Destinazioni vulnerabili dal fascino unico: le città che sfidano il tempo da visitare ora

Molte città italiane e statunitensi, e non solo, stanno sprofondando: qui vi raccontiamo le destinazioni bellissime da visitare subito perché a rischio.

May 12, 2025 - 13:47
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Destinazioni vulnerabili dal fascino unico: le città che sfidano il tempo da visitare ora

Ogni anno, il livello medio globale del mare si innalza di circa 2,5 millimetri e, in alcune zone del mondo, una su tutte Giacarta in Indonesia, l’incremento relativo annuo può arrivare fino a ben 25 centimetri, costringendo il governo a prendere provvedimenti drastici come lo spostamento della capitale in un’altra zona del Paese. Questo accade per due motivi: le maree salgono e la città sprofonda.

Giacarta non è la sola che sta affrontando una corsa contro il tempo, anche negli Stati Uniti, in Italia e in Nuova Zelanda, molte città bellissime sono a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare unito alla subsidenza del suolo. Quest’ultima si verifica quando l’attività umana o le forze naturali provocano l’abbassamento di porzioni della superficie terrestre.

Quali sono, nel dettaglio, le città da visitare subito perché a rischio di scomparire? Ve le raccontiamo qui insieme ai pericoli che stanno affrontando.

Le città a rischio negli Stati Uniti

New York è la città più popolosa degli Stati Uniti e, a causa dei cambiamenti climatici, è anche minacciata da inondazioni costiere e mareggiate. Come hanno dimostrato diversi studi, però, questo non è l’unico problema. Anche l’attività edilizia sta causando la subsidenza della città, aggravando il rischio di future inondazioni: dalle analisi è risultato che il tasso medio di subsidenza in tutta la città è di 1-2 millimetri all’anno, ma in zone come Queens e Brooklyn, questo valore è notevolmente più elevato.

Sotto l’iconico skyline di Chicago, invece, si nasconde un problema insidioso: il cambiamento climatico sotterraneo. A lungo andare, i suoi effetti potrebbero mettere a repentaglio la durabilità di edifici e infrastrutture in tutta la città provocandone lo sprofondamento. Questo fenomeno, nel caso di questa splendida città statunitense, è provocato soprattutto dal calore emesso da strutture interrate come parcheggi sotterranei, scantinati, tunnel della metropolitana e fognature.

In totale, le città degli Stati Uniti a rischio sono 25 dove la subsidenza sta colpendo soprattutto l’integrità strutturale di edifici, strade, dighe e altre infrastrutture. Tra queste citiamo: Dallas, Columbus, Detroit, Fort Worth, Denver, Indianapolis, Houston e Charlotte.

Chicago al tramonto
Fonte: iStock
Tramonto sullo skyline di Chicago

Le città a rischio in Italia

E in Italia, invece, quali sono le città a rischio? Il fenomeno della subsidenza sta colpendo soprattutto Venezia, dove è risaputo che l’aumento del livello del mare e l’abbassamento del terreno costituiscono minacce sempre più concrete. Ma la città lagunare non è l’unica. Uno studio recente ha messo in evidenza anche tante altre città italiane come Ravenna, Ferrara, Padova, Chioggia, Pisa, Livorno, Grosseto, Napoli e Ostia.

Seppur siano più contenuti, i rischi ci sono anche a Taranto, Gallipoli, Cagliari, Oristano, Latina, Sabaudia, Piombino, Viareggio, La Spezia, Rimini, Pesaro, Jesolo Lignano Sabbiadoro. Secondo alcuni dati raccolti alla fine del 2024, il fenomeno della subsidenza coinvolge circa il 18% dei comuni italiani, prevalentemente situati nelle regioni del Nord Italia, in particolare nella Pianura Padana, mentre nell’Italia centrale e meridionale il fenomeno interessa prevalentemente le pianure costiere. Le regioni più esposte sono il Veneto e l’Emilia-Romagna, con oltre il 50% dei comuni interessati dal fenomeno.

Il caso di Giacarta, in Indonesia

Giacarta conta 10 milioni di abitanti ed è considerata una delle città al mondo che sta sprofondando più velocemente. Se questo fenomeno non verrà arginato, entro il 2050 alcune zone potrebbero finire completamente sott’acqua.

Ecco perché il governo, come soluzione, ha deciso di spostare la capitale in una nuova città chiamata Nusantara: la commissione incaricata della sua pianificazione ha dichiarato l’importanza di questo trasferimento a causa del notevole stress a cui la città e l’isola di Giava erano sottoposte a causa di fattori quali l’intensa congestione del traffico, l’inquinamento ambientale e l’alta densità di popolazione.

Le città in pericolo in Nuova Zelanda

Di molte città negli Stati Uniti e in Italia, il fenomeno dello sprofondamento è ampiamente conosciuto. Studi recenti, però, hanno messo in evidenza il rischio anche in alcune città della Nuova Zelanda. In particolare, le destinazioni in pericolo sono le principali aree costiere di Auckland, la città più grande e più bella del Paese; Tauranga, con le sue spiagge splendide e un incantevole lungomare; Wellington, la capitale che stupisce con le sue spiagge e i giardini; Christchurch, cittadina portuale ricca di musei; Dunedin, una zona famosa per le sue montagne con cime arrotondate e scogliere ripide.

La fascia costiera sta sprofondando in modo costante in tutte queste città a un tasso di pochi millimetri all’anno. In termini numerici, studi recenti hanno rilevato che il 77% delle coste urbane della Nuova Zelanda sta subendo subsidenza a tassi pari o superiori a 0,5 mm all’anno. Alcuni dei tassi, ossia superiori a 3,0 mm all’anno, sono stati misurati soprattutto nei sobborghi costieri di Christchurch. A complicare la situazione, inoltre, c’è il fatto che la Nuova Zelanda è considerata una delle zone a maggiore attività sismica del pianeta.

Auckland Nuova Zelanda
Fonte: iStock
La spiaggia di Auckland