Terremoto in Myanmar e Thailandia: l’emergenza continua
Il bilancio ufficiale, provvisorio, è di 1700 morti in Myanmar e 18 in Thailandia. Queste, per ora, le vittime accertate del terremoto nei due Paesi del Sud-Est asiatico, ma si temono oltre 10mila vittime. Questo uno dei primi bilanci del terremoto di venerdì 28 marzo, il cui epicentro è stato localizzato a 16 km a ... L'articolo Terremoto in Myanmar e Thailandia: l’emergenza continua proviene da GuidaViaggi.

Il bilancio ufficiale, provvisorio, è di 1700 morti in Myanmar e 18 in Thailandia. Queste, per ora, le vittime accertate del terremoto nei due Paesi del Sud-Est asiatico, ma si temono oltre 10mila vittime. Questo uno dei primi bilanci del terremoto di venerdì 28 marzo, il cui epicentro è stato localizzato a 16 km a Nord-Ovest della città di Saigang. In Myanmar, dopo la chiusura dell’aeroporto di Yangon, principale scalo del Myanmar, continuano i disagi alle vie di trasporto, anche a causa del crollo di ponti e strade.
Nessun italiano coinvolto
La Farnesina si è attivata per seguire l’evoluzione del sisma per verificare l’eventuale coinvolgimento di italiani, che non sembrano siano stati coinvolti. Attualmente sono un centinaio i connazionali presenti in Myanmar e 7mila in Thailandia.
La situazione in Thailandia
In seguito agli eventi abbiamo raggiunto telefonicamente Sandro Botticelli, marketing manager dell’Ente del Turismo Thailandese in Italia, per un aggiornamento sulla situazione: “Il sisma ha colpito il Myanmar, a cui esprimiamo la nostra massima vicinanza e solidarietà – il suo commento -. Il Governo thailandese in via precauzionale ha subito dichiarato lo stato di emergenza ma in realtà a Bangkok i crolli hanno riguardato esclusivamente un grattacielo che era in costruzione. Tutto in città è rimasto pienamente operativo, inclusi gli aeroporti, e dopo un fisiologico momento di chiusura è stata riaperta anche la metropolitana e lo Skytrain. Anche gli alberghi evacuati al momento della scossa, ci risulta che siano tutti tornati agibili per tornare ad accogliere gli ospiti”.
Il ritorno all’operatività
“Confermiamo che la potente scossa di terremoto che ha colpito il Myanmar è stata avvertita con forza anche a Bangkok – conferma Andrea Mele, ceo di Viaggi del Mappamondo – dove il Governo ha subito dichiarato, in via precauzionale, lo stato di emergenza. Nella capitale della Thailandia i cedimenti hanno però riguardato esclusivamente un grattacielo che era in costruzione. Non ci sono state altre criticità. In via precauzionale in città sono stati evacuati per qualche ora uffici ed alberghi ma tutto è tornato presto pienamente operativo. Anche gli aeroporti hanno sempre garantito la regolarità delle operazioni, e non c’è stata nessuna chiusura”. Fortunatamente si tratta di un periodo di bassa stagione per la destinazione, “con un numero assai ridotto di clienti in viaggio, ai quali abbiamo confermato comunque la massima assistenza e supporto – prosegue il manager -. I tour e i programmi di viaggio non hanno subito al momento nessuna variazione essendo confermata la regolarità di tutti i servizi, dai trasferimenti, alle escursioni, ai tour. Ad oggi non abbiamo ricevuto cancellazioni ma soltanto delle richieste di informazioni, non abbiamo assistito a reazioni negative immediate che in altre occasioni simili avevamo invece riscontrato”.
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