L’instabilità atmosferica torna protagonista sull’Italia. Dopo una breve tregua,
nuovi peggioramenti meteo si profilano all’orizzonte, con
temporali violenti,
nubifragi e
grandinate anche di media intensità pronti a colpire diverse regioni. Gli ultimi aggiornamenti confermano un quadro sinottico altamente dinamico, alimentato da
correnti atlantiche instabili e da una
mancanza persistente dell’anticiclone subtropicale, ormai da settimane assente sul bacino del Mediterraneo. Alta pressione ancora lontana: ecco perché il tempo resta instabile Nonostante il calendario ci stia portando sempre più verso la metà di maggio,
l’alta pressione non mostra segni di voler stabilizzarsi sull’Italia. A livello europeo domina ancora un assetto barico caratterizzato da un
flusso occidentale molto attivo, che convoglia
aria umida e instabile direttamente verso l’Europa meridionale e la nostra penisola. In assenza di una struttura anticiclonica solida, l’atmosfera rimane vulnerabile all’innesco di
fenomeni temporaleschi localmente intensi, soprattutto durante le ore più calde del giorno. Le aree più colpite: focus su Nord-Est, Appennini e coste tirreniche Secondo le proiezioni meteo per la
settimana tra il 13 e il 15 maggio, i fenomeni più significativi si svilupperanno nelle
ore pomeridiane e serali, con particolare accanimento su:
- Le pianure del Nord, in particolare il Triveneto, dove l’interazione tra l’aria calda preesistente nei bassi strati e le infiltrazioni più fresche in quota sarà all’origine di temporali a carattere di nubifragio.
- Le aree interne del Centro-Sud, incluse le dorsali appenniniche, dove le celle temporalesche potranno svilupparsi e propagarsi anche verso le pianure adiacenti e le coste del versante tirrenico.
L’alto tasso di umidità nei bassi strati, unito a una
forte instabilità verticale, favorirà la formazione di
grandinate anche consistenti, in un contesto che ricalca sempre più spesso i modelli convettivi tipici dei mesi estivi. Occhi puntati su un possibile TLC: rischio elevato dal 14 maggio Se l’instabilità pomeridiana preoccupa per la sua estensione e intensità, un altro elemento merita
massima attenzione:
l’ipotesi di formazione di un TLC (Tropical-Like Cyclone) nel cuore del Mediterraneo. Le simulazioni numeriche più aggiornate mostrano la possibilità concreta che tra il
14 e il 15 maggio, una
struttura ciclonica a cuore caldo possa prendere forma tra il
Canale di Sicilia e lo Ionio, con traiettoria verso
Sud Italia, Sicilia e Sardegna. Cosa aspettarsi da questo sistema simil-tropicale In caso di conferma, il
TLC potrebbe scaricare
oltre 150 mm di pioggia in poche ore, accompagnati da
raffiche di vento superiori ai 100 km/h, con
rischio elevato di alluvioni lampo, mareggiate e danni strutturali. Il sistema si caratterizzerebbe per una struttura
simile a quella dei cicloni tropicali, con un nucleo caldo centrale e una spirale ben definita di nubi convettive, sebbene originato in un contesto extratropicale. Conclusioni: una settimana da monitorare con attenzione Alla luce di queste dinamiche,
l’Italia si prepara a una nuova fase di instabilità meteorologica, con condizioni potenzialmente critiche su più fronti. I cittadini sono invitati a
seguire gli aggiornamenti ufficiali, a prestare particolare attenzione in occasione di
temporali improvvisi e a
non sottovalutare i rischi legati alle grandinate e ai venti forti. In un maggio sempre più simile a un settembre, è fondamentale
affidarsi a fonti meteorologiche certificate e tempestive. I prossimi giorni saranno decisivi per comprendere
l’evoluzione esatta del ciclone simil-tropicale e i suoi possibili impatti sul territorio italiano.
Hai bisogno di previsioni dettagliate per la tua zona? Continua a seguirci: pubblicheremo aggiornamenti quotidiani, bollettini regionali e consigli utili per affrontare questa nuova fase di maltempo.
Maltempo in AGGUATO: Rischio elevato di ALLUVIONI lampo e CICLONI tra il 13 e il 15 maggio