
Dopo un breve intervallo di
meteo più stabile, l’atmosfera torna a farsi dinamica e decisamente più agitata, a causa dell’ingresso di una
circolazione di aria fredda in quota proveniente dalla
Francia e diretta verso il cuore del
Mar Mediterraneo. Questo cambiamento determinerà un peggioramento netto delle condizioni meteorologiche tra la giornata di
mercoledì 23 Aprile e quella di
Giovedì 24 Aprile, con effetti visibili su molte aree della
Penisola. Contemporaneamente, sulle regioni del
Centro-Sud e sulla
Sicilia, continuerà ad agire un flusso instabile collegato a un
nucleo di aria fresca in transito tra il
Mar Ionio e il
Mar Egeo, il quale contribuirà alla formazione di
rovesci sparsi e temporali pomeridiani, specialmente nelle aree interne montuose, ma con la possibilità che i fenomeni si estendano anche verso le
zone costiere. Nonostante non mancheranno pause asciutte e sprazzi di sole, l’intera giornata sarà segnata da una generale
variabilità atmosferica e da condizioni
meteorologiche incerte. Fase clou dell’instabilità per Giovedì 24 Aprile A partire dal pomeriggio di
Mercoledì, una
saccatura nordatlantica inizierà a scivolare lungo il margine orientale dell’
anticiclone delle Azzorre, portando con sé un
fronte perturbato responsabile di temporali, anche violenti, sulle
Alpi, lungo la
dorsale appenninica e sui
rilievi della Sicilia. Con il passare delle ore, la perturbazione tenderà ad estendersi anche alla
Val Padana, dove non si escludono episodi di
nubifragi locali e grandinate, specie tra la serata e la notte. La giornata di
giovedì 24 aprile vedrà il proseguire dell’instabilità, con piogge e
temporali diffusi nelle ore centrali, in particolare sull’
estremo Nord-Est, sull’
Appennino centro-meridionale e sulle aree del
basso versante tirrenico. In
Sardegna, invece, il tempo si presenterà più stabile ma con un netto rinforzo dei
venti di maestrale, che soffieranno con
raffiche molto intense soprattutto lungo le coste occidentali e settentrionali dell’isola. Venerdì
25 aprile, in occasione della
Festa della Liberazione, il meteo mostrerà segnali di miglioramento, anche se non mancheranno
temporali a evoluzione diurna su alcune aree montuose del
Nordest, come le
Prealpi venete e friulane, e lungo l’
Appennino meridionale, in particolare tra la
Lucania e il
promontorio del Gargano.
Meteo: ennesima ricaduta e forti turbolenze, l’Italia tornerà sotto assedio