Peaky Blinders 6 – Finn Cole ricorda quando ha scoperto QUELLA svolta narrativa di Michael: «Ero distrutto»
Peaky Blinders è una delle serie tv di maggiore successo diffuse da Netflix. Ambientata a Birmingham, la serie segue le vicende dei Peaky Blinders, gang criminale, negli anni dopo la Prima Guerra Mondiale (qui puoi leggere la vera storia di questa gang). La serie è andata in onda dal 2013 al 2022 con 6 stagioni, ma tornerà… Leggi di più »Peaky Blinders 6 – Finn Cole ricorda quando ha scoperto QUELLA svolta narrativa di Michael: «Ero distrutto» The post Peaky Blinders 6 – Finn Cole ricorda quando ha scoperto QUELLA svolta narrativa di Michael: «Ero distrutto» appeared first on Hall of Series.

Peaky Blinders è una delle serie tv di maggiore successo diffuse da Netflix. Ambientata a Birmingham, la serie segue le vicende dei Peaky Blinders, gang criminale, negli anni dopo la Prima Guerra Mondiale (qui puoi leggere la vera storia di questa gang). La serie è andata in onda dal 2013 al 2022 con 6 stagioni, ma tornerà ancora sui nostri schermi: è in produzione un film diretto da Tom Harper e scritto da Steven Knight, creatore della serie.
In una recente intervista Finn Cole, interprete di Michael Gray, ha rivelato la sua delusione (iniziale) nello scoprire che il suo personaggio sarebbe diventato il cattivo nell’ultima stagione della serie.
Finn Cole parla della svolta narrativa del suo personaggio in Peaky Blinders e del rapporto tra Tommy e Michael
In un’intervista con The Hollywood Reporter, Finn Cole ha ammesso che i piani originari non prevedevano che lui fosse l’antagonista, ma ci sono stati cambiamenti a causa di molteplici fattori, tra cui la pandemia e la morte di Helen McCrory, interprete di Polly.
Infatti nella serie, dopo alcune tensioni, la morte di Polly spinge Michael a rivoltarsi contro il cugino Tommy Shelby (Cillian Murphy). Cole afferma:
“Non posso darti una risposta definitiva, ma non credo. Con quello che era successo e il tempo che ci era voluto e con il fatto che alcuni attori non erano disponibili per diverse ragioni, le cose dovevano cambiare. Tra una stagione e l’altra, vedevo Steven Knight una o due volte e mi raccontava tutta la stagione successiva. Spiegava ogni dettaglio in ogni episodio e mi faceva impazzire. Poi, lo vedevo due mesi dopo e la storia era completamente diversa. E quando mettevo effettivamente le mani sulle sceneggiature, cambiavano di nuovo perché quella è la mente brillante che ha Steven.”
Poi continua:
“Penso che le cose si siano evolute per la stagione finale, abbiamo trovato un’opportunità per il mio ruolo. Cillian mi ha detto nella quarta o quinta stagione: ‘Tommy ha tutte queste minacce intorno a sé in ogni momento. Questa è la vita che conduce. Alcune di queste sono questi dilemmi irrisolvibili, uno dei quali sono i suoi problemi di dipendenza. E l’altro è che la prossima generazione si farà avanti. Per persone come lui, la prossima generazione è la più pericolosa perché arriva con nuove idee, e questo è spaventoso per lui’.
Nella quinta stagione, c’è una scena in cui Michael propone a Tommy questa fantastica idea su come gestire il business e su come lui potrebbe farsi da parte in modo che Michael stesso possa prendere il controllo. Ed è un’idea brillante. Impeccabile. Non c’era motivo per cui Tommy avrebbe dovuto rifiutarla, a parte il fatto che si sente minacciato dalla nuova generazione e dalle loro mosse. Quindi, questo è un elemento che è sempre rimasto nella mente di Cillian quando filmavamo insieme, e poi si è concretizzato nella sesta stagione.”
La svolta narrativa di Michael e il ricordo di Helen McCrory
Cole rivela dunque come si è sentito nell’apprendere la svolta al suo personaggio:
“In tutta onestà, ero distrutto da questa scelta perché ero un grande fan della gang e di quel mondo. Quindi ero tipo, “Oh, accidenti, sarò un cattivo”. Ma una volta che l’ho compreso a pieno, mi sono divertito molto e siamo stati in grado di portarlo davvero al livello successivo. Ora, la cosa davvero bella è che le persone mi mandano tutte queste minacce e sono davvero cattive con me. In realtà mi piace molto. Le persone per strada vengono da me e dicono tipo, ‘Ti amo, ma ti odio’. E questo è il più grande complimento che possiamo ricevere come attori. Significa che abbiamo fatto bene il nostro lavoro e non vedo l’ora di interpretare di nuovo un altro cattivo, devo dire.”
Cole ha inoltre sottolineato l’importanza di Polly e di Helen McCrory per Peaky Blinders:
“Sì, la morte di Polly nella storia ha davvero alimentato l’arco narrativo della vendetta di Michael. Se Polly fosse stata nella sesta stagione, allora forse avremmo fatto più stagioni. Helen era innegabilmente una parte fondamentale di quella serie, e almeno per me, non era lo stesso senza la presenza di Helen sul set. È stato un momento profondamente, profondamente emozionante per tutti perché ci è mancata così tanto.“
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