Thailandia verso la legalizzazione dei casinò, vittoria per il turismo
Passo avanti verso la legalizzazione dei casinò, in Thailandia. La proposta di legge è stata formalmente approvata dal governo e dovrà ora essere discussa in Parlamento e poi ricevere anche l’assenso del Re: prevede l’autorizzazione ad aprire i casinò all’interno dei cosiddetti complessi integrati per l’intrattenimento, dove potranno occupare non oltre il 10% dei locali. La proposta di legge, per dare la priorità ai turisti stranieri, comporta restrizioni che, di fatto, impediranno l’ingresso ai cittadini thailandesi, dato che dovranno dimostrare di aver avuto almeno 50 milioni di baht (circa 1,2 milioni di euro) depositati in banca negli ultimi sei mesi. Continue reading Thailandia verso la legalizzazione dei casinò, vittoria per il turismo at L'Agenzia di Viaggi Magazine.


Passo avanti verso la legalizzazione dei casinò, in Thailandia. La proposta di legge è stata formalmente approvata dal governo e dovrà ora essere discussa in Parlamento e poi ricevere anche l’assenso del Re: prevede l’autorizzazione ad aprire i casinò all’interno dei cosiddetti complessi integrati per l’intrattenimento, dove potranno occupare non oltre il 10% dei locali.
La proposta di legge, per dare la priorità ai turisti stranieri, comporta restrizioni che, di fatto, impediranno l’ingresso ai cittadini thailandesi, dato che dovranno dimostrare di aver avuto almeno 50 milioni di baht (circa 1,2 milioni di euro) depositati in banca negli ultimi sei mesi. L’unica restrizione per gli stranieri sarà quella di avere almeno 20 anni.
L’obiettivo della prima ministra, Paetongtarn Shinawatra, è di far approvare la legge, di cui si discute da anni per attirare investimenti stranieri e turisti, entro la fine del 2025. Secondo diversi analisti, il primo resort con un casinò integrato potrebbe essere operativo entro il 2029-2030.
Galaxy Entertainment Group Ltd. e Mgm Resorts International starebbero già valutando eventuali opportunità in Thailandia, viste le prospettive incerte a Macao. Anche Las Vegas Sands Corp. ha reso noto di essere interessata a un’espansione in Thailandia. Melco Resorts & Entertainment ha recentemente aperto un ufficio a Bangkok.
LEGALIZZAZIONE E INVESTIMENTI
Il viceministro delle Finanze, Julapun Amornvivat, ha detto che «il Paese otterrà almeno 100 miliardi di baht (circa 2,4 miliardi di euro) di investimenti per ogni complesso e i thailandesi ne beneficeranno in termini di occupazione». Il governo prevede che saranno creati fino a 20.000 posti di lavoro e che i turisti stranieri spenderanno il 40% in più durante ogni viaggio. «I benefici economici per il Paese saranno enormi», ha aggiunto il ministro.
La Thailandia studia da anni la possibilità di aprire alla legalizzazione dei casinò ed è l’unico Stato asiatico ad aver legalizzato la cannabis; a gennaio, ha legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, una mossa voluta anche per incoraggiare le coppie Lgbtq ad andare in Thailandia a sposarsi.
L’apertura del mercato thailandese rappresenterà una minaccia per gli altri hub del gioco d’azzardo nella regione. I ricavi dal settore, in Thailandia, potrebbero raggiungere i 9,1 miliardi di dollari annuali, rendendolo il terzo maggior mercato al mondo alle spalle di Macao e Las Vegas e davanti a Singapore, secondo i dati dello scorso anno degli analisti di Citigroup, citati da Bloomberg. Il governo, probabilmente, concederà i primi permessi nelle principali località turistiche, come Bangkok, Chiang Mai e Phuket, secondo i media locali.
SPINTA PER IL TURISMO
In un post su X, Paetongtarn ha detto che la legalizzazione del gioco d’azzardo potrebbe far aumentare gli arrivi turistici del 10% all’anno, generando fino a 230 miliardi di baht all’anno (6,3 miliardi di euro) in imposte dai casinò e dalle attività connesse, oltre ad almeno 3,7 miliardi di baht all’anno (100 milioni di euro) dai biglietti d’ingresso ai casinò. Il turismo è un’industria fondamentale per la Thailandia, la seconda maggiore economia del Sud-est asiatico. Quest’anno, il governo prevede l’arrivo di 38 milioni di stranieri, un dato vicino al record di quasi 40 milioni di turisti ottenuto prima della pandemia di coronavirus.