Philadelphia, alla scoperta della città in cui sono nati gli Stati Uniti d’America
È la città dove tutto ebbe inizio. Il 4 luglio 1776, qui fu firmata la storica Dichiarazione d’Indipendenza. Philadelphia – o “Philly”come la chiamano i suoi abitanti – è la città più grande della Pennsylvania e la sesta più popolosa degli Stati Uniti, con oltre 1,5 milioni di residenti. Amatissima dagli americani, è conosciuta come L'articolo Philadelphia, alla scoperta della città in cui sono nati gli Stati Uniti d’America sembra essere il primo su Dove Viaggi.

È la città dove tutto ebbe inizio. Il 4 luglio 1776, qui fu firmata la storica Dichiarazione d’Indipendenza. Philadelphia – o “Philly”come la chiamano i suoi abitanti – è la città più grande della Pennsylvania e la sesta più popolosa degli Stati Uniti, con oltre 1,5 milioni di residenti.
Amatissima dagli americani, è conosciuta come «la culla dell’America», proprio perché ospita, più di ogni altra città americana, luoghi e manufatti iconici che raccontano la storia della fondazione degli USA. È qui, infatti, che gli appassionati possono ammirare ben 68 monumenti storici, veri e propri tesori che hanno contribuito a far diventare Philadelphia la prima città degli Stati Uniti a ospitare un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO: l’Independence Hall.
Philadelphia, dove tutto ebbe inizio
Per scoprire l’anima della città basta avventurarsi nel suo centro storico – definito, non a caso, «il miglio quadrato più storico della nazione» – e perdersi tra le meraviglie dell’Independence National Historical Park, un concentrato di edifici e luoghi collegati alla rivoluzione americana. Uno su tutti, l’Independence Hall, dove il 4 luglio 1776 venne firmata la Dichiarazione d’Indipendenza nonché scritta e discussa la Costituzione.
Da non perdere anche la Liberty Bell, la famosa campana adottata dalla società americana contro la schiavitù, divenuta poi simbolo del movimento abolizionista. E il Benjamin Franklin Museum, dedicato al famoso scienziato e scrittore, tra i padri fondatori degli Stati Uniti. Sempre in tema il Franklin Court Printing Office (una versione ricostruita della sua tipografia), la Library Company of Philadelphia (da Franklin fondata nel 1731 e prima biblioteca di prestito di successo del Paese), l’American Philosophical Society (da lui co-fondata) e la sua tomba, all’interno della Christ Church & Burial Ground.
Luoghi, questi, che si raggiungono tutti a piedi, concentrati come sono nel cuore storico di Philly. Sempre in quest’area si trovano la Second Bank of the United States, fondata nel 1816, la Declaration House, all’interno della quale soggiornò Thomas Jefferson mentre redigeva la Dichiarazione di Indipendenza, e il New Hall Military Museum, una sorta di Pentagono delle origini.
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Il viaggio nella storia prosegue alla President’s House, dove risiedettero i presidenti George Washington e John Adams durante il loro mandato, e alla Carpenters’ Hall, sede del primo Congresso Continentale nel 1774 (tra i reperti di grande valore, le sedie utilizzate dai Padri Fondatori). Non distante c’è la Betsy Ross House, la casa di colei che, secondo la tradizione, creò la bandiera americana. E ancora: il Museum of the American Revolution, il National Constitution Center e il Congress Hall, dove giurarono George Washington e John Adams appena diventati presidenti.
Particolarmente suggestivo è anche passeggiare lungo Elfreth’s Alley, la strada ininterrottamente abitata più antica degli Stati Uniti, e fermarsi in Washington Square, tra le piazze più antiche della città e sede del memoriale dedicato a Washington e ai militi ignoti della Rivoluzione Americana.
La festa per l’Indipendenza e le speciali celebrazioni del 2026
Ma in quale periodo dell’anno è meglio visitare Philadelphia? Ogni stagione ha le sue peculiarità. Di certo, per godersi un’atmosfera festosa, i mesi estivi sono i più indicati, complici le tradizionali celebrazioni del 4 luglio. Un invito a partire che non può essere ignorato, in particolare, l’anno prossimo quando, in tale data, si celebrerà il 250° anniversario della firma della Dichiarazione d’Indipendenza.
Tanti gli eventi in programma a Philadelphia nell’estate del 2026. Innanzitutto, dal 19 giugno (Juneteenth) al 4 luglio (Independence Day) si svolgerà, come da tradizione, il Wawa Welcome America, un festival di due settimane con mostre, concerti, feste di quartiere e spettacoli pirotecnici per celebrare la nascita degli Stati Uniti e, in parallelo, la fine della schiavitù.
È nel Philadelphia Historic District, invece, che si terrà, il 2 luglio, il Red, White, & Blue To-Do, un’affascinante parata con sfilate, concerti e attrazioni storiche aperte con orari prolungati. In tutti gli Stati Uniti, poi, l’anno prossimo si svolgerà la Fifa World Cup 2026, con 48 nazioni che si sfideranno a calcio in 104 partite nell’arco di sei settimane in tutto il Nord America. Sei di questi match (il 14, 19, 22, 25 e 27 giugno e il 4 luglio) si svolgeranno proprio a Philadelphia, al Lincoln Financial Field.
A maggio, Philadelphia ospiterà il PGA Championship, uno degli eventi più importanti del golf mondiale, mentre nell’estate del 2026 grande protagonista sarà l’MLB All-Star Game 2026, la tradizionale sfida di baseball tra i migliori giocatori delle leghe Nazionale e Americana.
Novità a Philadelphia: non solo sport
Anche se non si è appassionati di sport non mancano i motivi per pianificare un viaggio a Philadelphia. Entro la fine di quest’anno aprirà i battenti Calder Gardens, una nuova destinazione culturale lungo il Benjamin Franklin Parkway che darà nuova vita all’opera di Alexander Calder, l’innovativo scultore inventore del mobile. Il Franklin Institute, invece, ospiterà in anteprima mondiale una mostra itinerante dedicata alla creazione dei Parchi Universal.
Lo Zoo di Philadelphia ha annunciato, per il 2026, il suo più grande progetto espositivo in oltre un decennio, con una trasformazione da 20 milioni di dollari del Bear Country, l’area dedicata agli orsi, mentre il Museum of the American Revolution celebrerà i 250 anni di indipendenza con la mostra “The Declaration’s Journey”, analizzando l’influenza che l’evento ha avuto sui movimenti indipendentisti.
Info: discoverphl.com
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