Aprile da hit, le canzoni che hanno conquistato le classifiche
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Aprile da hit, quali sono le canzoni che hanno conquistato le classifiche? Quali sono i brani top del mese?
Aprile da hit, le canzoni che hanno conquistato le classifiche
Con il ciclone Sanremo ancora in auge, di cui resistono altissimi i vari Olly, Giorgia, Achille Lauro, The Kolors, Gaia, sono soprattutto i cantautori di matrice indie ad avere caratterizzato le uscite del mese di aprile, riscuotendo un buon interesse radiofonico, sia pure senza affermarsi in altissime posizioni nelle classifiche generaliste di streaming e vendite.
Gazzelle con Da capo a 12 ha estratto uno dei suoi singoli più potenti e memorizzatili, anche arricchendo il suono con loop di percussioni che ricordano produzioni minimaliste d’antan, ma che oggi sono assolutamente una variazione sui temi dei suoni in voga.
Il duetto Nottetempo, tra Franco 126 e Giorgio Poi, potrebbe segnare l’affermazione anche presso il grande pubblico di due penne e voci originali e raffinate, nel solco di una “terza” scuola romana di cantautori, dopo quelle degli anni ’70 e ’90, mentre Coez torna solista con Ti manca l’aria, sul suo clichè cercando esiti migliori di quella Mal di te uscita troppo a ridosso di Sanremo e quindi non valorizzata.
Ha invece ancora bisogno di tempo Ti penso, di un originalissimo Venerus, sempre influenzato dal soul ma aperto anche a sonorità di ogni provenienza, mentre va su un filone un po’ più melodico e meno napoletano Tropico, colui che come autore è uno di coloro che maggiormente hanno definito il sound degli ultimi dieci anni, qui con il nuovo Perchè mi sono innamorato di te.
Il nome di maggiore peso è Ultimo, con un singolo come Bella davvero, magari non tale da prendere alla lettera il titolo ma nemmeno in senso opposto, aggiornando il repertorio uptempo in vista degli stadi con un brano cantabilissimo.
Dall’ambito rap, non sbaglia un colpo Guè, che da un album di grande livello estrae Meravigliosa, citando Acqua e sapone degli Stadio, che a sua volta aveva una strofa così serrata da prestarsi ottimamente alle barre rap.
Marracash è sempre avanti con Lei, e qui parlano anche le classifiche di vendita, mentre Dargen D’Amico si colloca fra rap e dance anche in vista dell’estate con Nullatenente, ottimo seguito dei due botti sanremesi: la quota trap è Neon di Sfera Ebbasta, che ormai non va più considerato alla stregua di un guitto da successo estemporaneo ma per la capacità di mantenere uno standard su un filone in cui l’innovazione non è sempre facile da trovare: qui duetta con Shiva.
Per il pop italiano, cominciano a posizionarsi i big verso l’estate: subito vetta per l’accoppiata Pinguini Tattici Nucleari-Max Pezzali, gli uni nipotini dell’altro, come capacità di raccontare e rappresentare la propria rispettiva generazione e Bottiglie vuote andrà avanti in classifica parecchi mesi, così come l’altro duetto attesissimo e in grado di soddisfare le più alte aspettative, Nonostante tutto, in cui si incontrano Cesare Cremonini ed Elisa sia in voce che in composizione: forse non hanno inventato addirittura un genere nuovo, come qualcuno si è spinto a definire il nuovo brano, ma certamente c’è una bella alternanza di ganci melodici con vortici elettronici, è irresistibile.
Ha bisogno di più tempo Mi ami mi odi di Elodie, che ha forse un po’ troppa roba dentro, nei vari momenti della canzone, al punto da apparire un po’ confusa, mentre Alessandra Amoroso sceglie il pop fresco di Cose stupide per tornare in scena in attesa della maternità. Non si spostano invece dal filone intrapreso con i recenti album Tananai, con Alibi, sull’onda di Ragni, e Achille Lauro, in pieno romantico con Amor.
Bella notizia il ritorno di Sangiovanni dopo la crisi con Luci allo xeno, in attesa di vedere che piega prenderà il repertorio, mentre i Bnkr 44 cercano l’affermazione definitiva con Spa Cabaret.
Per gli arrivi internazionali, monopolizza le classifiche Uk il deb cantautore Alex Warren con l’intensa Ordinary, sentita dedica d’amore alla compagna, a rinforzare una tendenza musicale che caratterizza il panorama inglese ormai da un lustro, ovvero lo stile cantautorale dal forte pathos, con brani destinati a diventare i classici di questa epoca.
Tutt’altra piega invece per Ed Sheeran, che ci farà ballare tutta l’estate con Azizam, ispirata per certe melodie alla musica persiana ma fondamentalmente un bel pop in quattro quarti uptempo e qualche vocalizzo insolito per lui.
Dagli Usa Miley Cyrus con End of the world cerca la hit epica che possa restare, ma è molto difficile fare meglio di Flowers, ma la sensazione del 2025 è la straordinaria rapper Doechii, la cui Anxiety sarebbe una bomba anche senza bisogno di campionare il vecchio successo di Gotye per farsi notare, pur rimanendo infinitamente più interessante il precedente singolo Denial is a river, meraviglia assoluta.
Nelle classifiche di Billboard Usa, Sza è ormai una costante, ora con il nuovo Sos, mentre da noi non buca più Ariana Grande, che pure ha fatto uscire il suo Eternal sunshine. E poi le starlette coreane Jennie, cui si lega addirittura Dua Lipa in Handlebars, e Rosè nell’esplicita Toxic ‘til the end, a ricordare che il pendolo della storia musicale non oscilla più solo tra le sponde dell’Atlantico ma coinvolge costantemente anche il Pacifico.
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