Dove mangiare a Catania, in centro e sul mare: tutti gli indirizzi e i menù
State visitando la Sicilia orientale? Ecco dove mangiare a Catania, in centro o sul mare. Tutti gli indirizzi per assaggiare i piatti a base di pesce o carne e provare il celebre street food locale (spendendo poco). È chiamata “la città nera” per i suoi edifici resi scuri dalla cenere vulcanica, ma a L'articolo Dove mangiare a Catania, in centro e sul mare: tutti gli indirizzi e i menù sembra essere il primo su Dove Viaggi.

State visitando la Sicilia orientale? Ecco dove mangiare a Catania, in centro o sul mare. Tutti gli indirizzi per assaggiare i piatti a base di pesce o carne e provare il celebre street food locale (spendendo poco).
È chiamata “la città nera” per i suoi edifici resi scuri dalla cenere vulcanica, ma a tavola si accende in una festa di colori. Terra di re e imperatori, Catania ha assorbito e amalgamato molte culture che hanno trasformato l’antico centro portuale in un mosaico di tradizioni gastronomiche.
Nei ristoranti si assaggia una cucina ricca di suggestioni: dalla pasta cc’a Norma con pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata alla scacciata contadina liscia o farcita, dal couscous d’influenza araba al sanguinaccio dei quartieri popolari, dal pesce appena pescato ai funghi dei boschi dell’Etna, alle dolcissime pesche tabacchiere.
In pasticceria sfavillano pistacchi e mandorle. Tra i numerosi dolci sono da provare le cassate, gli ‘nzuddi e i biscotti bersaglieri, le olivette di Sant’Agata, i cucciddati con i fichi e, naturalmente, la granita.
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Dove mangiare a Catania centro
Me Cumpari Turiddu
Incastonato tra le onde dello Ionio e le falde dell’Etna, sulla costa orientale, il centro storico di Catania si svela in un susseguirsi di architetture settecentesche, elementi barocchi e profumi. Le vie sono eclettiche e proliferano di sorprese.
In Piazza Turi Ferro, la trattoria Me Cumpari Turiddu di Roberta Capizzi costituisce un caposaldo della cucina siciliana tradizionale: si spazia dalla carne alla messinese al polpo con patate, dal macco di fave di Leonforte all’asino ragusano, fino al biancomangiare di mandorle e al couscous dolce del Convento di Santo Spirito.
Il piatto da non perdere è lo spaghetto alla Turiddu con acciughe di Catania, pomodorini, capperi, olive e muddica atturrata (mollica abbrustolita e insaporita). Frutta e verdura provengono dall’orto della famiglia, gli altri ingredienti dai Presidi Slow Food dell’isola. Territorialità e qualità caratterizzano anche la carta vini.
info: mecumparituriddu.it
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Dove mangiare pesce a Catania
Osteria Antica Marina
Accanto alla Pescheria, nei pressi del Palazzo del Seminario dei Chierici e delle mura di Carlo V, una piccola osteria di quartiere celebra i sapori della cucina di mare. La saletta interna di Antica Marina è rivestita di piastrelle colorate, mentre i tavolini all’aperto sono al riparo dal sole e si affacciano direttamente sul mercato. La materia prima è quella fresca e stagionale dei banchi, servita tra il vociare dei venditori e profumi inebrianti. Da ordinare il pescato del giorno, lo spaghetto ai ricci, il fritto misto e il pesce alla griglia. Anche le zuppe sono da leccarsi i baffi. Si consiglia la prenotazione.
info: anticamarina.it
095 348197
Dove mangiare carne a Catania
Materia Spazio Cucina
Carpaccio di manzo, pollo ruspante e arrosto, punta di petto glassata, ravioli al ragù. La selezione “dalla macelleria” del ristorante Materia Spazio Cucina è un viaggio attraverso i sapori veraci dell’entroterra. Non solo. Si assaggiano strepitosi piatti di mare (c’è un menù degustazione dedicato al pesce) e proposte vegetali “del contadino”: dai carciofi al barbecue agli spaghettoni con cavolo rapa e pane croccante.
La chef catanese Bianca Celano si rifornisce dai piccoli produttori locali e le sue ricette custodiscono la memoria storica dell’isola. Campagna, pescheria, macelleria e mercato cooperano per una delle esperienze gastronomiche più genuine e autentiche del centro. Il ristorante propone anche una formula easy lunch per mezzogiorno.
info: materiaspaziocucina.it
Dove mangiare a Catania a pranzo
U fucularu domenicale
Nel fine settimana, in città è tempo di convivialità e brace. La domenica, lo chef catanese Manuel Tropea apre le porte del suo Concezione Restaurant per un pranzo in sette passaggi composto di aperitivo, amuse bouche, pane della casa caldo e fragrante da condividere, antipasto, due portate principali al profumo di fuoco e una selezione di raffinati dessert. Il prezzo è di 60 euro e il menù cambia ogni settimana in base al mercato. Serve prenotare.
info: concezionerestaurant.com
Legatoria Prampolini
All’interno della libreria più antica della Sicilia, la Legatoria Prampolini in via Vittorio Emanuele, ha aperto nel 2023 uno spazio dedicato agli specialty coffee e alla piccola cucina. Un caffè letterario come una volta, dove fermarsi a mangiare, leggere e sbirciare tra gli scaffali per tutto il tempo che si desidera. Si assaggiano panini golosi, bruschette con pomodoro o crema di ceci, insalate sfiziose, tabulè in più varianti, torte e crostate tradizionali. Diverse sono le opzioni vegetariane, senza glutine e lattosio. La caffetteria è specializzata in caffè filtro (quello che si beve senza zucchero e senza fretta) e i chicchi sono quelli di EtnaRoaster, tostati localmente.
info: legatoriaprampolini.it
amministrazione@legatoriaprampolini.it
Dove mangiare a Catania spendendo poco
La Cucina dei Colori
Divertenti, colorati, genuini: i piatti della Cucina dei Colori sono un invito a lasciarsi sorprendere dai profumi e dai sapori della campagna. Il menù vegetariano segue i ritmi dei contadini e dei fornitori locali, che ogni settimana riforniscono la cucina di legumi, uova, formaggi, ortaggi, piante aromatiche e frutta fresca. Le ricette sono sempre diverse, ma ricorrono il couscous, le lasagne della nonna, l’avocado in pastella di ceci e peperoncino, i cavoli rossi. Da non perdere la raw cake al cioccolato di Salvo e gli altri dessert vegani. Per i tavolini nel dehors è meglio prenotare.
Info: lacucinadeicolori.it
095 7176146
Dove mangiare a Catania street food
Il cibo di strada e i suoi profumi raccontano una dimensione della gastronomia evocativa e concreta, emblematica del rapporto viscerale dei catanesi con la cucina tradizionale. Ricette povere, realizzate a partire dagli avanzi, oggi rappresentano un volano economico e turistico: visitatori da ogni dove si accodano davanti a rosticcerie e chioschetti ambulanti, desiderosi di stringere tra le dita un cono di pesce fritto fragrante, piuttosto che un trancio di sfincione o sfiziose polpettine di carne di cavallo alla brace.
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I mercati di Catania
Il mercato di Piazza Carlo Alberto, conosciuto come Fera ’ô Luni, è il più antico d’Italia e costituisce il centro della vita quotidiana. I colori accesi delle bancarelle e i profumi caratteristici fanno da cornice a un’atmosfera folcloristica, che per l’aspetto pittoresco ricorda quella arabeggiante dei suq. Poco distante sorge la Piscarìa, ovvero il mercato del pesce, un altro lascito della dominazione islamica che trasforma il quartiere in una medina. Variopinto, frenetico, chiassoso, si scandisce tra chi pulisce il pescato, chi scarica i bancali e chi contratta per l’acquisto di gamberi, ostriche, calamari, ma anche pesciolini indorati e fritti al momento.
Scirocco Sicilian Fish Lab
Era una macelleria, oggi è un’icona dello street food conosciuta per il pesce fritto. Da non perdere il polpo caldo, tagliato a vista, e il cono di mare con cefalo, acciughe e pescato del giorno. Ci sono anche proposte vegetariane, come il cono terra mare con verdure dorate, fave e pistacchi.
info: sciroccolab.com
Dove mangiare arancini a Catania
A Catania, gli arancini si chiamano al maschile e sono di forma conica o piramidale. Tuttavia, c’è chi trasgredisce la regola…
Uzeta Bistrò Siciliano
Nella storica via Penninello, un lounge bar contemporaneo reinventa l’arancino tradizionale: la ricetta di Uzeta Bistrò Siciliano lo vuole tondo, ripieno di bovino sfilacciato come si faceva in passato e, tocco speciale, con un po’ di vino Nerello Mascalese nel sugo. La forma sferica, che richiama le arancine palermitane, consente al ripieno di amalgamarsi al pomodoro in maniera uniforme. L’arancino si assaggia anche in versione vegetariana, con cavolo trunzo (cavolo rapa). Da provare, poi, le ottime tapas e i grandi classici, come il secreto di maialino e le alici a beccafico.
prenotazioni: uzetabistrosiciliano.com
095 2503374
Pasticceria Savia
Gli arancini preferiti dei catanesi si assaggiano da Savia, pasticceria storica situata di fronte a Villa Bellini e ai giardini. Si ritira lo scontrino in cassa, per poi recarsi al bancone e decidere su quale arancino affondare i denti: classico al ragù, vegetariano con emmental e spinaci, tradizionale alla catanese con pomodoro e melanzane fritte, oppure al burro, al pistacchio, con il cotto. Da provare anche le cassate e le paste di mandorla.
info: savia.it
Dove mangiare a Catania sul mare
Trattoria la Timpa
A Santa Maria la Scala, un piccolo borgo di pescatori nei pressi di Acireale, si nasconde un gioiello della gastronomia fuori dalle rotte turistiche. Il bar-trattoria la Timpa è un luogo incontaminato, autentico, che racconta la Sicilia così com’era una volta. In cucina zia Tanina impasta, odora, gira e rimescola i sughi con la stessa energia di cinquant’anni fa. Il menù è giornaliero: si assaggia quello che c’è di fresco, dal pescato alla caponata. Al bar bisogna ordinare la granita, tra le migliori dell’Isola.
info: Bar-Trattoria-La-timpa
095 7648170
I Rizzari
Una trattoria di mare situata in un borgo marinaro fuori Catania, Brucoli, dove mangiare a un passo dall’acqua ascoltando lo sciabordio delle onde. Ci si siede in veranda, all’ombra di tende di canna che richiamano le tonalità della sabbia. Le sfumature del beige, dell’azzurro e del bianco fanno da sfondo a piatti colorati dipinti a mano, nonché a zuppe, primi e secondi di pesce altrettanto vivaci. Il pescato si assaggia crudo, grigliato o fritto, con proposte che spaziano dal carpaccio di tonno ai gamberi marinati, dal polpo con formaggio ubriaco alle strepitose bruschette ai ricci. È meglio prenotare.
info: irizzari.facebook.com
0931 982709
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Mangiare bene a Catania: le esperienze da fare
Concezione Restaurant
Per un’avventura esperienziale a Catania, il consiglio è di riservare un tavolo da Concezione, il ristorante raffinato di Manuel Tropea a due passi dal centro storico. La sala in bianco e nero mette in risalto i colori dei piatti. Sul fondo, la cucina a vista consente di osservare i cuochi all’opera, enfatizzando la dimensione ludica di un percorso degustazione che si svela in un crescendo di sorprese: a cominciare dalla sezione di lievitati, serviti caldi appena sfornati.
La pagnotta ai grani antichi viene adagiata su un basalto lavico di oltre trecento anni, fuma come il vulcano e fa chiudere gli occhi nel momento del morso. La accompagnano grissini tirati a mano, una focaccina irresistibile, del pan bauletto profumato e altri panini a base di farine autoctone, dalla maiorca alla russello.
Attraverso l’assaggio delle portate principali si evince il legame intimo di Manuel con la città: le sue ricette sono una dedica a Catania, protagonista dagli antipasti ai dolci con la sua cultura popolare, i suoi colori e profumi. Good morning in Catania è un tuffo nei sapori del mare e del monte Etna: si affonda il cucchiaino in una stratificazione caleidoscopica di vongole, pomodoro, fichi, mandorle e agrumi.
Passeggiata in via Plebiscito evoca il cibo di strada e il panino con la carne di cavallo. Concezione da Tiffany ricorda il tuppo della brioche siciliana e custodisce memorie. Eccezionali, poi, il tataki di pecora con i ricci di mare, il bottone di cipolla sotto cenere e il risotto al nero.
info: concezionerestaurant.com
La Cucina di Donna Carmela
Si scarpetta olio extravergine siciliano all’ombra di maestosi olivi secolari, immersi nella vegetazione verdeggiante e respirando l’aria del mare. Nella località di Carruba, la filosofia contadina e il rispetto per la ciclicità della terra prendono forma nei piatti di Piergiorgio Alecci al ristorante La Cucina di Donna Carmela.
Il menù “Come in Natura” segue la stagionalità dei prodotti dell’orto e dell’agrumeto della tenuta, coniugando gastronomia e territorialità. Il percorso comincia con una selezione di pane ai grani antichi e un assaggio di gambero rosso locale. Si prosegue con del delizioso polpo in salsa di nocciole e teriyaki, lo spaghetto al burro affumicato e alici e così via in un susseguirsi di attraenti primi e secondi ai profumi di Sicilia.
L’approccio secondo natura permea anche la proposta del pranzo, più informale e leggera, ma sempre all’insegna della cultura mediterranea e del cibo di qualità: si assaggiano strepitosi carpacci e tartare, costate e filetti, pasta fatta in casa, proposte vegetariane. Da non perdere la ceviche di spigola con carciofi e pere.
info: donnacarmela.com
Dormire a Catania in un hotel gastronomico
A mezz’ora da Catania, si nasconde un eco-resort abbracciato dal verde dei giardini tropicali, dove la cucina naturale è protagonista. Solo una manciata di camere e lodges sommersi nella vegetazione mediterranea. Alle spalle i paesaggi montani dell’Etna, davanti a sé una veduta sconfinata del mare: Donna Carmela Resort & Lodges, parte della collezione Small Luxury Hotels, è il punto di partenza ideale per esplorare la Sicilia orientale e la costa ionica. Nei dintorni si trovano l’isola della Trinacria, le coste delle Eolie e la città di Taormina.
Vale la pena visitare anche l’azienda vinicola Pietradolce, sulle pendici settentrionali del vulcano.
La mattina da Donna Carmela è un momento magico e la colazione un sogno a ogni aperti: ci si sveglia ascoltando i canti degli uccellini, mentre un’aroma inebriante di torte appena sfornate pervade l’aria mitigandosi al profumo dei fiori.
La giornata comincia degustando crostate e torte fatte in casa (da provare quella alla ricotta), plumcake al pistacchio e agli agrumi, cannoli e bomboloni alla crema, sfogliatelle e brioche, arancini e taglieri di salumi e formaggi locali. Più una selezione alla carta che spazia tra uova, toast di avocado e porridge con il latte di mandorla.
A pranzo e a cena lo chef Alecci porta in tavola i prodotti dell’orto, attraverso percorsi degustazione all’insegna del pesce fresco, dei vegetali di stagione e dei migliori tagli di carne. Il ristorante è aperto anche agli esterni. La struttura organizza per i suoi ospiti escursioni nei vigneti o nell’orto botanico, masterclass per imparare a realizzare i cocktail con le erbe, corsi di cucina tradizionale.
info: slh.com
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