La lista dei miei desideri – La Recensione: l’ennesima rom-com che intrattiene, ma non emoziona

La lista dei miei desideri è uno di quei film che, una volta terminati, lasciano la sensazione di aver visto qualcosa di già noto, di ripetitivo. Diretto da Adam Brooks e disponibile su Netflix dal 2025, il film vede protagonista Sofia Carson nei panni di Alex Rose, una giovane donna che si trova a dover… Leggi di più »La lista dei miei desideri – La Recensione: l’ennesima rom-com che intrattiene, ma non emoziona The post La lista dei miei desideri – La Recensione: l’ennesima rom-com che intrattiene, ma non emoziona appeared first on Hall of Series.

Mar 30, 2025 - 09:23
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La lista dei miei desideri – La Recensione: l’ennesima rom-com che intrattiene, ma non emoziona

La lista dei miei desideri è uno di quei film che, una volta terminati, lasciano la sensazione di aver visto qualcosa di già noto, di ripetitivo. Diretto da Adam Brooks e disponibile su Netflix dal 2025, il film vede protagonista Sofia Carson nei panni di Alex Rose, una giovane donna che si trova a dover completare una lista di desideri scritta durante l’infanzia per poter accedere a un’eredità lasciata dalla madre. Il concept, sulla carta, potrebbe anche risultare intrigante: un viaggio alla riscoperta di sé, della propria infanzia e dei sogni dimenticati lungo la strada dell’età adulta. Tuttavia, la pellicola finisce per rientrare in tutti i cliché delle commedie romantiche più banali, senza aggiungere nulla di innovativo o particolarmente toccante.

La fotografia patinata e la colonna sonora accattivante aiutano a rendere la visione piacevole, ma la mancanza di spessore nella sceneggiatura si fa sentire pesantemente. I dialoghi risultano spesso forzati, i personaggi prevedibili e la trama priva di colpi di scena degni di nota (insomma un po’ noioso). Con l’ennesima rom-com costruita su uno schema abusato, Netflix sembra aver puntato ancora una volta sulla quantità piuttosto che sulla qualità (puoi trovarlo qui su Netflix).

La trama de La lista dei miei desideri

Sofia Carson nel film Netflix la Lista dei miei desideri

La storia ruota attorno ad Alex Rose, giovane donna in carriera che ha sempre messo il lavoro al primo posto, trascurando sogni e passioni. La sua vita cambia radicalmente quando scopre che sua madre, recentemente scomparsa, le ha lasciato in eredità non solo una considerevole somma di denaro, ma anche una lista dei desideri scritta da Alex stessa quando era bambina. C’è, però, un vincolo: per ottenere l’eredità, Alex deve completare ogni singolo punto della lista. La premessa, per quanto familiare, avrebbe potuto dare vita a una narrazione emozionante e coinvolgente. Tuttavia, il film si limita a seguire un percorso fin troppo lineare, con Alex che, prevedibilmente, scopre quanto sia importante rallentare, vivere il momento e aprirsi all’amore.

Durante il suo viaggio, incontra Brad (Kyle Allen), il classico uomo affascinante e dall’animo buono che, con il suo spirito libero e la sua saggezza spicciola, le farà capire il vero significato della felicità (ostacolato ovviamente dal classico rivale che prima sembra l’uomo perfetto e poi cambia completamente, ma forse quella è l’unica cosa “realistica” di questo film). Il problema principale della trama risiede nella sua prevedibilità: ogni ostacolo che Alex incontra lungo il cammino viene superato con una facilità disarmante, privando il film di qualsiasi tensione narrativa. I momenti “drammatici” sembrano inseriti più per dovere che per reale necessità, risultando poco incisivi (potrebbero interessarti 10 anche grandi commedie romantiche che hanno spaccato agli Oscar).

L’ennesima (banale) rom-com ricca di cliché

Sofia Carson  e Kyle Allen nel film Netflix la Lista dei miei desideri

È difficile guardare La lista dei miei desideri senza avere la sensazione di trovarsi davanti a un film che si limita a riciclare elementi già visti centinaia di volte. La protagonista Alex è il tipico personaggio femminile che ha sacrificato tutto per la carriera e che, attraverso una serie di eventi forzati, scopre che la vera felicità non sta nel successo, ma nelle cose semplici della vita. Il suo viaggio di crescita personale segue una traiettoria così prevedibile da risultare quasi frustrante. Non manca il classico interesse amoroso perfetto sotto ogni punto di vista: Brad è bello, gentile, profondo ma non troppo, e ovviamente pronto ad aiutare Alex a ritrovare se stessa. Le loro interazioni sono condite da dialoghi banali e situazioni forzate che non aggiungono nulla di nuovo al genere.

Anche il cast di comprimari non si discosta dai soliti archetipi: la migliore amica buffa e sfrontata, l’antagonista (una specie di Garret) e la figura materna scomparsa che lascia insegnamenti di vita attraverso lettere o video. Per non parlare della fidanzata di Brad che in un totale di 8 secondi passa dall’amare Alex a odiarla a chiudere una relazione di non so quanti anni con lui. Tutto si svolge senza sorprese, con un finale già scritto fin dall’inizio. La sensazione generale è quella di trovarsi davanti a un film costruito con il pilota automatico, privo di una vera identità propria (qui trovi 10 commedie romantiche che non fanno nè ridere nè piangere).

Intrattiene ma non emoziona

La nuova rom-com Netflix

Ci sono film che, pur non essendo capolavori, riescono comunque a lasciare il segno grazie a momenti emozionanti o a una scrittura brillante. La lista dei miei desideri non rientra in questa categoria. La storia, per quanto scorrevole, manca di un’autenticità capace di coinvolgere davvero lo spettatore. Uno dei problemi principali è la superficialità con cui vengono trattati i temi del film. L’idea di una lista di desideri che aiuta a ritrovare la propria essenza avrebbe potuto offrire spunti di riflessione profondi, ma la sceneggiatura preferisce rimanere in superficie, senza mai approfondire le vere emozioni dei personaggi. Il risultato è una pellicola che si lascia guardare distrattamente, ma che non riesce mai a toccare corde emotive autentiche.

Durante la visione, si ha la costante sensazione di sapere già cosa accadrà nella scena successiva, rendendo il film facilmente trascurabile. Capita spesso di distogliere lo sguardo dallo schermo per controllare il telefono o dedicarsi ad altro, senza sentire di essersi persi qualcosa di fondamentale. Insomma, sicuramente La lista dei miei desideri intrattiene senza annoiare, ma non lascia traccia. Non ci sono momenti di vera commozione, né scene che rimangano impresse (eppure il genere richiedeva quel genere di reazioni emotive).

La lista dei miei desideri è piacevole per una serata leggera

i protagonisti della nuova rom-com netflix

Negli ultimi anni, Netflix ha sfornato un numero impressionante di film originali, molti dei quali appartenenti al filone delle commedie romantiche leggere. La lista dei miei desideri si inserisce perfettamente in questa categoria: un film che scorre senza intoppi, ma che non lascia nulla una volta terminato. Il problema di questo tipo di produzioni non è solo la prevedibilità della trama, ma anche la mancanza di un vero impatto emotivo. Nonostante i tentativi di inserire momenti toccanti e riflessioni sulla vita, il film non riesce mai a suscitare un’emozione autentica.

Netflix sembra ormai aver adottato una strategia basata sulla quantità più che sulla qualità. Se da un lato questo permette agli abbonati di avere sempre nuovi contenuti da guardare, dall’altro la qualità delle produzioni ne risente. La lista dei miei desideri rappresenta quindi l’ennesimo esempio di film usa e getta: piacevole per una serata senza pretese, ma destinato a essere dimenticato poco dopo i titoli di coda. Noi vi lasciamo con 5 Serie Tv rom-com se sei stufo delle solite commedie romantiche.

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