Costi Mare Italia, il problema maggiore per le agenzie

I costi. E’ questo il problema maggiore che le agenzie evidenziano nella vendita del prodotto Mare Italia. “Andando all’estero si possono trovare soluzioni più convenienti”, afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet, sulla base di una indagine interna che l’associazione ha realizzato. Confronto Italia-estero L’aumento dei costi, soprattutto di trasporto, è il principale problema che coincide ... L'articolo Costi Mare Italia, il problema maggiore per le agenzie proviene da GuidaViaggi.

May 9, 2025 - 08:44
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Costi Mare Italia, il problema maggiore per le agenzie

I costi. E’ questo il problema maggiore che le agenzie evidenziano nella vendita del prodotto Mare Italia. “Andando all’estero si possono trovare soluzioni più convenienti”, afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet, sulla base di una indagine interna che l’associazione ha realizzato.

Confronto Italia-estero

L’aumento dei costi, soprattutto di trasporto, è il principale problema che coincide “con il cambio di abitudini del turista. Puglia, Sicilia e Sardegna hanno prezzi proibitivi – afferma – soprattutto per un turista che viene dal Nord Italia in aereo, quindi a volte si preferisce una meta all’estero o si cercano alternative su come raggiungerle”.

Ciminnisi fa un esempio pratico, o meglio una simulazione per una vacanza in “un villaggio mare in Puglia, in Egitto e in Sardegna” e rileva che “i costi sono pressoché identici escluso il volo; quindi, il trasporto ha il suo peso decisivo nel pacchetto. In ogni caso in agenzia si continuano a vendere soprattutto pacchetti all inclusive per non avere pensieri quando si tratta di soggiorno mare”. Tra le scelte dei consumatori, “molti, pur non rinunciando alla vacanza, la fanno più breve, 4 giorni e 3 notti, e in mete di prossimità”.

Grecia, Albania e Mar Rosso

Grecia, Albania e Mar Rosso sono “le mete di questa estate in assoluto – afferma Ciminnisi -. La Grecia tuttavia nelle isole minori: non tanto Creta, Mykonos, quanto Karpathos, Thassos, Zante”. La Spagna è diventata “molto cara, ma alcuni amano ancora Minorca, l’Andalusia, mentre sono in discesa le Canarie, ma probabilmente solo per l’estate”.

L’Egitto? “Va benissimo sia i classici come Sharm e Marsa Alam sia le nuove mete trendy come Port Ghalib”. Inoltre, le agenzie Fiavet parlano di “ottime vendite per l’Albania che, pur avendo aumentato i prezzi, rimane ancora molto conveniente per i turisti rispetto all’Italia”.

Promozioni importanti in agenzia

Questa la situazione generale, ma come stanno andando le vendite in agenzia del prodotto Mare Italia? Il responso dato da Fiavet è che “fino ad ora sono in linea con l’anno scorso, ma vanno considerati degli aspetti: alcuni agenti lavorano molto con le promozioni e quindi in questo periodo rallentano le vendite per ripartire dopo. Per altri il molto lavoro che c’è stato per il susseguirsi dei ponti ha portato a pensare alle vacanze estive successivamente”.

Anche le vendite in advanced booking sono in linea con lo scorso anno, ma in tema di promozioni, Ciminnisi sottolinea che “non sono state tantissime, sono uscite soprattutto tra gennaio e febbraio, inoltre bisogna considerare che per molte agenzie le promozioni rappresentano un bel fatturato mare Italia e sono decisive”.

L’aumento dei costi

La variazione dei prezzi 2025/2024 “non è comune a tutte le destinazioni né a tutte le strutture – osserva Marco Baldisseri, chief commercial officer Club Esse -. Inoltre, anche nella stessa struttura possono esserci incrementi diversi a seconda della tipologia di camera (standard, superior, multiple) o di trattamento”.

Il manager parla di numeri e dichiara per la Sardegna “un incremento medio del 7,4%, da un minimo del 4,5% ad un massimo del 9,8%, quasi sempre legato ad importanti lavori di miglioria delle strutture e dei servizi“.

In Calabria e in Abruzzo invece l’incremento “è limitato al 5,4%. Fondamentalmente non vogliamo ‘caricare’ troppo il listino, mantenendo un eccellente rapporto qualità-prezzo, che ci consente un tasso di occupazione straordinario che abbiamo già da anni, visto che non c’è nessuna delle nostre strutture che abbia un’occupazione media, su base stagionale, inferiore al 90%”. La catena alberghiera Club Esse conta 14 strutture totali, di cui 12 in località di mare, più precisamente “9 sono in Sardegna, 2 in Calabria e 1 in Abruzzo”.

Anche in casa Th Resorts, che conta 12 strutture dedicate al Mare Italia, si fa presente che “parlare di rincari in senso stretto non rende giustizia a un contesto più articolato – afferma Salvatore Piazza, coo Th Resorts -, i prezzi sono stati aggiornati tenendo conto sia dell’andamento dell’inflazione, sia delle migliorie introdotte nei servizi e nel prodotto. In molte strutture abbiamo investito per alzare ulteriormente il livello dell’esperienza e il pricing riflette questi adeguamenti più che aumenti generalizzati”.

Nella sua analisi Belinda Coccia, direttore commerciale Futura Vacanze, sostiene che i rincari rispetto allo scorso anno sono “quelli fisiologici e che tengono semplicemente conto del costo delle materie prime, delle utenze e dei servizi in generale. Siamo in linea con quello che accade nella quotidianità della vita ordinaria”, afferma, dichiarando che non c’è alcuna particolare sorpresa lato pricing.

Coccia segnala inoltre che, “nell’ottica di fornire sempre il massimo della trasparenza da quest’anno per i nostri Futura Club, abbiamo previsto il pagamento della Club Card prima della partenza da regolare in agenzia di viaggi”. La programmazione del t.o. conta oggi in esclusiva di commercializzazione 15 Futura Club. A completare l’offerta delle prime linee di prodotto 14 Futura Style che rappresentano “una serie di prodotti scrupolosamente selezionati”.

Il Gruppo Nicolaus sul mare Italia conta 6 strutture a marchio Valtur Resort tra Puglia, Sardegna e Calabria e 14 per Nicolaus, in tema di rincari, “rispetto allo scorso anno ci assestiamo intorno a un 5%”, dice Isabella Candelori, direttore commerciale trade Italia Gruppo Nicolaus.

C’è chi riconosce che “anche nel nostro Paese, i costi di gestione sono aumentati significativamente – afferma Stefano Pompili, co ceo Veratour -, ma abbiamo fatto uno sforzo per attenuare l’impatto sui clienti. Il risultato è un aumento dei listini contenuto, intorno al 2% in media. Così riusciamo a mantenere il valore dell’offerta, evitando rincari eccessivi e continuando a garantire servizi di altissimo livello senza sorprese”, motiva il manager.

Stefania Vicini

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