Il meteo caldo e sereno di inizio mese è un lontano ricordo. A partire dal primo fine settimana una vasta depressione atlantica ha fatto il suo ingresso sul bacino del Mediterraneo, modificando radicalmente il quadro climatico, specialmente al Centro-Nord. Questa struttura ciclonica, ben organizzata e alimentata da correnti fresche in arrivo dal Nord Europa, ha riportato le condizioni meteo verso un contesto tipico di Primavera instabile, con nuvolosità diffusa, precipitazioni anche intense e temporali diffusi. Insomma, nessuna stabilità a oltranza! Correnti fresche e contrasti termici Le correnti settentrionali che alimentano la depressione in quota hanno contribuito a generare forti contrasti termici nei bassi strati, una condizione ideale per lo sviluppo di celle temporalesche nel cuore del giorno. Le nubi cumuliformi si formano nelle ore centrali, grazie all’apporto di umidità e al riscaldamento solare, sfociando in rovesci improvvisi e temporali intensi, soprattutto nelle zone interne dell’Appennino e delle Prealpi. Le zone pianeggianti del Nord, come la pianura Padana, e le regioni interne del Centro, tra Umbria, Marche e Toscana, sono state più volte coinvolte da fenomeni violenti. Temporali accompagnati da grandinate e colpi di vento hanno colpito anche le aree collinari, con danni localizzati all’agricoltura e disagi alla viabilità. L’aria fredda in quota ha mantenuto basse le temperature, che si sono riportate in linea con le medie climatologiche di Maggio. Il Sud rimane ai margini, sebbene comunque coinvolto Le regioni meridionali, specie le aree costiere e le isole, sono state meno coinvolte dagli eventi estremi, ma anche qui il tempo ha mostrato segni di peggioramento. Dopo l’inizio bollente del mese, con punte fino a 30 °C in Sicilia e Calabria, anche al Sud si è assistito a una flessione termica, più contenuta rispetto al Centro-Nord, ma accompagnata da maggiore nuvolosità e da isolati rovesci. In particolare, le zone interne della Campania, della Basilicata e della Calabria sono state teatro di temporali pomeridiani, talvolta accompagnati da locale grandine. Le coste tirreniche hanno invece goduto di un tempo mediamente più stabile e soleggiato, con temperature che si sono mantenute su valori gradevoli, con meno rischio temporalesco. Persistenza dell’instabilità: Anticiclone bloccato a ovest L’Anticiclone che aveva garantito stabilità a fine Aprile è attualmente posizionato in una zona sfavorevole, spostato sull’oceano Atlantico. Questa collocazione impedisce alla figura stabilizzante di espandersi verso l’Italia. Di conseguenza, il nostro Paese si trova esposto al continuo afflusso di aria umida e instabile dai quadranti occidentali e nord-occidentali. Questo assetto barico ha prodotto un vero e proprio blocco atmosferico, un tipo di configurazione che nel mondo scientifico è noto per causare una persistente stagnazione delle condizioni meteorologiche. Tale configurazione ricorda per molti versi quanto accaduto nel mese di Aprile, con giornate scandite da una sequenza regolare: mattinate stabili seguite da pomeriggi segnati da forti temporali. Possiamo quindi dire che l’Italia centrale e settentrionale risultano intrappolate in una “palude barica”, un’area di Bassa Pressione semi-stazionaria che impedisce qualsiasi miglioramento deciso del tempo. E anzi continuerà a lungo. Le giornate più a rischio tra Giovedì 8 e Venerdì 9 Maggio Ci risiamo: ancora fino a Venerdì 9 si raggiunge un nuovo picco di instabilità. Le previsioni mostrano la presenza di nuclei perturbati in risalita dal Tirreno che, interagendo con l’aria più fresca presente in quota, produrranno forti temporali su molte aree del Centro-Nord. Le regioni maggiormente a rischio includono il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto, ma anche l’entroterra toscano, l’Umbria e le Marche. I temporali potranno assumere caratteristiche di forte intensità, con precipitazioni concentrate in brevi periodi, rischio di allagamenti, grandinate e venti improvvisi. Le temperature si manterranno su valori inferiori alla media, con massime che difficilmente supereranno i 20-22 °C nelle aree più colpite dai fenomeni. Al Sud e lungo il versante adriatico, il tempo sarà in parte più clemente, sebbene non si escludano brevi piovaschi o rovesci isolati. Qui le temperature rimarranno più elevate, con valori massimi che potranno ancora toccare i 25 °C in alcune località costiere. Nuovi impulsi instabili anche nel secondo fine settimana del mese L’instabilità continuerà a dominare anche tra Sabato 10 e Domenica 11, sebbene in forma attenuata. L’Anticiclone delle Azzorre, pur tentando un’espansione verso Est, resterà confinato sull’oceano, troppo lontano per influenzare il Mediterraneo. La mancanza di una figura barica dominante lascia campo libero a nuovi impulsi perturbati provenienti dal Mediterraneo occidentale. Il fine settimana sarà quindi caratterizzato da una forte variabilità atmosferica. Le mattinate potranno aprirsi con cielo sereno o poco nuvoloso, ma nel corso del pomeriggio l’attivazione di correnti ascensionali legate al riscaldamento diurno favorirà la formazione di temporali a evoluzione diurna. Questi colpiranno in modo particolare le zone montuose e interne del Centro e del Nord, ma non risparmieranno neppure le pianure. Nel Mezzogiorno, la situazione risulterà più stabile, specialmente lungo le coste tirreniche e in Sicilia, dove prevarranno le schiarite. Tuttavia, non mancheranno episodi instabili sulle zone montuose della Calabria, della Basilicata e della Campania interna. Seconda parte di Maggio: si muove qualcosa? Le tendenze a medio e lungo termine suggeriscono che la fase instabile possa protrarsi anche oltre la metà del mese. Secondo alcune elaborazioni modellistiche, tra il 18 e il 22 Maggio si intravede un possibile tentativo di espansione dell’Alta Pressione subtropicale verso il Bacino del Mediterraneo. Ma occhio che, al momento, mancano conferme affidabili per prevedere un cambiamento stabile e duraturo. L’eventuale affermazione dell’Anticiclone potrebbe aprire la strada a un periodo più stabile, con il ritorno del sole e un graduale aumento delle temperature su gran parte del territorio italiano. In tal caso, si potrebbe tornare a superare i 26-28 °C in diverse città della Pianura Padana, nelle vallate centrali e nelle zone costiere del Sud. Ma finché la struttura ciclonica rimarrà attiva sul comparto europeo occidentale, continueranno a verificarsi infiltrazioni umide e instabili. Pertanto, il rischio di nuovi episodi temporaleschi resterà concreto almeno fino al termine della seconda decade del mese. Temperature senza eccessi, calura lontana Un elemento che caratterizza questo Maggio è l’assenza di eccessi termici. Dopo i picchi iniziali, le temperature si sono gradualmente riportate entro le medie stagionali, con valori che in molte località faticano a superare i 23-25 °C durante il giorno. Al Nord, i cieli coperti e le piogge frequenti hanno mantenuto le massime sotto i 20°C per diversi giorni consecutivi: addirittura, massime di 15-16 nel giorno 7! Anche nelle città costiere, dove il mare mitiga gli estremi, le massime risultano contenute e spesso inferiori alle medie degli ultimi anni.
Fasi meteo calde quindi ben lontane…Non è mica finita: meteo ancora compromesso