Lei, testo e significato del nuovo singolo di Marracash
"Lei", di Marracash, è un brano ricco di sfumature e significati. Ecco alcune curiosità in merito

Fabio Bartolo Rizzo, alias Marracash, ha rivoluzionato l’hip hop italiano fin dalla prima raccolta di canzoni, autoprodotta, “Roccia Music I” del 2005, manifesto underground che riuniva i talenti emergenti.
Il successo gli ha spalancato le porte dell’Universal Music, esordendo con l’album che porta il suo nome, “Marracash”, nel 2008. Nel 2013 ha lanciato Roccia Music insieme a Shablo, diventando imprenditore discografico. Il riconoscimento più prestigioso è arrivato nel 2022, quando Noi, loro, gli altri, gli ha fatto conquistare il premio Tenco, mai ottenuto da un rapper.
È finita la pace è il settimo album in studio di Marracash, uscito tre anni dopo Noi, loro, gli altri. Il cantante ha raccontato che conclude una trilogia con Persona, album uscito nel 2019, incentrato sulla ricerca di sé. Marracash ha anche precisato di aver voluto un progetto personale, privo di featuring e interferenze esterne, per raccontare l’ansia diffusa tra i giovani. Ha inoltre sottolineato il malessere sociale delle nuove generazioni.
In questo album è contenuto il brano ‘Lei’, che ha un significato davvero speciale per il rapper.
“Lei”, testo della canzone di Marracash
Lei è nature, no rifatta, morbidissime labbra ambra (ambra)
Lei m’incolla se parla, non vuol farmi da mamma o balia (balia)
Sceglie come esser bella, se ne fotte di Kylie e Kendall (Kendall)
Lei già ha fatto una guerra senza arrendersi mai a se stessa
Lei non crede all’oroscopo, non vuole attenzioni che costano
E io cado sul morbido, se mi vuole, le sue mani mi mordono
Io e lei nel vuoto cosmico, X-ray, vede dentro un involucro
Mi piacciono di lei le cose che non conosco
Mi piacciono di lei e
Ora che
Dovrei darle un nome
Poi perché
Una costellazione che svanisce all’alba
Uh, lei è chissà dove (non credo che esista, non credo che esista)
Uh, una tra un milione ci sarà
Come me (non credo che esista)
Che non vuole prove
Poi perché (non credo che esista)
Ogni relazione si conferma all’alba?
Lei non vuole le faccia
Né da padre né pappa, graffia (graffia)
Niente mode, ha il suo gusto
Sa che il lusso è un gioco, un guscio (guscio)
Ama il sesso ed è sporca
Senza il senso di colpa, scotta (scotta)
Gode ad avermi attorno
Non ne ha mica bisogno in fondo
Non è mia, non sono suo
Ma quando siamo assieme, siamo solo noi
Emorragia, lacrime fluo
Cercare di alleviare il male come puoi
Quello che facciamo non è un contenuto
Privo di emozioni, tutto è contenuto
Non ha rinunciato alla sua fantasia
Butta fuori senza strategia
Ora che
Avrei la certezza (non credo che esista)
Poi perché
Lei è come una festa che finisce all’alba
Uh, lei è chissà come (non credo che esista, non credo che esista)
Uh, una tra un milione ci sarà
Una che (non credo che esista)
Non vuol darmi un nome
Poi perché (non credo che esista)
Ogni relazione ricomincia all’alba?
Uh, sogno di un amore (la-la-la-la-la-la)
Uh, così forte che sopravvivrà (la-la-la-la-la-la)
Anche a sé (non credo che esista)
È la sua conclusione
Se non c’è (non credo che esista)
Me ne farò una ragione, all’alba svanirà
Lei, mai una che ho detto: “È lei”
Di meno non accetterei
Non credo il problema sia lei
Non credo che esista lei
Mai una che ho detto: “È lei”
Di meno non accetterei
Non credo il problema sia lei
Non credo che sia un problema (no)
Non credo sarà un problema (boh, no?)
Non vedo dov’è il problema, boh
Non credo sarà un problema
Non credo che esista
Lei, il singolo in cui Marracash disegna l’amore con tratti di verità disarmante
E se l’amore fosse soltanto un miraggio costruito nella nostra mente, un desiderio collettivo di qualcosa di ideale e forse inesistente? Con “È finita la pace”, Marracash ha sfidato questa domanda, trasformando un lancio a sorpresa in un trionfo da disco d’oro, in meno di venti giorni.
Tra i brani emersi dal progetto, “Lei” si è imposta come fenomeno inatteso: oltre dieci milioni di streaming totali e trecentomila ascolti quotidiani ne confermano la forza evocativa.
Questa traccia parla di un’assenza concreta, di un volto immaginario capace però di racchiudere tutte le sfumature dell’umanità. Marz & Zef costruiscono intorno alla voce di Marracash un’atmosfera notturna, appena velata di pop, che valorizza ogni parola, ogni pausa carica di attesa. La donna di Lei è un essere in grado di guardare nel profondo di chi ama, senza pretendere dipendenza.
Quando l’artista sussurra «non sono mia, non sono suo. Ma quando siamo assieme, siamo solo noi», non celebra una relazione priva di legami, bensì un’alleanza sentimentale libera da logiche di possesso.
Viene messa sotto i riflettori anche l’invasività dei social: il rischio di trasformare l’intimità in uno spettacolo, una continua recita per gli altri. Alla fine, Marracash invita a non accontentarsi di compromessi: pure nell’incertezza, esistono persone pronte a dissolvere ogni dubbio.