Nek, con il vinile di “In te” torna la canzone che fece discutere l’Italia a Sanremo 1993

Continua la pubblicazione mensile della discografia completa di Nek in vinile e dopo il primo disco tocca a In te, secondo album lanciato nel 1993 e che vide il cantautore calcare per la prima volta il palco del Festival di Sanremo con una canzone che per la tematica trattata, l’aborto, scatenò violente critiche nei confronti […] L'articolo Nek, con il vinile di “In te” torna la canzone che fece discutere l’Italia a Sanremo 1993 proviene da All Music Italia.

Mar 27, 2025 - 16:15
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Nek, con il vinile di “In te” torna la canzone che fece discutere l’Italia a Sanremo 1993

Continua la pubblicazione mensile della discografia completa di Nek in vinile e dopo il primo disco tocca a In te, secondo album lanciato nel 1993 e che vide il cantautore calcare per la prima volta il palco del Festival di Sanremo con una canzone che per la tematica trattata, l’aborto, scatenò violente critiche nei confronti del giovane artista.

In attesa del ritorno live per presentare tutti i suoi successi con il tour Nek Hits 2025, l’artista stesso racconta i suoi dischi su YouTube e la storia della canzone che dà il titolo a questo album, in vinile dal 21 marzo, che merita di essere approfondita.

Nek “In te”: la canzone che fece discutere l’Italia

In te è l’album che nel 1993 porta Nek per la prima volta al Festival di Sanremo, dove si classifica terzo tra le Nuove Proposte. Il brano raccontava una storia vera, vissuta da Antonello De Sanctis, coautore del testo: una giovane coppia, un figlio in arrivo, due visioni diverse. Il racconto toccava il tema dell’aborto con delicatezza, ma fu travolto da una bufera mediatica.

Nek ha raccontato: “Era la mia prima volta sul palco dell’Ariston. Avevo 20 anni e tanti sogni. Nessuno mi preparò a quello che sarebbe successo. I giornalisti mi cercavano tutti, sembrava che fossi diventato il bersaglio di Sanremo. Mi accusavano di essere pagato da movimenti politici o religiosi. Ma io avevo solo raccontato una storia vera, senza offendere nessuno”.

Nek in te copertina

La storia dietro il brano: un fax, una melodia e una corsa contro il tempo

L’accesso al Festival non fu scontato. Dopo aver rinunciato a far parte del progetto collettivo I ragazzi di Via Meda, un gruppo di artisti che accompagnavano in gara Mietta con un brano scritto dallo stesso Nek, Figli di chi, Filippo Neviani si trovò a dover scrivere un nuovo brano in 48 ore per convincere la commissione e Pippo Baudo. “Avevo una melodia in inglese, l’ho mandata a De Sanctis per telefono. Registrava quello che sentiva dalla cornetta. In poche ore mi arrivò il testo. Il mio produttore partì per Milano con la cassetta. Baudo ascoltò e venni ammesso.

Ma l’esperienza a Sanremo fu tutt’altro che facile. “Durante le prove, ero emozionato, la voce non usciva. Pippo Baudo salì sul palco e mi disse: ‘Nek, ci vuole diaframma’. Mi bloccai. Dormii ore per lo stress. Mi dicevo: non me l’ero immaginata così la musica.”

Un podio amaro e una pioggia di critiche

Nonostante le critiche, In te conquistò il pubblico e si piazzò al terzo posto dietro Laura Pausini e Gerardina Trovato. Ma in conferenza stampa, i giornalisti si concentrarono solo su di lui. “Ogni volta che parlavo mi fischiavano, qualcuno mi sputò addosso. Eppure avevo solo cantato una storia vera. Nessuna provocazione, solo il punto di vista di un giovane che guarda con entusiasmo alla vita.

La canzone è diventata un classico della discografia di Nek e rappresenta ancora oggi uno dei momenti più intensi della sua carriera. La sua ristampa in vinile è ora disponibile come secondo capitolo del progetto Warner Music che proseguirà per tutto il 2025.

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