Fiavet guarda al futuro tra turismo delle radici e ai

“Il turismo che non si ferma: radici, identità e destagionalizzazione per un nuovo modello di sviluppo”, è stata la traccia dei temi affrontati in occasione dell’assemblea nazionale Fiavet 2025 presso l’auditorio del T Hotel di Lamezia Terme, alla presenza di personalità autorevoli del settore, con lo scopo di fare un focus sulle nuove tendenze e ... L'articolo Fiavet guarda al futuro tra turismo delle radici e ai proviene da GuidaViaggi.

Mar 31, 2025 - 08:08
 0
Fiavet guarda al futuro tra turismo delle radici e ai

“Il turismo che non si ferma: radici, identità e destagionalizzazione per un nuovo modello di sviluppo”, è stata la traccia dei temi affrontati in occasione dell’assemblea nazionale Fiavet 2025 presso l’auditorio del T Hotel di Lamezia Terme, alla presenza di personalità autorevoli del settore, con lo scopo di fare un focus sulle nuove tendenze e sugli obiettivi di crescita.

Fiavet consapevole

Destagionalizzare è sicuramente indispensabile ma può voler dire tante cose, poiché alla base c’è l’esigenza di creare nuove offerte e nuove vocazioni.

“Le agenzie di viaggio si sono dovute adattare a un nuovo modo di fare turismo – ha dichiarato Giuseppe Ciminnisi, presidente nazionale Fiavet -, stiamo vivendo un momento di luci e ombre con diverse sfide che ci attendono. Siamo in trattativa per avviare nuovi percorsi rispetto alle direttive pacchetti dell’Unione Europea, e abbiamo un dialogo aperto anche con le compagnie aeree per migliorare sempre di più il prodotto. Il ruolo delle agenzie di viaggio è fondamentale, e noi ci interfacciamo sia con chi viaggia, per intercettare le nuove tendenze ed esigenze, sia con chi crea viaggi, cercando di risolvere tutte le criticità di cui siamo perfettamente a conoscenza come abusivismo e illegalità, con uno sguardo rivolto al domani”.

Il turismo delle radici

Tra le nuove strade, una individuata è quella del turismo delle radici, utilizzando la propria identità culturale e le tradizioni per attrarre visitatori, una strategia volta a riempire, oltre alle singole città, anche i piccoli borghi che hanno un patrimonio da raccontare e offrire, tra gastronomia e natura. Il tutto in linea con la tendenza slow e sostenibile attualmente in voga.

“Il turismo delle radici si basa sul senso di appartenenza, quindi identità e autenticità – ha spiegato Letizia Sinisi, direttore creativo e travel designer di ItalyRooting consulting, nel corso dell’assemblea Fiavet – , secondo una ricerca fatta da Confcommercio sono 10 milioni ogni anno i turisti delle radici e costituiscono il 15% in più della spesa turistica. Il 55% di questi turisti trascorre 8/9 notti in Italia ma sono pochi quelli intercettati dalle agenzie di viaggio. Considerando inoltre che gli Stati Uniti sono un mercato importante per l’Italia, il potenziale del turismo delle radici è di 8 miliardi annui“.

Ai strumento utile

Al netto di tutti i nuovi input, il lavoro delle agenzie di viaggio diventa sempre più complesso e l’introduzione dell’intelligenza artificiale si rivela uno strumento utile per evitare passaggi farraginosi che portano via tempo prezioso all’operatore turistico, che avrà la possibilità di potenziare il suo ruolo di consulente.

“L’intelligenza artificiale può fare risparmiare tempo su quelle che sono le attività del time consuming – ha precisato la giornalista ed esperta di comunicazione digitale Claudiana de Cesare – , ma non potrà mai sostituirsi al rapporto umano fatto di ascolto e relazioni“.

Combinare inoltre l’Ai con i moduli online (per esempio di Google) può rendere più snella tutta l’attività burocratica.

Esperienza al centro

“I turisti vogliono sempre nuovi posti, cercano un’esperienza più che una vacanza – conclude il presidente Ciminnisi -, le persone vogliono scoprire luoghi e sapori, e bisogna puntare molto su questa autenticità. Oltretutto, abbiamo riscontrato che stanno tornando molto in auge i viaggi in treno e viaggi di gruppo con molti single, che si informano su internet ma poi vanno in agenzia di viaggio per prenotare. Si tratta di un turismo altospendente, dove l’aspetto economico non viene particolarmente attenzionato perché si ricerca la qualità. Sulla base di questi dati dobbiamo operare per crescere e guardare al futuro”.

Lara Morano

 

L'articolo Fiavet guarda al futuro tra turismo delle radici e ai proviene da GuidaViaggi.