Il diktat dei vettori asiatici: no all’uso della powerbank in volo
C’è chi dice no. Con l’inizio di aprile diverse compagnie asiatiche proibiscono l’uso della powerbank in volo, per impedire che una batteria portatile difettosa possa provocare gravi danni durante la navigazione. Così, come riferisce Repubblica, Malaysia Airlines ha stabilito che dal primo del mese le powerbank vanno portate a bordo solo nel bagaglio a mano e non possono essere utilizzate né ricaricate durante il volo. Continue reading Il diktat dei vettori asiatici: no all’uso della powerbank in volo at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


C’è chi dice no. Con l’inizio di aprile diverse compagnie asiatiche proibiscono l’uso della powerbank in volo, per impedire che una batteria portatile difettosa possa provocare gravi danni durante la navigazione.
Così, come riferisce Repubblica, Malaysia Airlines ha stabilito che dal primo del mese le powerbank vanno portate a bordo solo nel bagaglio a mano e non possono essere utilizzate né ricaricate durante il volo. Identica decisione di Singapore Airlines che ne vieta l’uso anche solo per ricaricare il cellulare.
Il provvedimento scatta dal 7 aprile per Cathay Pacific e Hong Kong Airlines e misure simili sono state introdotte dalla low-cost Scoo, basata a Singapore.
Ancora più restrittive le decisioni adottate dalle compagnie aeree della Corea del Sud: da questo mese è vietato riporre power bank e sigarette elettroniche nelle cappelliere su tutti i voli operati. I passeggeri possono tenere questi dispositivi nelle tasche del sedile o sotto. Inoltre, è proibito ricaricare un power bank a bordo collegandolo alla porta Usb del velivolo.
«I connettori di una powerbank – ha spiegato il ministero dei trasporti sudcoreano – devono essere coperti con nastro isolante oppure inseriti in una custodia protettiva o in un sacchetto di plastica, in modo che non entrino in contatto con altri metalli».
L’input dei vettori asiatici è dettato – osserva ancora Repubblica – dalla saturazione dei voli e dall’altissimo numero di passeggeri, che aumentano ls percentuale di rischio statistico di incidenti. La strada, insomma, sembra tracciata e ed è probabile a a questo punto che altre compagnie europee e americane a breve seguano l’esempio introducendo nuove regole.
I MOTIVI DEL DIVIETO
Ma perché arriva questo giro di vite sulle batterie ricaricabili? L’uso è diventato sempre più diffuso, pur di non rinunciare in viaggio a smartphone, tablet, cuffie wireless e altri dispositivi elettronici. In parallelo, però, sono aumentati a dismisura i modelli disponibili sul mercato e il prezzo è diminuito, spesso a scapito della qualità.
Così, può anche capitare che una powerbank difettosa, se non usata correttamente, possa arrecare danni, come è capitato di recente su un volo della compagnia sudcoreana Air Busan, dove una batteria lasciata incustodita in una cappelliera ha preso fuoco prima del decollo, provocando il panico tra i passeggeri: risultato, tre feriti.
Secondo la Federal Aviation Administration (Faa), negli ultimi due decenni si sono registrati “519 casi di surriscaldamento o incendio di batterie su voli commerciali americani”. Le powerbank, specie quelle al litio, sono risultate tra le principali cause di questi eventi, seguite dalle sigarette elettroniche.