Terremoto di magnitudo 7.7 devasta Myanmar: crolli a Bangkok
Violento sisma nel cuore del Sud-Est asiatico Un terremoto di magnitudo 7.7 ha scosso con estrema violenza il Myanmar, colpendo l’area di Sagaing, a soli 16 chilometri a nord-ovest dell’omonima città. La scossa, avvenuta alle 12:50 ora locale, è stata registrata a una profondità di 10 chilometri, provocando gravi danni strutturali e panico in diversi […] Terremoto di magnitudo 7.7 devasta Myanmar: crolli a Bangkok

Violento sisma nel cuore del Sud-Est asiatico
Un terremoto di magnitudo 7.7 ha scosso con estrema violenza il Myanmar, colpendo l’area di Sagaing, a soli 16 chilometri a nord-ovest dell’omonima città. La scossa, avvenuta alle 12:50 ora locale, è stata registrata a una profondità di 10 chilometri, provocando gravi danni strutturali e panico in diversi Paesi confinanti.
Thailandia, Cina e altri Stati confinanti tremano
Le vibrazioni sismiche sono state avvertite nettamente in tutta la Thailandia, inclusa Bangkok, dove centinaia di persone si sono riversate in strada dopo che gli edifici hanno cominciato a tremare. Le scosse sono state percepite anche nello Yunnan, la provincia sud-occidentale della Cina, dove il China Earthquake Networks Center ha rilevato una magnitudo più intensa, pari a 7.9. Secondo la rete televisiva CCTV, il sisma è stato chiaramente avvertito lungo il confine birmano, con testimonianze di forte agitazione anche nei centri urbani cinesi.
A Bangkok crolla un grattacielo, almeno due vittime
In Thailandia, la capitale è stata tra le zone più colpite. Un grattacielo in costruzione di 30 piani, situato a nord di Bangkok, è crollato durante la scossa, intrappolando decine di operai sotto le macerie. I soccorritori thailandesi hanno confermato almeno due morti e sette feriti, mentre i servizi di emergenza parlano di oltre quaranta persone ancora sotto le strutture collassate. Gli aeroporti thailandesi, incluso l’hub intercontinentale di Bangkok, hanno sospeso tutte le operazioni per motivi di sicurezza.
Myanmar in stato d’emergenza, l’esercito chiede aiuto internazionale
La giunta militare del Myanmar, guidata da Min Aung Hlaing, ha dichiarato lo stato d’emergenza in sei regioni, chiedendo intervento umanitario immediato alla comunità internazionale. Il sistema sanitario nazionale, già fragile, è entrato in crisi profonda. Il principale ospedale di Naypyidaw, la capitale, è stato trasformato in una zona di emergenza per vittime di massa, con centinaia di feriti assistiti all’esterno delle strutture, tra ambulanze, barelle e flebo appese a tubi metallici.
Danni diffusi a Naypyidaw e traffico paralizzato
Nel centro storico di Naypyidaw, al Museo Nazionale, il sisma ha causato crolli parziali, con intonaci staccati e panico tra il personale e i visitatori. Le strade circostanti, tra cui l’arteria principale che porta verso il più grande ospedale cittadino, sono state gravemente danneggiate e risultano congestionate dal traffico, rendendo difficili i soccorsi.
Una regione sismicamente attiva e vulnerabile
Il Myanmar, attraversato dalla faglia di Sagaing, ha già vissuto sei terremoti superiori a magnitudo 7.0 tra il 1930 e il 1956. L’ultimo evento significativo era stato quello del 2016 a Bagan, con tre vittime e danni a numerosi templi storici. La rapida urbanizzazione e la fragilità delle infrastrutture rendono oggi molte città vulnerabili, aggravando l’impatto delle calamità naturali su un sistema sanitario già allo stremo, soprattutto nelle regioni rurali.
Terremoto di magnitudo 7.7 devasta Myanmar: crolli a Bangkok