New Music Friday – Le pagelle ai nuovi singoli: Guè deve ringraziare gli Stadio, Fabrizio Moro e Il Tre intensi e veri
New Music Friday: le pagelle di All Music Italia ai nuovi singoli italiani del 28 marzo 2025, a cura di Alvise Salerno, conduttore radiofonico e divulgatore musicale sul web. A partire dal 2024, AMI ha scelto di non assegnare voti numerici alle canzoni (ad eccezione del Festival di Sanremo), preferendo suddividere le nostre impressioni in […] L'articolo New Music Friday – Le pagelle ai nuovi singoli: Guè deve ringraziare gli Stadio, Fabrizio Moro e Il Tre intensi e veri proviene da All Music Italia.

New Music Friday: le pagelle di All Music Italia ai nuovi singoli italiani del 28 marzo 2025, a cura di Alvise Salerno, conduttore radiofonico e divulgatore musicale sul web.
A partire dal 2024, AMI ha scelto di non assegnare voti numerici alle canzoni (ad eccezione del Festival di Sanremo), preferendo suddividere le nostre impressioni in tre categorie: consigliati, bocciati e le Golden Song, ovvero i brani della settimana da ascoltare assolutamente.
Naturalmente, si tratta di opinioni personali, quindi vi invitiamo ad ascoltare i singoli e a farci sapere cosa ne pensate. Scopriamo insieme cosa c’è di interessante (o meno) nella musica di oggi. Iniziamo subito con i brani consigliati!
Qui un elenco completo delle nuove uscite della settimana, cliccate in basso continua per le pagelle nuovi singoli.
New Music Friday: le pagelle nuovi singoli del 28 marzo
CONSIGLIATI
GUE’, STADIO – MERAVIGLIOSA
Brano tra i consigliati solo per il sample di Acqua e Sapone degli STADIO, fine.
Per carità, il personaggio di Guè è quello, lo sanno anche i muri, però davvero basta con le canzoni dove si parla di donne da conquistare, di rapporti sessuali raccontati così, di “rolly” e di tutte ste robe da gangsta rap.
Il mercato è saturo e a saturarlo è stato proprio lui.
“Cambio corsia, sulla via resto divinizzato
Il sesso è una parola e tu ne sei il significato”Ai ragazzini che ascoltano su Spotify piace questa roba, è chiaro, e una persona come Guè Pequeno è il n.1 nell’andare incontro ai gusti dei ragazzini tutti ‘sesso, droga e rock’n’rolly’ ma la musica è un’altra cosa.
Meravigliosa dovrebbe stare tra i peggiori senza il minimo dubbio ma Gaetano Curreri merita elogi e applausi per l’eternità, anche solo per il coraggio nell’aver permesso che un capolavoro come quello del 1984 venisse calpestato e malmenato così nel 2025.
Salvataggio in calcio d’angolo.
ORLVNDO – CANADA
La voce di Orlvndo è molto figa e, probabilmente, questo genere a metà tra i The Kolors e i Coldplay con una spruzzata di casa estiva dove organizzare le feste tra adolescenti di Stranger Things è la sua dimensione.
Nella sua giovane discografia ha fatto canzoni molto ma molto più belle (ascoltate l’album Ad Maiora dell’anno scorso per farvi un’idea), però è il momento di fare un passo diverso e puntare a un pubblico più ampio.
In quest’ottica, un brano pop classico come Canada è perfettamente in linea con il percorso che è stato scelto e, punto a favore, non sembra forzato per nulla.
Orlvndo ci crede, si sente, e allora crediamoci anche noi.
DHEO – NON HO MAI SCRITTO CANZONI
Classe 2003, palermitano di nascita e un problema: non ha mai scritto canzoni.
Attenzione, così dice nella canzone ma l’impressione non sembra quella e, anzi, sembra già pronto per scavalcare la recinzione che contiene la vastissima mole di artisti emergenti al proprio interno contenuti.
Ballad dal gusto fresco, storia d’amore come tante ma molto più interessante di altre perché mescolata a una base realizzata benissimo.
Passando al problema reale, così come si chiede il ridimensionamento dell’utilizzo dell’autotune (non è questo il caso), si chiede anche il ridimensionamento del cantato in corsivoe in ottica futura e generale.
Non è necessario, non è più riconoscibile, c’è già Rkomi. Fatelo fare a lui e, al massimo, a Chiello e Blanco. Gli altri cambino strada, per favore.
CARL BRAVE – MORTO A GALLA
E chi se lo aspettava un Carl Brave così, abituati come siamo a sentirlo immerso nelle hit estive e nei duetti con Noemi.
Nel giorno del ritorno, con un intero album, del suo ex compagno di merende Franco126, ecco che Carlo Coraggio contrattacca e lo fa proprio tornando a quello stile che ha reso grande il duo.
Sembra di sentire la vena triste di chi c’avrebbe scommesse su loro due…e invece ognuno per le sue (cit.).
Incedere rap quasi da freestyle in extrabeat con cui analizza la vita triste, immerso da lacrime e sangue, di gente di quartiere che vive tra disagi, problemi atavici e calcio.
Non se ne esce da quel mondo, seguendo questo racconto, e si resta come un morto a galla.
Un testo che affonda le radici nella verità, ci voleva.
PLANT – PICCOLO ME
1/3 dei La Sad fa il suo esordio come solista con una canzone dove guarda al passato e inizia un dialogo con il ‘piccolo Plant’ con il sogno di fare musica.
Gli spiega come affrontare i momenti belli e brutti, come vivere tra persone di vario tipo, come affrontare la malinconia e l’ansia che porta a mezzi sorrisi. Insomma, questo brano è un vademecum che viaggia nel tempo.
Un bel messaggio, un ottimo starter point per colui che ha dimostrato di avere indubbiamente i margini di crescita maggiori tra i tre componenti della sua vecchia punk band.
Potrebbe diventare un ‘Chiello 2.0’. Chiello, infatti, ha dimostrato e sta dimostrando di essere uno dei migliori cantautori italiani in circolazione e anche lui proveniva dall’esperienza di una formazione fuori di testa come erano gli FSK.
Auguriamo a Plant lo stesso percorso. magari con meno corsivoe e meno autotune (un must di queste pagelle).
DENTE – HEY
Ascoltare questo brano sembra come stare su una nuvola e sorvolare cieli plumbei sulle pianure italiane in primavera. E’ la leggerezza e spensieratezza fatta musica.
Dente ha deciso di fare un percorso di crescita netto in questo periodo, con brani mirati e pensati in vista dell’uscita dell’album e questo HEY, scelto come singolo ufficiale di lancio, rende giustizia a questo intero arco narrativo.
Si pensa alla ex, si pensa al passato, si pensa in generale e, forse, sarebbe meglio non farlo per evitare di riflettere sugli errori che hanno portato a una separazione dolorosa.
Quindi il contraltare, la dicotomia tra testo (triste) e musica (spensierata e allegra).
Dente è molto bravo a fare cose di questo tipo e ha ripetuto l’esperimento anche questa volta nel migliore dei modi, con anche un ritornello che sarà senz’altro bello da cantare ai concerti con lui e con gli altri astanti.
CHIELLO – PIRATI
Cosa vuol dire crescere con la sindrome di Peter Pan, restare bimbi dentro pur essendo adulti? Lo spiega Chiello in questa ballad che, ormai, musicalmente è diventata un suo marchio di fabbrica.
In un mondo pieno di disagi, di ansie, di paure si cerca riparo e rifugio in ciò che ci fa stare bene e cos’altro ci può far piacere se non pensare di essere degli eterni bambini che giocano a fare i pirati, guardano i Looney Toons e chiedono un abbraccio alla mamma?
Questa canzone è un vero e proprio fortino per le emozioni forti e perdute nel tempo.
Se proprio dobbiamo guardare il pelo nell’uovo, forse dopo una serie di singoli con questo incedere è giunto il momento di alzare un po’ il ritmo per creare un attimino di movimento.
Il rischio di restare impantanati nella stessa cosa potrebbe nascere, per fortuna non siamo ancora arrivati a quel livello e speriamo di non arrivarci mai.
REA – CITTA’ VUOTA
Sulla scena da anni, ormai, ma ancora giovanissima e con prospettive di crescita importanti. Anche lei, come altri di questa settimana, arriva dalla sfortunata gara di Sanremo Giovani e, rispetto agli altri, viene da chiedersi: perché non sei andata in gara con questo brano?
Pop rock con palese ispirazione ai Tame Impala, sia nella musica che negli effetti vocali ma anche, e soprattutto, nella cover del singolo che per certi versi si rifà a quella dell’album Currents.
Quando ti ispiri a quel sound, a quelle canzoni, a quello stile devi stare attent* a non sbagliare il testo. No, Rea non ha sbagliato neanche quello. Una mappa della società attuale, vuota psicologicamente e fredda.
Sound internazionale e voce calda QB, ingredienti speciali per iniziare un percorso di un certo livello. Sosteniamo il talento.
LE NORA – NON AVESSI PIU’
Musica elettronica fatta bene, mescolata ad elementi ambient e classici come il pianoforte alla fine che accompagna la stesura del brano, illuminante, così come la chitarra alla Bon Iver all’inizio.
Un mix di cose che scavano nel passato (ci sono delle cose anche dei Depeche Mode) e si fondono perfettamente con un senso di modernità totalmente diverso da quello che provano a portare avanti i suoi colleghi e le sue colleghe.
Le Nora è un portento, una di quelle che merita tutto lo spazio possibile e la sua musica lo reclama. E’ esigente.
Questo è il racconto di un periodo buio, di un’anima fragile, di una vita intensa e inondata di pensieri confusi che trovano la loro perfetta collocazione tra le note, con la musica.
Le Nora dimostra maturità artistica, potrebbe essere arrivato il suo momento per splendere.
Clicca in basso su continua per scoprire i brani bocciati e le golden song delle pagelle nuovi singoli del 28 marzo 2025, New Music Friday.
PAGELLE NUOVI SINGOLI – Bocciati
EMMA MUSCAT – TUTTO QUELLO CHE HO
Raccontare la gravidanza e farlo male, senza piglio, con parole/concetti molto basici, banali e con una base virale da TikTok. Emma Muscat a breve sarà mamma (auguri) e fa questo regalo ai suoi fan.
Il problema è uno: quando si decide di scrivere una canzone dedicata ai figli in arrivo o appena nati, la cosa più sbagliata in assoluto è farlo pensando ai fan e non ai figli.
Per carità, potrebbe essere un piglio da GenZ, uno di quelli nuovi, ma questa canzone sembra una di quelle scritte da una persona random che di figli non ne ha neanche mai visto l’ombra, ci ha piazzato sotto una base altrettanto random uptempo ed ecco qui.
Ascolti L’Aurora di Eros, A Modo Tuo di Elisa, Prima di Ogni Cosa di Fedez e pensi “un genitore che ama la prole”. Ascolti questa canzone e pensi “ah guarda, il tema della gravidanza per entrare in classifica”.
Non benissimo.
ARIANNA ROZZO – BLACKOUT
Chiariamo un concetto per evitare di essere fraintesi. La canzone dell’ex concorrente di Sanremo Giovani finisce in questa categoria non perché sia brutta, legata al genere di appartenenza (dance, hyperpop), bensì perché c’è qualcosa che disturba.
E’ difficile dire cosa ma qualcosa c’è. Forse queste parole tagliate con l’accetta, forse la troppa ed eccessiva somiglianza con quell’anima BRAT di Charli XCX che, però, solo lei è in grado di portare avanti o forse alcuni suoni elettronici messi un po’ lì per caricare quando invece, magari, sarebbe stato meglio asciugare.
Arianna Rozzo fa vedere una nuova anima dopo quella di J’Adore, che era un’altra cosa forse più affine alla sua verve artistica, cercando di spaziare ma ancora la strada è lunga.
Al momento, questa non è la dimensione finale che può servire per fare il grande salto. E’ un percorso lungo e tortuoso, i passi falsi servono come quelli vincenti.
COSMONAUTI BORGHESI – ROMA/FCO
Così tanto bravi a Sanremo Giovani, così tanto deludenti con questa ballad dal sapore “thegiornalistico”. I TheGiornalisti, però, avevano un punto a favore: Tommaso Paradiso.
Non è mai da sottovalutare il cantare canzoni del genere avendo (oppure no) un frontman dal carisma più grande di tre stadi messi insieme.
Il cantante dei Cosmonauti Borghesi sembra un elemento distante e dissonante rispetto alla base, quasi come fosse stato piazzato lì per caso ed è un peccato.
I ragazzi arrivano dall’esperienza non fortunata di Sanremo Giovani con un brano molto simpatico, coinvolgente, un po’ alla Bee Hive ma attuale. Perché allontanarsi da quegli elementi per inseguirne altri in questo momento in cui bisogna spingere e insistere su suoni, ritmi e melodie più impattanti?
C’è sempre tempo per sperimentare, non è mai troppo tardi. Forse, ora, con Roma/FCO si è andati in una direzione non segnata da Google Maps.
A volte seguire il navigatore automatico non è una cattiva idea.
DAURIA – QUANDO BEVI DAL MIO BICCHIERE
Vi prego, basta autotune così pesante e pressante. Lasciatelo ai trapper ma se siete cantanti e fate ballad pop, per cortesia, andate avanti solo con la vostra voce.
E’ diventato davvero fastidioso ascoltare brani così tanto artefatti nella parte vocale ed è un peccato perché questo non permette neanche più di concentrarsi. Il fastidio diventa eccessivo.
Passando al brano, Dauria si affaccia al tema dei rapporti finiti citando, in perfetto stile indie, sia Palestina che Russia e Ucraina, per non parlare dei prezzi alle stelle della benzina.
Tutto davvero molto indie, forse troppo. Alla fine del testo ci si sofferma sulla capacità di riemergere da questo tipo di situazioni amorose. Nulla di nuovo.
HOLY FRANCISCO – QUARTERBACK (intro)
Scusate ma esiste un medico che ha prescritto ai ragazzi della GenZ di cantare sempre in corsivoe?
Holy Francisco ha fatto una canzone dove all’inizio non si capisce molto di cosa dica, che continua come dovesse diventare epica e che, invece, finisce in un battito di ciglia lasciandoti con l’amaro in bocca. Molto disturbante.
Nel brano si parla di rinascita, di ricominciare dopo un periodo difficile e, per carità, ok che è un’intro rispetto a un progetto che, presumiamo, possa essere più grande e vasto ma che, ascoltato così, ti lascia tanto perplesso e non in positivo.
Solitamente un intro dovrebbe farti venire voglia di ascoltare cosa arriva dopo. In questo caso diciamo solo “grazie, a posto così ho già mangiato”.
LORENZO SALVETTI – LASCIARSI E’ UNA COSA DA GRANDI
Dov’è finito quel giovanissimo cantautore dal talento sconfinato? Dov’è finita l’originalità, la verve, la forza vocale che aveva dimostrato a X Factor?
Prospettive immense e sconfinate per questo ragazzo, già finalista dell’ultima edizione del talent di Sky, che si infrangono sugli scogli spigolosi di questa canzone.
A 17 anni non si può pensare di chiudere le porte all’immaginazione, alla sperimentazione, alla novità. Questa canzone non è sperimentale, originale né tantomeno nuova.
Stessa, identica, fotocopiata base di, almeno, altre 400 altre cose pubblicate solo nell’ultimo mese, figuriamoci negli ultimi tempi più in generale.
Lorenzo Salvetti ha dimostrato di potercela fare, di avere le carte in regola per fare grandi cose e allora che non facesse l’errore di cedere alle canzonette trite e ritrite perché la sua forza, vitaltà e il suo grande talento meritano ben altro.
PAGELLE NUOVI SINGOLI 28 marzo 2025: GOLDEN SONG
FABRIZIO MORO E IL TRE – PRIMA DI DOMANI
La Roma della musica vive e vive anche bene con le voci di Fabrizio Moro e Guido Senia, AKA Il Tre, che uniscono le forze e creano un racconto legato al tema del suicidio e ai pensieri che nascono prima di arrivare a compiere quel gesto.
Una canzone che accomuna migliaia di persone che, silenti, hanno combattuto e combattono tutti i giorni con una straziante voce interiore intenta solo a distruggere mente e spirito.
La voce ti toglie le forze, ti toglie la voglia di vivere, di fare qualsiasi cosa e ti fa pensare di “oltrepassare il limite del cavalcavia”. Un attimo, basta quello.
Rispetto, eleganza e senso della misura. Fabrizio Moro e Il Tre dosano ogni virgola e lo fanno in modo efficace. Canzone potente e intensa oltre ogni ragionevole dubbio.
GIUSE THE LIZIA – 404 (UNA CANZONE DE I CANI)
Come essere itpop di nuova generazione con stile, voce del verbo: Giuse The Lizia.
Il cantautore siciliano continua a crescere ogni giorno e ogni canzone di più, non gliene frega niente di seguire le mode artistiche per andare virale o in Top 10. Lui fa musica perché sì e questo brano lo dimostra.
Anna e Marco, i due innamorati di Lucio Dalla, tornano protagonisti nel 2025 in chiave pop tra università e podcast di Stefano Nazzi mentre provano a innamorarsi, incontrarsi ma senza riuscirci.
“Lei pazza, lui un nazi”, quasi portati al punto di consumare e poi niente, troppa distanza umana per far vivere qualcosa di impossibile. Una storia che è un tipico ‘error 404’, come nei computer.
Una storia destinata a non avere sbocchi e raccontata (sia lodato il cielo, uno che lo sa fare) con un senso logico. Inizio, svolgimento, plot twist, fine. Senza fronzoli, senza orpelli ulteriori.
Bravo Giuse, portabandiera di una nuova generazione artistica.
FRANCO126 FEAT GIORGIO POI – NOTTETEMPO
Sono lontani, lontanissimi i tempi di Stanza Singola ma sono vicini, vicinissimi quelli di un ritorno in grande, enorme stile di Franco126, per gli amici ‘Franchino’.
Questo primo singolo estratto dal nuovo album è un chiaro rimando a quel mondo lì, intendiamoci, ma c’è la voglia di fare un nuovo percorso dopo alcuni flop e anche piuttosto clamorosi.
La canzone è una ballad ritmata in salsa romana, inizia e va avanti come fosse un’altra sua canzone nell’incedere, Nuvole di Drago, ma con un elemento che ad alcuni non passerà inosservato. Una chitarra costante, presente dall’inizio alla fine, che fa sempre lo stesso giro armonico esattamente uguale a quello portante di Amarsi Un Po’ di Lucio Battisti.
Ispirazione, coincidenza? Non è dato saperlo però è figo.
Giorgio Poi, poi, ci mette il suo per rendere il ritornello sempre riconoscibile e di sicuro impatto. Lo aveva già fatto in altre collaborazioni con colleghi del mondo itpop e indie ed è sempre o quasi andata bene.
Bentornato Franchino.
NEFFA – LITTLEFUNKYINTRO
Papà è tornato, tutti a casa a studiare.
Neffa fa capire all’intera scena rap, nessuno escluso, cosa vuol dire essere di un’altra categoria e lo fa in meno di un minuto e mezzo.
Poco da dire, questo è solo un piccolo assaggio del prossimo, nuovo album, e tanto basta per far salire l’hype alle stelle.
“Mi fa ridere che dicono che quando rappo sembra di stare nei 90, guardo il mondo è vecchio”.
E basta, cos’altro aggiungere. Bentornato Maestro.
Appuntamento a settimana prossima con il New Music Friday e le pagelle dei nuovi singoli del 4 aprile a cura di All Music Italia.
L'articolo New Music Friday – Le pagelle ai nuovi singoli: Guè deve ringraziare gli Stadio, Fabrizio Moro e Il Tre intensi e veri proviene da All Music Italia.