
Negli ultimi anni quando si sente parlare di tempo stabile e soleggiato sull’Italia si associa spesso questa condizione meteorologica alla presenza di un campo di alta pressione alimentato da aria di matrice sub-tropicale proveniente dal Nord Africa, ossia si parla di anticiclone africano. L’anticiclone africano… Si tratta di una figura barica che negli ultimi anni in particolare, specialmente dagli inizi degli anni 2000, ha cominciato a mettersi in mostra e sempre più spesso le sue rimonte in direzione dell’Italia sono presenti e si fanno significative.
L’alta pressione africana viene così definita perché si tratta di un campo di alta pressione che viene alimentato da
aria molto calda di estrazione sub-tropicale proveniente direttamente dal deserto del
Nord Africa. In origine, questa massa d’aria è molto calda ma altrettanto secca, solo che attraversando il Mar Mediterraneo si umidifica in maniera rilevante e questo favorisce poi il
caldo afoso sul nostro paese. Le sue incursioni, come dicevamo, negli ultimi anni si sono fatte sempre più numerose e significative. È una figura barica che si caratterizza per avere
geopotenziali più elevati rispetto all’anticiclone delle Azzorre, infatti, determina
maggior stabilità ed è molto più difficile per le perturbazioni atlantiche spodestarla dalla sua posizione di dominio una volta che si è instaurata. Perché sempre più spesso è presente l’anticiclone africano? Le motivazioni sono differenti. innanzitutto, negli ultimi anni capita sempre più di frequente che
il flusso perturbato atlantico sprofondi in pieno Oceano Atlantico ad ovest della penisola Iberica determinando una
risposta anticiclonica in direzione del Mediterraneo Occidentale con richiamo di aria calda direttamente dal Nord Africa. Inoltre, l’anticiclone delle Azzorre arriva sempre più spesso con un contributo di aria sub-tropicale poiché
l’alta pressione africana si è alzata di latitudine nel corso degli anni e la fascia anticiclonica rimane più a Nord rispetto a un tempo, motivo per cui diventa anche più complesso per il flusso perturbato atlantico abbassarsi di latitudine e determinare fasi di maltempo durante la stagione calda.
Meteo: anticiclone africano spesso protagonista, ecco i motivi