Il Nordest del Brasile fa sistema, nove Stati sotto un unico brand
Il Nordest del Brasile fa sistema e si promuove in modo unitario sul mercato europeo, facendo leva sull’offerta turistica dei nove Stati che lo compongono (Alagoas, Bahia, Ceará, Maranhão, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do Norte e Sergipe). Nasce il brand Nordest brasiliano Una strategia di promozione che vede la nascita di un brand unitario per ... L'articolo Il Nordest del Brasile fa sistema, nove Stati sotto un unico brand proviene da GuidaViaggi.

Il Nordest del Brasile fa sistema e si promuove in modo unitario sul mercato europeo, facendo leva sull’offerta turistica dei nove Stati che lo compongono (Alagoas, Bahia, Ceará, Maranhão, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do Norte e Sergipe).
Nasce il brand Nordest brasiliano
Una strategia di promozione che vede la nascita di un brand unitario per questa parte del Paese. “Nasce il brand Nordest brasiliano“, ha affermato Alexandre Nakagawa, business & international markets manager di Embratur, a margine della tappa milanese del roadshow Visit Nord-Est. L’evento è una partnership tra l’Agenzia Brasiliana di Promozione Internazionale del Turismo (Embratur) e il Consorzio Nordeste. Come illustrato dal manager la nascita del brand unico è dettata dalla “volontà di posizionarci a livello internazionale”. Oltre alla tappa milanese del roadshow, il brand si promuoverà ancora in Italia nelle prossime fiere del calendario trade.
L’obiettivo
L’obiettivo dichiarato dal manager è quello di voler “aumentare la permanenza turistica nel Paese, ci sono già degli Stati, come per esempio Pernambuco e Cearà, che ricevono una parte di turisti. Sappiamo che il mercato italiano conosce la nostra offerta ed è un bacino molto importante per noi, anche a fronte di una vicinanza culturale che esiste tra i due Paesi, inoltre abbiamo un partner importante che è Tap”. A tal proposito Larissa Ushizima, executiva Visit Brasil Office, ha sottolineato che, “se si guarda il dato relativo ai voli della compagnia, il 25% sono per il Nordeste, un quarto di questi sono italiani”.
Il mercato Italia
Guardando al mercato italiano il profilo del viaggiatore si identifica “per lo più con gli individuali, ma stiamo notando una crescita del segmento famiglia. Siamo felici di questo nuovo trend a cui rispondiamo con la nostra offerta di resort, in linea con l’obiettivo di aumentare la spesa media, ma anche la permanenza”, ribadisce il manager. Il turista italiano non è solo interessato all’offerta fatta di sole e mare, ma dimostra di apprezzare anche l’offerta culturale del Paese.
A tal proposito l’ambasciatore Hadil da Rocha Viana, nel suo intervento ha avuto modo di sottolineare che la promozione del Brasile va oltre al mix di sole e mare, in quanto la sua caratteristica è “la diversità di attrattive. Oltre alle spiagge il turista può entrare in contatto con la natura, la cultura, la gente del posto, l’enogastronomia. L’Italia è un Paese molto vicino a noi – ha confermato l’ambasciatore – grazie ai flussi migratori degli italiani verso il Brasile, ma c’è ancora molto da fare per rafforzare questa relazione. L’Italia promuove il turismo delle radici e il Brasile ha tutte le caratteristiche per soddisfarlo, avendo accolto tanti italiani”. Nel 2019 sono stati 182mila gli italiani che hanno visitato il Paese “i dati recenti indicano che l’Italia sta tornando a una posizione di maggiore rilevanza tra i mercati, ma c’è ancora del terreno da recuperare affinché il Brasile possa tornare a occupare un posto di maggior spicco per il mercato italiano”.
Numeri alla mano, il 2024 ha visto “154mila turisti italiani in Brasile – afferma Ushizima -. Per il 2025 ne sono attesi 192mila. Dal 2023 al 2024 c’è stata una crescita del 16%”. Il mercato italiano si posiziona al nono posto a livello internazionale, mentre a livello europeo la classifica vede Portogallo, Spagna e Italia.
Tra i mercati strategici a livello globale per il Brasile, sottolinea Nakagawa, ci sono Argentina, Cile, Usa ma anche quello del Sudest asiatico, attratto dal mix di sole e spiaggia. I turisti totali nel 2024 sono stati 6,5 milioni, con una spesa turistica pari a 6,7 miliardi di dollari.
Il valore del mercato europeo
Per quanto riguarda l’area del Nordest, gli arrivi stranieri nei primi due mesi del 2025 hanno avuto una crescita del 65,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Grazie ai voli diretti, il mercato europeo è sempre più strategico per il turismo brasiliano. Secondo continente per numero di turisti in Brasile, l’Europa – solo tra gennaio e febbraio di quest’anno – ha messo a segno una crescita in termini di arrivi nel Paese del 18,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Perché vendere il Nordest
Il roadshow che si è svolto a Milano ha offerto alle agenzie di viaggi e agli operatori presenti un assaggio di quella che è l’offerta turistica dei nove Stati, ponendo l’accento sulle caratteristiche di ognuno e sul perché vendere il Nordest.
Tra i punti di forza il fatto di essere la porta di accesso più vicina all’Europa, con 29 aeroporti, di cui 9 internazionali, 8 siti patrimonio mondiale dell’Unesco, 3mila km di costa e una temperatura media di 27°C, ma anche il fatto di essere la culla della cultura brasiliana, in grado di offrire diverse esperienze durante tutto l’arco dell’anno.
Guardando ai diversi Stati, Alagoas offre diverse attrattive tra cui la costa dei coralli o il cammino delle acque. Bahia, grazie alla capitale Salvador, permette di scoprire la storia del Brasile; nel Ceará ci sono Fortaleza, Jericoacoara e Canoa Quebrada, ma si possono fare anche la Rotta delle emozioni o del caffè verde. Nel Maranhão, si può visitare il Parco nazionale del Lençóis Maranhenses, che è patrimonio mondiale dell’Unesco, si possono praticare diverse forme di turismo tra ecoturismo, avventura e trekking.
Tra le attrazioni dello Stato di Paraíba ci sono João Pessoa, Tambaba e il tramonto sul fiume Jacaré; nel Pernambuco: Recife, la città coloniale di Olinda e Fernando de Noronha, ma anche le barriere coralline. Piauí è ancora poco conosciuta dal mercato italiano, c’è la spiaggia di Barra Grande che sta diventando molto famosa ed è adatta agli italiani che amano il kitesurf o il windsurf. A Rio Grande do Norte si possono visitare Natal, Pipa e Genipabu, infine tra le attrazioni di Sergipe – che è il più piccolo Stato brasiliano -, ci sono Canyon di Xingó e São Cristóvão, ma si possono fare anche il tour in motoscafo o in catamarano. C’è anche il Xingo Canyons, che è il quinto canyon più grande al mondo navigabile.
Tra le proposte c’è anche la combinazione di più Stati, visitabili scegliendo una delle tante rotte possibili, tra quella delle Emozioni da fare in 4×4 o la Rotta delle Falesie oppure la Rotta magica del Nord Est.
Stefania Vicini
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