse stato presentato con uno dei trailer più lunghi del Nintendo Switch 2 Direct, alla fine della presentazione e dei vari treehouse a lui dedicati sia stampa che pubblico avevano moltissimi dubbi riguardo a come Mario Kart si sarebbe discostato dal suo predecessore campione d’incassi. Le potenzialità per essere la prima di tante Killer App di Switch 2 c’erano tutte ovviamente, ma alcuni elementi legati al modo in cui la struttura di gioco erano stati presentati lasciavano spazio a piccole preoccupazioni e critiche. Per questa ragione abbiamo aspettato con tanta trepidazione questo Mario Kart World Direct ed è finalmente arrivato il momento di tirare le somme prima di metterci al volante e iniziare il nostro road trip a base di oggetti, turbopads e… cibo d’asporto?
Mario Kart World e un paio di precisazioni iniziali
Come abbiamo avuto modo di scoprire durante la sua prima presentazione, Mario Kart World punta ad immergere i propri giocatori all’interno di un mondo in cui è possibile esplorare e percorrere ogni suo angolo. Dai percorsi tradizionali presenti nei vari biomi, alle strade che interconnettono questi ultimi fino alle zone fuori pista dove in passato a parte qualche scorciatoia di fortuna o qualche glitch in stile Mario Kart Wii, il giocatore comune non penserebbe mai di percorrere. Il Mario Kart World Direct è stata l’occasione perfetta per diradare alcune delle nebbie sorte in quell’occasione, soprattutto per quanto riguarda la gestione di questo enorme mondo aperto all’interno della modalità Gran Premio. Come abbiamo avuto modo di vedere durante i vari Nintendo Treehouse, le corse a 24 giocatori della principale modalità single player giocheranno molto sul permettere ai giocatori di affrontare un’esperienza sommaria di Mario Kart World, con gare che si focalizzano sulla zuffona a 24 giocatori e che traslano in modo naturale da un percorso all’altro.
Le principali criticità percepite da noi tanto quanto dalla community internazionale riguardavano infatti non solo la conformazione delle prime piste rivelate, come per esempio il Circuito Mario Bros. ambientato all’interno di una classica autostrada panoramica americana e soprattutto sull’eventuale impossibilità di percorrere i successivi circuiti per più di un singolo giro e senza effettuare quel percorso di collegamento aggiuntivo. Ebbene, in entrambi i casi Mario Kart World è riuscito a rispondere in maniera egregia mostrando circuiti molto più complessi e soprattutto ristretti, dove l’idea di percorrerli in 24 giocatori ci fa già immaginare ad eventuali scenari al limite del caotico, marchio di fabbrica della serie. In particolare, circuiti come il Cinema Spettrale mette in chiaro una direzione artistica incredibilmente curata e che trasla in questo caso tra vari ambienti e filtri filigrana cinematografici, alzando enormemente l’asticella a livello qualitativo. Per quanto riguarda invece i percorsi di interconnessione, questi rimangono attivi nella modalità in giocatore singolo ma come vedremo più avanti saranno attivabili o meno durante le modalità online e multiplayer locale.
Un parco giochi a tema corse
Tornando a parlare della mappa aperta, questo Direct ci ha aiutato a capire cosa ci troveremo davanti una volta entrati nella Modalità Corsa Libera. A grandi linee stiamo parlando di una modalità in cui al giocatore è concesso – come detto dalla campagna marketing del gioco – di esplorare “virtualmente” ogni lato della mappa. Tutto questo senza una minima direzione? Assolutamente no e infatti all’interno di questa modalità saranno presenti tanti piccoli elementi accessori che ci permetteranno di collezionare elementi extra come statuine, stickers ma anche aspetti secondari dei vari personaggi giocabili attraverso gli “Snack Scatto”. Contrariamente a quanto ipotizzato nella precedente anteprima, questi oggetti terziari non offrono abilità extra, ma hanno invece le stesse proprietà di un classico fungo, dando quindi un boost temporaneo alla velocità del proprio kart ma che – a seconda della mappa in cui vengono raccolti – hanno una forma diversa e permettono l’ottenimento di skin estetiche a tema. E quindi via di Mario Cowboy, Peach Yukata, Bowser Futuristico, Wario in Maglia Gialla stile Pantani e chi più ne ha più ne metta, ma non solo. La mappa sarà riempita di interruttori dal quale far partire missioni secondarie e subquest, riprendendo dopo tante iterazioni il formato delle Missioni introdotte in Mario Kart DS, utilizzabili come banco di prova per testare i nuovi tecnicismi presenti nel titolo.
Queste le “techiamo” sui muri
Il franchise di Mario Kart non è estraneo alla presenza di tecnicismi o manovre speciali, anzi. Che siano stati preventivati o meno dal team di sviluppo, tecniche come lo snaking, il saltellare dopo un turbo per tagliare le curve dall’erba senza perdere velocità o la possibilità di ottenere vantaggi incredibili tramite lo “smuggling” degli oggetti tenendoli in saccoccia e recuperando posizioni fino al momento più opportuno o ancora più indietro utilizzare i geodata e checkpoint del gioco per ingannare il cronometro con le “Ultra Shortcut”, hanno generato parte della popolarità del franchise lasciando al tempo stesso la possibilità di godere dell’intera esperienza senza mai interagire con queste meccaniche. Con quanto visto invece all’interno del Mario Kart World Direct si è avuto la sensazione che questa tendenza stia cambiando, con una Nintendo desiderosa di proporre un design delle mappe più libero all’uso delle sue meccaniche e che farà la gioia dei fanatici delle prove a tempo. In particolare, il nuovo “Salto Caricato” e la possibilità di utilizzarlo per effettuare wallride, saltare da una struttura all’altra, evitare gli ostacoli, salire in cima e grindare su praticamente ogni parte del percorso provvisto di strutture che fungano da zipline, potrebbe aprire le porte a nuovi tipi di strategie per raggiungere le scorciatoie più disparate o sorprendere gli avversari.
Multiplayer… tutto qui?
Forse il tasto più dolente, da un punto di vista critico, dell’intera offerta di Mario Kart World potrebbe essere caratterizzato dal suo comparto online. Perché al di là delle opzioni offerte dal poter invitare i propri amici in lobby private, senza però specificare se queste ultime rimarranno private come in Mario Kart 8 e trasformando il matchmaking online in compagnia in un frustrante gioco d’attese e queue fortunosi, tutto il comparto multiplayer di Mario Kart World sembra ancorato al modello del suo predecessore. Non che ci sia nulla di male in questo, l’enorme fan base installata in passato e la voglia dei fan più accaniti nel migliorare il proprio punteggio VR ha spronato più o meno tutti nell’accumulare centinaia se non migliaia di ore di gioco, anche grazie all’imprevedibilità della formula.
Tuttavia, la mancanza di un format multiplayer online più stratificato in – per fare esempi – roadmap di contenuti ed eventi (un po’ come altri titoli Nintendo come Splatoon 3) potrebbe non essere più abbastanza nel 2025 e soprattutto in relazione al prezzo con cui Mario Kart World viene venduto al dettaglio. Sicuramente più avanti arriveranno dei DLC a pagamento che andranno ad aggiungere piste in più o ancora meglio nuovi biomi esplorabili, ma questo Direct era l’occasione perfetta per Nintendo di riprendere in mano la narrazione attorno al titolo e alla console Nintendo Switch 2, sfuggita un po’ di mano anche a causa di una comunicazione un po’ pressapochista della casa madre.
Mettiamo le cose in chiaro: come titolo in sé per sé, Mario Kart World si prospetta come una bomba, un tripudio di divertimento che accompagnerà Nintendo Switch 2 a un debutto che ha tutto il potenziale per replicare il successo del suo predecessore. Anche a livello di gameplay vediamo delle notevoli aggiunge in grado di alimentare per un bel po’ il chiacchiericcio attorno alla sua community e al gioco sia dal punto di vista casual che competitivo. Tuttavia, in questo Direct manca quella “bomba” finale, ciò che hanno più o meno avuto le grandi uscite di Nintendo negli ultimi anni. Dal punto di vista dell’hype attorno ad esso, Mario Kart è un brand che può mettersi a tu per tu con altri capisaldi della casa di Kyoto come Super Smash Bros. e questa presentazione poteva essere l’occasione ideale per diradare le ombre più oscure attorno a questo gioco, come il prezzo al di fuori del bundle console più gioco digitale, ma non c’è stato nulla di tutto questo. Per carità, non stiamo parlando del “solito Mario Kart” ma parte della comunicazione su di esso sembra lasciare intendere proprio questo.
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