Voli Scandinavia, l’effetto delle guerre: analisi Sas

I danni subiti nel trasporto aereo commerciale a causa dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente hanno un primo riscontro ufficiale: un rapporto della Sas ha reso noto che la Scandinavia ha perso oltre 1,2 milioni di posti in partenza nel 2024 rispetto ai livelli pre-crisi. Una conseguenza diretta della chiusura dello spazio aereo su Bielorussia, Russia e Ucraina. Così come una parte di questi danni sono stati originati dalla più ampia instabilità geopolitica in Asia e Medio Oriente. Continue reading Voli Scandinavia, l’effetto delle guerre: analisi Sas at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Apr 30, 2025 - 14:18
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Voli Scandinavia, l’effetto delle guerre: analisi Sas
Voli Scandinavia, l’effetto delle guerre: analisi Sas

I danni subiti nel trasporto aereo commerciale a causa dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente hanno un primo riscontro ufficiale: un rapporto della Sas ha reso noto che la Scandinavia ha perso oltre 1,2 milioni di posti in partenza nel 2024 rispetto ai livelli pre-crisi. Una conseguenza diretta della chiusura dello spazio aereo su Bielorussia, Russia e Ucraina. Così come una parte di questi danni sono stati originati dalla più ampia instabilità geopolitica in Asia e Medio Oriente.

Il rapporto – la prima edizione di una nuova serie di pubblicazioni chiamata Sas Aviation Insight – illustra come queste restrizioni stiano avendo un impatto sproporzionato sulle compagnie aeree europee, con le aerolinee occidentali che in generale stanno subendo un calo del numero di passeggeri più marcato rispetto a quelle compagnie aeree che hanno ancora la possibilità di sorvolare la Russia.

Le rotte che un tempo collegavano efficacemente la Scandinavia all’Asia sono diventate significativamente più lunghe e costose da gestire. Al punto che molti vettori hanno rinunciato a operarle. A seguito della chiusura dello spazio aereo russo, rotte come ad esempio Copenaghen-Shanghai richiedono ora fino a due ore di volo in più per tratta. Ciò comporta un maggiore consumo di carburante, una riduzione dell’efficienza di aeromobili ed equipaggi, un aumento dei costi operativi e una riduzione del carico utile merci, compromettendo ulteriormente la competitività delle compagnie aeree europee.