Viaggio a Konya, la città dei Dervisci Rotanti e del loro fascino spirituale
Konya, in Turchia, è una città sospesa tra spiritualità e storia, cuore pulsante del Sufismo e patria dei Dervisci Rotanti: cosa vedere assolutamente

In alcune circostanze la città di Konya, in Turchia, viene messa in secondo piano o semplicemente non viene inserita nel proprio itinerario durante un viaggio in questo Paese. La verità è che è un peccato, perché dietro al suo aspetto austero, fatto di quartieri pieni di palazzoni residenziali e una forte urbanizzazione, si nasconde un centro storico ben conservato e ricco di atmosfere peculiari. Ma soprattutto cela una profonda spiritualità: è il cuore pulsante della pratica Sufi in Turchia, ma anche la patria di Jalal al-Din Rumi, il celebre poeta mistico persiano fondatore dell’ordine dei Dervisci Rotanti e, secondo la tradizione e il mito, sarebbe persino una delle prime città fondate o ricostruite dopo il Diluvio Universale.
C’è davvero di tutto a Konya, al punto che raggiungere questo luogo vuol dire fare una sorta di pellegrinaggio dell’anima, dove si scopre il silenzio. Una città che si fa percepire come fuori dal tempo, in cui ogni passo diventa preghiera e ogni respiro si trasforma in meditazione.
Dove si trova e come arrivare a Konya
La particolarissima città di Konya sorge nel cuore dell’Anatolia centrale, una delle sette regioni geografiche della Turchia. Si trova a più o meno 250 km di distanza della capitale Ankara, in una zona che si distingue per essere ricchissima di storia. Alcune compagnie offrono voli stagionali diretti dall’Italia (vi invitiamo a verificare sui siti ufficiali perché le programmazioni cambiano velocemente), ma in caso contrario vi si può arrivare sempre tramite aerei ma con uno scalo (spesso a Istanbul).
Volare non è di certo l’unica soluzione, perché a disposizione dei viaggiatori ci sono anche treni ad alta velocità in partenza da Ankara o Istanbul. Nel primo caso ci vogliono circa 1 ora e 30 minuti, mentre nel secondo più o meno 4 ore e mezza. In alternativa, ci sono autobus intercity che collegano Konya a molte altre città turche, tra cui Istanbul, Ankara, Antalya e Eskişehir.
Infine l’opzione più flessibile, ovvero il noleggio di un’auto: la rete autostradale turca è ben sviluppata e le tariffe per il pedaggio sono abbastanza economiche.
Cosa vedere a Konya
È impossibile non stupirsi dell’atmosfera di Konya: qui regna il silenzio e la città è mistica, riflessiva e conservatrice, al punto che la religione si fonde con la vita quotidiana. Parliamo perciò di una località piena di storia, cultura, spiritualità e con numerose attrazioni che consentono di immergersi nel cuore della tradizione turca, specialmente in quella legata alla figura di Jalal al-Din Rumi e alla sua scuola Sufi.
Mausoleo di Mevlana (o di Rumi)
Senza ombra di dubbio, il Mausoleo di Mevlana (o Mausoleo di Rumi) è uno di quei punti di interesse da non perdere per nessuna ragione al mondo quando si visita Konya. Il motivo è molto semplice: è uno degli angoli più sacri e significativi della città, quello che rappresenta il fulcro della tradizione Sufi in Turchia. È la tomba di Jalal al-Din Rumi, poeta, filosofo e mistico persiano che, nel XIII secolo, fondò l’Ordine Mevlevi, noto per la pratica della danza dei Dervisci Rotanti.

Parliamo quindi di un luogo di sepoltura, ma anche di un centro spirituale che, ancora oggi, è in grado di influenzare il pensiero Sufi e in generale quello filosofico globale. Ma non è di certo finita qui, perché il Mausoleo di Mevlana si presenta anche come un capolavoro di architettura selgiuchide (con aggiunte ottomane nei secoli successivi), una struttura che trasmette una sensazione di serenità e spiritualità. Al centro del mausoleo, in una grande sala circolare, riposa la tomba di Jalal al-Din Rumi, coperta da una tavola di marmo con iscrizioni coraniche che rappresentano l’eternità dell’anima di Rumi.
Poi ancora il salone delle danze dei Dervisci, che con la loro magnetica danza simboleggiano la ricerca dell’unità con Dio, un atto di amore e devozione che va oltre il mondo materiale. In più vi è anche un museo, dove è possibile ammirare numerosi oggetti storici legati alla vita e alla pratica Sufi, come manoscritti di Rumi, abiti cerimoniali dei Dervisci, strumenti musicali tradizionali e molto altro ancora.
Moschea di Alaeddin
Situata sull’omonima collina, la Moschea di Alaeddin è una delle più antiche di Konya e rappresenta un’importante testimonianza del periodo Selgiuchide, ovvero quando la città era il centro di un potente impero turco. Da lassù la vista panoramica è emozionante e l’atmosfera è incredibile, in quanto si percepisce una sorta di invito alla riflessione e alla spiritualità. Simbolo della storia turca, è un perfetto esempio della fusione tra tradizione selgiuchide e influenze islamiche, con alcuni tratti unici che la rendono distintiva rispetto ad altre moschee della regione.
Affascinante è il soffitto a volta stellata, che rivela una bellezza semplice e solenne, così come lo è il minareto, alto e slanciato, che domina la città e decorato con mattoni e piastrelle che richiamano lo stile selgiuchide. Poi c’è l’ingresso riccamente decorato che simboleggia il punto di accesso al sacro, e che contemporaneamente funge da richiamo per immergersi nel cuore della spiritualità islamica. Infine il giardino, ovvero uno spazio che sollecita la meditazione e la riflessione e in cui la natura e l’architettura si fondono armoniosamente.
Nelle vicinanze è anche possibile visitare il Mausoleo del Sultano Alaeddin Keykubad, che è uno dei più antichi esempi di tomba sultana a Konya. È bene specificare, tuttavia, che la struttura originale non è sopravvissuta intatta.
Cittadella di Konya
Purtroppo, al giorno d’oggi, della Cittadella di Konya rimangono solo poche rovine (poco visibili o in alcuni casi non di facile accesso), ma nonostante questo consente ancora adesso di poter esplorare il passato di questa città e comprenderne l’antica grandiosità.
Karatay Medrese
La Karatay Medrese è un’arcaica scuola coranica al cui interno è stato istituito un museo che conserva alcuni dei più pregiati esempi di arte islamica, con un focus particolare sulla ceramica. L’edificio riflette lo stile tipico dell’architettura selgiuchide, con influenze anche dalle tradizioni persiane e arabe, e presenta una facciata riccamente decorata e con un grande portale d’ingresso, che attira immediatamente l’attenzione.
Ince Minareli Medrese
Anche l’Ince Minareli Medrese era una scuola religiosa, che però si distingue dalla precedente soprattutto per la presenza di un minareto slanciato e di una facciata decorata con piastrelle in ceramica. Al suo interno è adesso conservato il Museo di Scultura e Arte Islamica, che espone numerosi reperti storici, inclusi manoscritti e oggetti d’arte di un tempo ormai lontanissimo.
Köşk Camii
Degna di nota è anche Köşk Camii, ovvero la Moschea del Padiglione, poiché si rivela uno dei luoghi di culto più affascinanti e storicamente significativi della città. Si presenta particolarmente elegante e con un impianto architettonico unico, in quanto mescola diversi stili che vanno dalla tradizione selgiuchide all’architettura ottomana di epoca successiva. Pur essendo piccola rispetto ad altre moschee storiche, colpisce per la raffinatezza dei dettagli architettonici e per l’ottimo uso di diversi materiali decorativi.
Il mercato di Konya (Bazaar)
Infine il Bazaar, che come ogni luogo del genere che si rispetti rappresenta il vero e proprio centro nevralgico di Konya. Qui storia, cultura e tradizioni si mescolano a un’atmosfera vibrante e vivace e, ancora oggi, ricopre il ruolo di centro commerciale e di scambio, oltre che una funzione sociale e culturale. Si compone di una rete di stretti vicoli e sottoportici pieni di negozi e botteghe di vario genere posti sotto cupole, arches ed entrate decorate, quindi con l’aspetto tipico dei vari mercati tradizionali che si possono trovare in Turchia.

I Dervisci Rotanti di Konya
La danza dei Dervisci Rotanti di Konya è un rituale che affascina e incanta chiunque. Osservare questi uomini “ballare”, infatti, è magnetico, poiché si tratta di una pratica intrisa di poesia e trascendenza. Tale danza affonda le sue radici nel XIII secolo, quando il poeta e mistico Jalal ad-Din Rumi, noto come Mevlana, era alla ricerca di un modo per esprimere l’amore divino e l’estasi spirituale.
La cerimonia, chiamata Sema, è un viaggio interiore che unisce corpo, mente e spirito. I Dervisci, ovvero i membri di una fraternità spirituale musulmana che segue la tradizione del Sufismo, sono vestiti con abiti tradizionali bianchi con una gonna ampia e voluminosa e indossano un particolare cappello dalla forma cilindrica, il sikke, che rappresenta un simbolo profondo di trasformazione e di auto-purificazione.
Il rituale inizia con movimenti lenti e meditativi e, man mano che la musica cresce, quasi come per magia i loro corpi iniziano a ruotare, creando vortici ipnotici che non sembrano nemmeno di questo pianeta. In sostanza mettono in atto una sorta di preghiera vivente perché per loro, questo particolare movimento, rappresenta una forma di adorazione e di connessione spirituale con Dio. I Dervisci di Konya riescono quindi ad abbandonarsi completamente al movimento, che a sua volta simboleggia il viaggio dell’anima verso l’infinito.
Ogni passo e ogni giro sono perciò atti di auto-purificazione, anche perché ogni movimento che compiono è carico di significato: il braccio destro rivolto verso l’alto accoglie le benedizioni divine, mentre quello sinistro, che invece si trova verso il basso, le distribuisce sulla terra. Poi c’è il volto, leggermente inclinato, che esprime la loro umiltà e dedizione verso il cammino spirituale che stanno compiendo.
La danza dei Dervisci Rotanti di Konya, da sola, vale veramente il viaggio, perché osservandola si ha quasi la sensazione che il tempo si stia fermando e che lo spazio non sia più quello che abbiamo sempre conosciuto. Non vi sorprenderà perciò sapere che oggi, la tradizione dei Dervisci Rotanti, è riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco, testimoniando la sua importanza e bellezza universale.
Quando vedere i Dervisci a Konya?
Lo spettacolo dei Dervisci non è visibile solo a Konya, ma senza ombra di dubbio la danza di questa città è considerata una delle più significative, autentiche e suggestive al mondo. Non a caso proprio qui, ogni sabato sera alle ore 19:00, va in scena una cerimonia presso il Mevlana Cultural Center (si consiglia comunque di verificare gli orari specifici prima di pianificare la visita) situato vicino al Mausoleo di Mevlana.
Il prezzo del biglietto (anche in questa circostanza vi invitiamo sempre a verificare) è di 30 TL (circa 1,50 €) e si può acquistare direttamente presso il centro culturale stesso prima dell’inizio dello spettacolo. Aspettatevi un po’ di fila, perché la cerimonia è presa d’assalto sia dai locals che dai turisti (ma vale assolutamente le pena).
Il consiglio è quindi quello di arrivare con un po’ di anticipo rispetto all’inizio dello spettacolo, anche perché i posti sono limitati. Non è obbligatorio prenotare in anticipo, ma durante i periodi di alta affluenza o eventi speciali è sempre preferibile verificare la disponibilità contattando il centro prima di recarvicisi.
Un’altra occasione per ammirare questa affascinante preghiera danzante è il Festival di Mevlana che si svolge tradizionalmente ogni anno nel mese di dicembre, per circa 10 giorni, quando cade l’anniversario della morte di Rumi (che avvenne il 17 dicembre 1273). Molto spesso, infatti, le date scelte sono dal 10 al 17 dicembre.
Durante questa occasione la città di Konya si riempie di pellegrini, curiosi, e amanti della spiritualità, e la danza rotante è uno degli eventi più centrali in assoluto. Nei giorni del festival i Dervisci compiono la loro preghiera quotidianamente e con sessioni aggiuntive nei fine settimana. La manifestazione è molto popolare, e per questo vi suggeriamo anche di riservare con un bel po’ di anticipo i biglietti e l’alloggio.
