Ihif Berlino: 5 topic sul mercato alberghiero europeo 2025
Da Berlino Ihif, International Hospitality Investment Forum Emea 2025, con il suo tema Own The Moment, rimanda un’interessante fotografia sugli investimenti nel settore alberghiero. Nonostante l’incertezza globale, l’hotellerie dimostra essere un settore resiliente e gli investitori rimangono fiduciosi, benché in parte sensibilizzati da precarietà macroeconomiche, provenienti soprattutto dagli Usa. Le tensioni geopolitiche sostengono gli investimenti ... L'articolo Ihif Berlino: 5 topic sul mercato alberghiero europeo 2025 proviene da GuidaViaggi.

Da Berlino Ihif, International Hospitality Investment Forum Emea 2025, con il suo tema Own The Moment, rimanda un’interessante fotografia sugli investimenti nel settore alberghiero.
Nonostante l’incertezza globale, l’hotellerie dimostra essere un settore resiliente e gli investitori rimangono fiduciosi, benché in parte sensibilizzati da precarietà macroeconomiche, provenienti soprattutto dagli Usa. Le tensioni geopolitiche sostengono gli investimenti su catene e gruppi alberghieri quotati in borsa, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti.
1. Gli investitori ricercano flessibilità
Diversificare gli asset tra città, resort e destinazioni è cruciale e gli investitori ricercano flessibilità nei contratti di leasing, franchising e gestione, privilegiando modelli con maggiore condivisione del rischio operativo con i gestori. In termini geografici, l’Europa meridionale e orientale (per esempio Grecia e Balcani) attira gli investimenti per il suo potenziale di crescita. Gli investimenti cinesi all’estero sono in calo e non si prevede una ripresa prima del 2026.
2. European Hotel Transaction
Nello scorso anno il volume complessivo delle transazioni ha raggiunto i 21,9 miliardi di euro. Questa ripresa è caratterizzata da un aumento sia delle operazioni su asset singoli sia da una ripresa dell’attività di portafoglio, segnando un ritorno all’equilibrio tra le due tipologie.Il 2024 ha rappresentato un anno di grandi trasformazioni per il mercato delle transazioni alberghiere in Europa. Se il Regno Unito spicca in testa alla classifica con 7.595 milioni di euro e un aumento del 242% rispetto all’anno precedente, impressionanti sono le performance della Grecia, che ha visto un’impennata del 1219,8% (615 milioni di euro). Bene anche l’Italia, con 1.546 milioni di euro di volume transato e una crescita dell’82%. Di contro, alcune nazioni storicamente forti nel settore come Spagna, Francia e Portogallo hanno registrato cali nel volume delle transazioni rispetto al 2023.
3. I mercati mediterranei
Secondo Str CoStar, i mercati dell’Europa mediterranea stanno trainando la crescita delle tariffe alberghiere. La Grecia guida la classifica con un aumento del 12% dell’Adr rispetto al 2023, seguita da Spagna 8%, Francia e Portogallo 6% e Italia 4%. Nell’Europa Centro-nord, invece, l’incremento delle tariffe è più moderato, con alcuni Paesi, come quelli scandinavi e il Benelux, che registrano tassi molto contenuti o addirittura negativi, segnalando un contesto competitivo meno dinamico.
Solido il segmento luxury europeo, che esibisce una crescita media del RevPar del 7%.
4. La redditività alberghiera
A inizio 2024, Francia, Italia e Svizzera hanno confermato la loro posizione di leader in termini di redditività alberghiera. Questi Paesi si sono distinti sia per l’alto livello di ricavi totali per camera disponibile (TRevPar) sia per il margine operativo per camera disponibile (Goppar). Per il nostro Paese, Str CoStar indica rispettivamente 325 e 123 euro. Anche la Spagna e il Portogallo hanno mostrato performance robuste. Al contrario, mercati come Belgio e Polonia evidenziano profitti molto più modesti, evidenziando sfide più marcate sul piano dell’efficienza operativa.
Parigi si è distinta nel 2024 per risultati particolarmente brillanti. Nei mesi estivi, in particolare tra agosto e settembre, l’Adr (Average Daily Rate) ha superato il 100% di crescita rispetto all’anno precedente. Nel risultato vanno però considerate le Olimpiadi e altri grandi eventi, che hanno influito sulle dinamiche di occupazione.
5. Bene l’Italia dei pernottamenti
Il turismo europeo si trova in una fase di solida espansione, con previsioni che indicano una crescita media annua del 5% nei pernottamenti tra il 2024 e il 2026. Secondo le analisi di Tourism Economics, le città che registrano i tassi di crescita più significativi includono località come Antalya, Berlino, Bruxelles, Praga, Vienna e, in Italia, Firenze (circa 11%), Milano, Roma e Venezia (10%), Napoli (9%), Torino (6%). Queste mete si distinguono per una performance superiore alla media continentale. Al contrario, città come Barcellona, Londra, Formentera e Ibiza stanno registrando una crescita più contenuta, rimanendo al di sotto del tasso medio europeo.
Tra prospettive e prudenza
Ihif Emea 2025 ha consentito ai leader del settore hospitality di navigare in un nuovo ciclo aziendale in mezzo a complesse sfide geopolitiche, demografiche e ambientali. Le prospettive 2025 sembrano essere favorevoli, in particolare per i Paesi dell’Europa meridionale, grazie alla combinazione di alta domanda turistica, crescita dell’Adr e buona redditività, con importanti asset e portfolio di hotel – tra cui Una Italian Hospitality, Hip, B&B – affacciati sul mercato..
Il ritorno dell’interesse da parte degli investitori, evidenziato dal rimbalzo delle transazioni, rafforza ulteriormente le prospettive del settore. Con tassi di interesse in calo, crescente liquidità e solidi fondamentali, l’ospitalità sta emergendo come un’attività particolarmente interessante. Questo clima unico, guidato da cambiamenti macroeconomici, sociali e tecnologici, presenta un’opportunità tempestiva per gli investitori concentrati su attività resilienti e ad alta crescita.
Resta però cruciale monitorare i fattori esterni potenzialmente in grado di alterare il delicato equilibrio della domanda turistica. Il networking, la condivisione delle conoscenze e la collaborazione rimangono prerogative fondamentali.
Giorgio Bianchi
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