Meteo con forte Bassa Pressione verso Italia. Regioni più colpite

Il quadro sinottico attuale evidenzia un contesto di marcata instabilità sull’area del Mediterraneo centrale, in assenza di una figura anticiclonica strutturata in grado di garantire una stabilizzazione prolungata del tempo. Il bacino centrale del Mediterraneo si trova attualmente sotto l’influenza di due distinte circolazioni cicloniche: una di origine atlantica in progressione da ovest e l’altra […] Meteo con forte Bassa Pressione verso Italia. Regioni più colpite

May 11, 2025 - 18:34
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Meteo con forte Bassa Pressione verso Italia. Regioni più colpite
Il quadro sinottico attuale evidenzia un contesto di marcata instabilità sull’area del Mediterraneo centrale, in assenza di una figura anticiclonica strutturata in grado di garantire una stabilizzazione prolungata del tempo. Il bacino centrale del Mediterraneo si trova attualmente sotto l’influenza di due distinte circolazioni cicloniche: una di origine atlantica in progressione da ovest e l’altra ancora riconducibile a una saccatura artica in discesa dalla Scandinavia verso la Russia occidentale. Masse d’aria contrastanti e il conseguente gradiente barico non accentuato favoriscono l’attivazione di fenomeni convettivi, legati in particolare al ciclo diurno della radiazione solare. Le precipitazioni risultano quindi più probabili nelle ore centrali e pomeridiane della giornata, specialmente sui rilievi alpini ed appenninici, secondo dinamiche ben note alla meteorologia sinottica. Le proiezioni dei modelli ad area vasta, come il GFS e l’ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts), indicano una possibile evoluzione significativa verso la metà della prossima settimana, quando si prevede la formazione di una depressione afro-mediterranea. Questo tipo di configurazione barica prende forma generalmente a seguito della penetrazione di un’onda ciclonica in discesa dalle latitudini medio-alte e la sua interazione con l’aria calda e umida sahariana. In particolare, secondo le simulazioni più aggiornate pubblicate dall’ECMWF (https://www.ecmwf.int/), è probabile che il minimo depressionario si approfondisca nell’area tra Tunisia, Algeria e Canale di Sicilia, per poi risalire verso Sud Italia, Sicilia e Sardegna, accompagnato da venti di scirocco e richiami di aria umida marittima. Tuttavia, permangono incertezze circa la traiettoria precisa del minimo barico e la sua effettiva intensità, due fattori chiave che influenzano in modo sostanziale la distribuzione spaziale delle piogge, nonché le cumulate attese. Anche il modello americano GFS (https://www.ncdc.noaa.gov/data-access/model-data/model-datasets/global-forcast-system-gfs) mostra una configurazione simile, pur presentando lievi discrepanze nella collocazione del centro depressionario e nella tempistica dell’evoluzione. Le simulazioni ensemble (EPS), che permettono di valutare la probabilità di differenti scenari meteorologici, suggeriscono una moderata affidabilità dell’evoluzione descritta, con un grado di incertezza ancora presente ma in progressivo assestamento con l’avvicinarsi del target temporale. Nel frattempo, si osserva una sorta di “ciambella barica” che circonda l’area italiana, come illustrato anche da analisi condotte dal Copernicus Climate Change Service (https://climate.copernicus.eu/), in cui la pressione resta relativamente alta su tutto il settore euro-atlantico nord-occidentale, ma non abbastanza elevata in quota per impedire l’innesco di celle temporalesche. Italia, dunque, ancora in balia di correnti instabili, incuneata tra aree stabilizzate a nord e perturbazioni più attive a sud-ovest e a est.

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