Un giorno a Pilsen, cosa vedere mentre si va a spasso per le vie del centro (e non solo)
A spasso per Pilsen, città dove è nata una birra amatissima e con un mix perfetto di architettura gotica, street art, locali alternativi e storia industriale

Il nome Pilsen può sembrare familiare a molti, soprattutto a coloro che amano bere bene: è la città in cui è nata e si produce la birra eponima, una località dal carattere autentico, vibrante e sorprendentemente sottovalutata. Il luogo in cui, nell’ormai lontano 1842, venne al mondo questa gustosa bevanda che ha cambiato per sempre il mondo della birra. Ma Pilsen non è solo luppolo e malto: è un mix perfetto di architettura gotica, street art, locali alternativi e storia industriale. Scopriamo insieme cosa vedere in città in un giorno.
Dove si trova e come arrivare a Pilsen
Pilsen, il cui nome in ceco è Plzeň, sorge nella parte occidentale della Repubblica Ceca, a circa 90 km a sud-ovest di Praga. È la quarta città più grande del Paese ed è capoluogo della regione omonima. Arrivarci, per fortuna, è piuttosto semplice:
- In treno: da Praga ci sono collegamenti frequenti dalla stazione centrale (Praha hlavní nádraží). Il viaggio dura circa 1 ora e trenta minuti e i prezzi sono piuttosto economici rispetto agli standard italiani:
- In autobus: diverse compagnie operano la tratta (sempre da Praga). La durata del viaggio è simile al treno, mentre i costi spesso ancora più bassi;
- In auto: si raggiunge in circa 1 ora tramite l’autostrada D5 (direzione Germania).
Cosa vedere a Pilsen in una mattinata
Passeggiando tra le ampie piazze, torri gotiche e spazi industriali riconvertiti, non si può che rimanere sorpresi: la città sfoggia un mix unico di storia, cultura e atmosfere autentiche. In un solo giorno è davvero possibile immergersi nell’essenza di una località che ha saputo reinventarsi senza perdere il suo carattere, regalando sorprese in ogni angolo.
Piazza della Repubblica (Náměstí Republiky)
La mattinata può iniziare dalla sontuosa Piazza della Repubblica, cuore pulsante della città e una delle più grandi e scenografiche della Repubblica Ceca. Si distingue per essere ampia e ariosa, ma anche perché abbracciata da edifici antichi che raccontano secoli di storia, dal Medioevo al Rinascimento fino all’epoca barocca.
Le sue dimensioni sono davvero generose – si estende su quasi 11.000 metri quadrati – e le permettono di essere quasi costantemente illuminata, condizione rara per una città con radici medievali. Intorno alla piazza si trovano strutture che risalgono al XV e XVI secolo, alcune delle quali adornate successivamente con affreschi e stucchi barocchi. In passato ospitavano nobili famiglie, mercanti prosperi e botteghe artigiane, mentre oggi sono la sede di negozi, caffè e ristoranti.
Il nostro consiglio è di prendervi del tempo per ammirare le colorate facciate dei palazzi, in modo da riuscire a rendervi conto quanto questa città abbia saputo conservare la sua anima medievale, pur adattandola alle esigenze moderne. Piazza della Repubblica, tra le altre cose, è un luogo di eventi culturali, mercati tradizionali e festival durante tutto l’anno.
Cattedrale di San Bartolomeo (Katedrála svatého Bartoloměje)
Uno degli edifici più degni di nota di Piazza della Repubblica è la Cattedrale di San Bartolomeo, vero e proprio gioiello architettonico e, contemporaneamente, una delle chiese gotiche più imponenti della Repubblica Ceca. La sue origini risalgono al XIII secolo, mentre la struttura attuale si consolidò solo tra il XIV e il XV secolo, diventando un simbolo di potere e fede per la città.
L’elemento più spettacolare dell’edificio religioso è la sua torre campanaria, che con ben 102,6 metri è la più alta del Paese e una delle più slanciate d’Europa. Sì, si può salire sulla sua cima, ma bisogna dotarsi di un po’ di fiato e pazienza perché ci sono circa 300 gradini da fare. Non una passeggiata, quindi, ma ciò che vi possiamo assicurare è che la fatica viene ampiamente ricompensata con la presenza di una terrazza panoramica da cui approfittare di una vista a 360 gradi, che spazia dall’affascinante centro storico fino alla campagna circostante, le colline dei Balcani e, nelle giornate più limpide, persino le cime delle Alpi.
All’interno la cattedrale colpisce per le sue proporzioni imponenti e la luce che filtra attraverso le vetrate colorate, creando un’atmosfera quasi mistica. Le navate, le cappelle laterali decorate e gli altari barocchi raccontano la storia religiosa e artistica della città. Di particolare interesse è anche l’organo a canne, uno dei più grandi della Repubblica Ceca.
Tre fontane dorate (Tři zlaté fontány)
Tra i punti di interesse più suggestivi della ci sono anche le Tre fontane dorate, le quali rappresentano un perfetto esempio di come tradizione e modernità possano convivere in modo armonioso. Realizzate nel 2010 dall’artista ceco Ondřej Císler, vantano uno stile contemporaneo e soggetti piuttosto insoliti: un angelo, un cammello e un levriero. Tre animali che, a essere del tutto onesti, non sono casuali, in quanto il loro significato è storico e simbolico, profondo e derivato dallo stemma cittadino di Pilsen, risalente al XIII secolo.
L’angelo simboleggia la protezione divina sulla città, mentre il cammello rappresenta il commercio e i mercanti che, nel Medioevo, portarono ricchezza e sviluppo economico, richiamando le antiche rotte commerciali e l’apertura di Pilsen al mondo. Il levriero, dal canto suo, è simbolo di nobiltà, agilità e fedeltà, qualità apprezzate e diffuse nella società medievale locale.
Le fontane sono realizzate in bronzo dorato e si ergono su piedistalli che catturano la luce del sole, creando giochi di riflessi e un effetto quasi magico nel cuore della piazza. L’acqua zampilla dalle bocche degli animali, attirando l’attenzione di passanti e visitatori. Nel corso del tempo, le Tre fontane dorate si sono anche trasformate in un punto di ritrovo popolare e oggi rappresentano un piccolo capolavoro che fonde arte, storia e vita quotidiana.

Grande Sinagoga di Pilsen (Velká synagoga)
Dalla piazza vale la pena camminare per qualche minuto e raggiungere la Grande Sinagoga di Pilsen, uno dei monumenti più sorprendenti in assoluto. Questa sinagoga, infatti, non è solo un importante luogo di culto e memoria, ma anche un capolavoro architettonico unico nel suo genere.
È la più grande della Repubblica Ceca, la seconda in Europa (dopo quella di Budapest) e la terza più estesa del mondo. Parliamo perciò di un qualcosa di mastodontico, dimensioni scelte e volute per testimoniare la rilevanza e la prosperità della comunità ebraica di Pilsen alla fine del XIX secolo.
Costruita tra il 1888 e il 1893, si presenta come un mix affascinante di stili: principalmente moresco con elementi neoromanici e neogotici. Le due torri gemelle sulla facciata e la grande cupola centrale catturano subito l’attenzione. L’uso di mattoni rossi, decorazioni geometriche e arabeschi ricorda le architetture nordafricane e mediorientali, rendendola visivamente diversa da qualsiasi altro edificio della città.
L’interno è quasi una contraddizione, perché è maestoso e al tempo stesso raccolto. Ci sono archi ogivali, colonne ornate, decorazioni dipinte e una straordinaria acustica. Al giorno d’oggi l’edificio è utilizzato regolarmente per concerti, mostre e eventi culturali, ma una visita consente certamente di poter onorare la memoria, grazie anche alle mostre permanenti e temporanee sulla vita ebraica in Boemia.
Città sotterranea di Pilsen (Plzeňské historické podzemí)
Ci vogliono circa 50 minuti per visitare la Città sotterranea di Pilsen, un’attività che consigliamo assolutamente ma che deve essere inserita con furbizia nel propio itinerario di un giorno. Un’esperienza da fare poiché si tratta di un esteso sistema di corridoi, cantine e pozzi scavati sotto il centro storico.
Parliamo quindi di un intricato labirinto di oltre 20 km di gallerie che si snodano sotto le strade della città vecchia. Scavate a partire dal XIV secolo, queste strutture venivano utilizzate per conservare birra, cibo, armi e beni preziosi, e in tempi di guerra fungevano anche da rifugi.
Solo una parte è aperta al pubblico, ma bastano circa 800 metri di percorso guidato per immergersi in un’atmosfera affascinante fatta di umidità, buio e storia medievale. Qui si ha l’opportunità di scoprire antichi pozzi per l’acqua potabile, grotte di fermentazione per la birra, strumenti e utensili del passato e ricostruzioni storiche e oggetti originali. Un piccolo consiglio: le temperature sono di circa 6-8°C durante tutto l’anno, quindi è consigliabile avere una giacca anche in estate. I biglietti sono invece acquistabili presso il Museo della Birra.
Cosa vedere a Pilsen in un pomeriggio
Se la mattina si può dedicare al passato, alla storia e a ciò che ha plasmato l’anima di Pilsen, il pomeriggio è perfetto per andare alla scoperta del suo volto più underground, della sua storia industriale e di altrettante caratteristiche che la rendono unica nel suo genere.
Museo della Birra (Pivovarské muzeum)
Dopo aver visitato i sotterranei che aiutano a comprendere meglio come vivevano i cittadini di Pilsen nel Medioevo, come conservavano cibo e birra, e come usavano il sottosuolo in tempo di guerra o pestilenze, vale la pena recarsi al Museo della Birra. Si trova all’interno di un autentico edificio del XV secolo e offre un’esperienza coinvolgente che permette di “viaggiare” tra secoli di tradizione birraria.
Tra una malteria gotica completa di pavimenti per la germinazione, forno per l’essiccazione e rulli per la lavorazione del malto, cantine medievali utilizzate per la fermentazione e la conservazione della birra, una collezione di boccali e bottiglie provenienti da tutto il mondo e molto altro ancora, è possibile partecipare anche a delle degustazioni che includono l’assaggio di 8 birre diverse accompagnate da snack leggeri.
Birrificio Pilsner Urquell (Plzeňský Prazdroj)
Avete presenti quei luoghi che occorre visitare obbligatoriamente altrimenti non si può in nessun modo dire di esserci veramente stati? Bene, è il caso del Birrificio Pilsner Urquell, il posto in cui, nel 1842, nacque la prima birra pilsner chiara della storia. A disposizione dei viaggiatori c’è un tour guidato (anche in italiano su prenotazione o con audioguida) che, passo dopo passo, conduce dentro l’anima del birrificio, ancora oggi in attività. L’esperienza è divisa in diverse tappe:
- Sala di cottura storica: enormi caldaie in rame originali permettono di scoprire la combinazione tra malto chiaro, luppolo di Žatec, acqua purissima e lievito, ciò che ha dato vita a un prodotto rivoluzionario;
- Ghiacciaie e cantine sotterranee: labirinto di tunnel scavati nella roccia, freddi e umidi, dove la birra fermentava a basse temperature già nell’Ottocento. Qui avviene il momento clou, ovvero la degustazione direttamente da botti in legno, di birra non pastorizzata e non filtrata;
- Impianto moderno e imbottigliamento: con un impressionante sistema di imbottigliamento automatizzato (capace di gestire 120.000 bottiglie all’ora).
Zona DEPO2015
L’ultima tappa che vi consigliamo di fare durante una visita di un giorno a Pilsen è la zona DEPO2015, uno degli spazi più dinamici e sorprendenti della città. Nato come ex deposito di tram e autobus, è stato completamente riconvertito in occasione del titolo di Capitale Europea della Cultura 2015. Oggi è un centro culturale multifunzionale dedicato alla creatività urbana, all’innovazione e all’arte contemporanea.
L’intero complesso è decorato con murales e graffiti di artisti cechi e internazionali. Le pareti, i cortili e perfino i vecchi tram sono stati trasformati in tele urbane che cambiano nel tempo. Vi sono inoltre ospitate esposizioni su design, fotografia, sostenibilità, arte interattiva e temi sociali contemporanei, e sono anche presenti degli spazi condivisi dove creare prototipi, lavorare con stampanti 3D, legno, metallo e molto altro ancora.
Ma non è finita qui, perché durante l’anno si tengono persino festival creativi, mercati vintage, swap party, eventi gastronomici e fiere del design indipendente.