Essere Leonardo da Vinci: così la Corea celebra il genio italiano
Dopo il successo al Seongsu Art Hall di Seoul, lo spettacolo di Massimiliano Finazzer Flory, “Essere Leonardo da Vinci“, è andato in scena il 27 marzo al Pinodia Art Hall 500 a Sokcho. II tour è stato realizzato in occasione dell’Anno dello Scambio Culturale Italia-Corea 2024-2025, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, L'articolo Essere Leonardo da Vinci: così la Corea celebra il genio italiano sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Dopo il successo al Seongsu Art Hall di Seoul, lo spettacolo di Massimiliano Finazzer Flory, “Essere Leonardo da Vinci“, è andato in scena il 27 marzo al Pinodia Art Hall 500 a Sokcho. II tour è stato realizzato in occasione dell’Anno dello Scambio Culturale Italia-Corea 2024-2025, con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Seoul, in collaborazione con Seongdong Foundation for Culture & Arts and Pinodia, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Corea e di Seoul Institute of Arts.
I due Paesi, del resto, hanno molto in comune e molto da condividere. «Hanno come base l’onestà e come altezza il lavoro – dichiara il regista e attore Massimiliano Finazzer Flory, uno dei massimi promotori della lingua italiana all’estero -. La prima domanda è: dove hai studiato? Popolo perfetto quello coreano per incontrare Leonardo. E sentire che il genio del Rinascimento è ancora qui a dire che la scienza è il capitano, la pratica sono i soldati ma il pittore è padrone di tutte le cose che possono cadere nel pensiero dell’uomo. Da Vinci… la bellezza».
Leonardo rivive sul palco e porta il Rinascimento nel mondo
Massimiliano Finazzer Flory ha rappresentato in oltre 30 Paesi del mondo le sue opere. “Essere Leonardo da Vinci”, diretto e prodotto dalla Rai e tratto dallo spettacolo teatrale, è stato pluripremiato negli Stati Uniti. In scena, attraverso il format dell’intervista impossibile, Finazzer Flory diventa Leonardo “fisicamente”, indossando costumi d’epoca, con un trucco che è una vera e propria ricostruzione del volto del genio di Vinci.
Intervistato dall’attore coreano Han Jihun nei panni di un giornalista, recita in lingua rinascimentale su testi originali dello stesso Leonardo, fra cui il celebre “Trattato di pittura“. I gesti delle mani e gli sguardi sono studiati con attenzione in riferimento ai ritratti veri e presunti che di Leonardo ci offrono un’immagine molto conosciuta, contribuendo a ricreare una scena misteriosa.
Dal Cenacolo alle profezie sul volo, ecco i segreti di Leonardo
Attraverso l’uso dell’autentica parola di Leonardo, il genio di Vinci, nello spettacolo risponde a domande sulla sua infanzia, sulle sue attività in campo civile e militare, su come si fa a diventare “bono pittore”, sul rapporto tra pittura e scienza, pittura e scultura, pittura e musica. Ci parla dell’anatomia, di botanica e di scienze matematiche.
E ancora, commenta il Cenacolo e le figure degli apostoli, affronta la sua passione per l’acqua, allude alla moda dell’epoca, risponde agli attacchi dei nemici, spiega i moti dell’animo, offre profezie sul volo dell’uomo e, infine, dispensa sentenze e aforismi per vivere il nostro tempo. Per sentirlo dal vivo anche in Italia, nel 2026 lo spettacolo tornerà a Milano per tutto il mese di febbraio e affronterà i temi dell’acqua, della natura e del movimento. Naturalmente, nello stile di Leonardo.
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