Cascata di Maletsunyane: il velo d’acqua che scende dal cielo, tra leggende e silenzi d’Africa
La Cascata di Maletsunyane non è solo una meraviglia geologica, ma un luogo dell’anima. Qui, dove l’acqua cade ininterrotta come una preghiera, si percepisce il peso delle leggende e la magia della natura

Nel cuore del Lesotho, piccolo regno incastonato tra le montagne dell’Africa australe, la natura è ancora regina. Qui non ci sono grattacieli né città frenetiche come nel vicinissimo Sudafrica, ma altopiani vertiginosi, villaggi di pietra e silenzi che si stendono come mantelli sulla savana. Il tempo sembra aver rallentato, seguendo il passo tranquillo dei pastori a cavallo avvolti nei basotho blanket, il simbolo identitario di un popolo fiero del suo passato e delle tradizioni, che vive ancora oggi secondo ritmi antichi.
Eppure, in Lesotho non siamo lontani dal Sudafrica moderno e pulsante, dove città come Johannesburg e Pretoria battono al ritmo dell’amapiano, il sound elettronico che mescola deep house, jazz e voci zulu. In questa geografia fatta di contrasti, il Lesotho si staglia come un altare naturale, un santuario di autenticità. E tra tutte le sue meraviglie, una brilla su tutte: la Cascata di Maletsunyane, uno spettacolo naturale che lascia senza fiato e che custodisce storie e leggende.
Maletsunyane: la cascata sacra del Lesotho
Alta 192 metri, la Cascata di Maletsunyane è una delle più imponenti e spettacolari cadute d’acqua ininterrotte del continente africano. L’acqua si tuffa con un boato da un altopiano di basalto nero in una gola profonda, generando un rombo che rimbomba tra le pareti rocciose e crea una colonna di vapore visibile a chilometri di distanza. Non a caso, il nome del villaggio vicino, Semonkong, significa “luogo del fumo”.
Ma Maletsunyane non è solo un fenomeno naturale in Africa: è un luogo sacro. Le leggende locali narrano che il bacino alla base della cascata sia abitato dagli spiriti degli antenati, e che il fragore dell’acqua sia in realtà il pianto delle anime. I guaritori tradizionali, i sangoma, vi conducono ancora oggi rituali spirituali, tra danze, tamburi e canti.
Info pratiche e curiosità locali
La cascata si trova nei pressi di Semonkong, un villaggio a oltre 2.200 metri di altitudine, immerso in un paesaggio mozzafiato di gole, praterie e pareti basaltiche. Per raggiungerla si parte solitamente da Maseru, la capitale del Lesotho, distante circa 120 km. Il viaggio, che richiede 4-5 ore di fuoristrada, è già di per sé un’avventura: si attraversano altipiani erbosi, fiumi senza ponti e villaggi che sembrano sospesi nel tempo.
Una volta a Semonkong, si può raggiungere la cascata con un trekking a piedi o con un’escursione a cavallo, come fanno i locali. L’esperienza è intensa e suggestiva, soprattutto all’alba o al tramonto, quando la luce scolpisce le pareti rocciose e l’acqua si tinge d’oro.
Per i più coraggiosi, Maletsunyane offre anche l’adrenalina: da qui si può effettuare il base jump commerciale più alto del mondo, una discesa in corda doppia di quasi 200 metri nel vuoto, organizzata da guide esperte. Ma per la maggior parte dei visitatori, la vera magia sta nella contemplazione silenziosa: un momento di pace, immersi nella natura, lontani da tutto.
La cucina locale è semplice e genuina, in parte simile a quella del Sudafrica: piatti a base di mais, fagioli, zucca e carni alla brace. Nei lodge si possono gustare anche piatti internazionali con un tocco africano, accompagnati da birre locali e dal celebre Maluti Lager, prodotto nel vicino Sudafrica.