Eurovision 2025: Bandiere, musica e paure sul Turquoise Carpet: il racconto della prima giornata

Eurovision Song Contest 2025: il via con il Turquoise Carpet e le dichiarazioni degli artisti in gara. L’Eurovision Song Contest 2025 – in programma a Basilea (Svizzera) dal 13 al 17 maggio – ha preso ufficialmente il via con il tradizionale Turquoise Carpet, la passerella sulla quale hanno sfilato le delegazioni e gli artisti rappresentanti […] L'articolo Eurovision 2025: Bandiere, musica e paure sul Turquoise Carpet: il racconto della prima giornata proviene da All Music Italia.

May 12, 2025 - 01:35
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Eurovision 2025: Bandiere, musica e paure sul Turquoise Carpet: il racconto della prima giornata

Eurovision Song Contest 2025: il via con il Turquoise Carpet e le dichiarazioni degli artisti in gara.

L’Eurovision Song Contest 2025 – in programma a Basilea (Svizzera) dal 13 al 17 maggio – ha preso ufficialmente il via con il tradizionale Turquoise Carpet, la passerella sulla quale hanno sfilato le delegazioni e gli artisti rappresentanti delle 37 nazioni in gara all’edizione di quest’anno.

Eurovision Song Contest 2025: il via con il Turquoise Carpet

L’evento si è svolto attraverso le strade della città svizzera in un colorato e festoso serpentone di pubblico, attraverso il quale le delegazioni hanno sfilato a bordo di tram d’epoca. Il percorso è cominciato da Marktplatz, la Piazza del Mercato, e nella fattispecie dal Municipio cittadino dove gli artisti sono stati accolti dal conduttore dell’evento Joël von Mutzenbecher, dal Presidente del Gran Consiglio del Canton Basilea Città Conradin Cramer e dall’Executive Supervisor di EBU Martin Österdahl prima di salire a bordo dei tram sui quali hanno percorso i due chilometri circa che li separavano dal punto d’arrivo dell’EuroVillage.

Qui hanno potuto scambiare due battute con la drag queen Odette Hella’Grand, prima di salire al piano superiore del complesso fieristico Messe Basel dove hanno incontrato la stampa accreditata per una breve sessione di interviste.

Il caso legato alla delegazione israeliana

Un sole splendido ha incorniciato quella che è stata a tutti gli effetti una giornata di festa, malgrado un breve intoppo dovuto a un manifestante pro-Palestina che si è seduto davanti al tram che trasportava la delegazione israeliana, compresa l’artista Yuval Raphael. Il servizio di sicurezza ha prontamente spostato l’attivista dal percorso e la parata ha potuto procedere senza ulteriori intoppi. Il broadcaster israeliano KAN ha inoltre presentato denuncia alla polizia svizzera per un gesto minaccioso che Yuval ha ricevuto da uno spettatore, che ha mimato il taglio della gola in sua direzione.

Va detto comunque che, malgrado sul percorso si potessero scorgere tantissime bandiere palestinesi assieme a striscioni e cartelli critici delle azioni del governo israeliano, il tono della protesta è stato in larghissima parte tranquillo, pacifico e rispettoso dell’evento.

eurovision 2025 – Turquoise Carpet – Le dichiarazioni degli artisti

Lucio Corsi (Italia)

Queste sono state le parole di Lucio Corsi al microfono della drag Odette, che gli ha chiesto il significato del brano Volevo essere un duro con il quale rappresenterà l’Italia nella kermesse eurovisiva:

Il significato della canzone è che questo mondo ci vuole sempre forti come pietre, perfetti come fiori, ma non è sempre possibile e spesso è difficile diventare ciò che si aveva sognato.

Gabry Ponte (San Marino)

Queste invece le parole di Gabry Ponte, rappresentante di San Marino con il brano Tutta l’Italia:

“Sono molto timido nella vita privata, lo giuro. Stare dietro la console da DJ è la mia corazza. Sono molto onorato ed estremamente felice di essere qui… la mia canzone “Tutta l’Italia” parla di persone che si riuniscono e ballano insieme, questo è il potere della musica ed il significato della mia canzone.”

Dichiarazioni degli altri concorrenti

GoJo (Australia): “Mio padre è francese e mia madre è di origini olandesi, mi hanno introdotto all’Eurovision quando avevo quattro anni. Mi ricordo quando ho scoperto che avremmo debuttato nel 2015 con Guy Sebastian, ho pensato che fosse incredibile ed è un onore che continuiamo a partecipare dopo 10 anni. Uno dei miei artisti preferiti è italiano ed è Angelo Branduardi, mio padre ama la musica europea e mi ha fatto conoscere molti artisti come lui.

Klemen Slakonja (Slovenia): “Mi sento abbastanza tranquillo a partecipare all’ESC, ma è stato molto complicato prendere parte alla selezione nazionale in Slovenia. É stata un’esperienza diversa, ero sotto pressione perché ero il favorito, subito prima ho realizzato il video in cui interpretavo tutti i vincitori passati dell’Eurovision e ho investito parecchio delle mie finanze in quel video. Qui a Basilea non sono tra i favoriti, per cui a nessuno davvero interessa (del mio piazzamento)!

Emmy Guttulsrud Kristiansen (Irlanda): “Abbiamo scritto “Laika Party” ad un songwriting camp in Norvegia e una degli autori (Larissa Toomey, nda) è irlandese, per cui ci è sembrato naturale provare a mandarla alla selezione irlandese e sono veramente contenta di averlo fatto, perché amo l’Irlanda e mi sento più irlandese ogni giorno che passa!

ADONXS (Repubblica Ceca): “Vorrei rendere l’Eurovision più popolare sia in Repubblica Ceca che in Slovacchia, spero di stare facendo il mio lavoro e di avere successo! Ovviamente, più la nazione è credibile nel contest più le persone sono portate a seguirlo.

Laura Thorn (Lussemburgo): “Per noi era molto importante avere una canzone che appartenesse culturalmente al Lussemburgo, avere un po’ di storia lussemburghese all’interno con i riferimenti a “Poupée de cire, poupée de son” di France Gall, specialmente quest’anno che ricorre l’anniversario dei sessant’anni dalla sua vittoria. Allo stesso tempo volevamo mostrare l’evoluzione della bambola oggetto della canzone in questi sessant’anni, da quando era controllata dal mondo che la circondava ad adesso che non lo è più, ma può fare parlare il suo potere, il suo cervello e la sua voce.”

Princ (Serbia): “Sono passati un po’ di anni dall’ultima volta in cui la Serbia ha portato in gara una ballata balcanica, questo genere ha dato alla Serbia i migliori risultati con Željko Joksimović e Marija Šerifović. Penso che all’Eurovision manchi quel sound autentico dai Balcani, e con “Mila” voglio rappresentare quella tradizione al 100%. Collaborare con Željko è stato un sogno che si avvera, lui è stato uno dei motivi per cui volevo gareggiare all’Eurovision: lavorare con il mio idolo, specialmente nell’ottica di partecipare a questa competizione, è stato qualcosa di pazzesco.

Theo Evan (Cipro): “É incredibile che l’anno scorso stavo ascoltando “The Code” di Nemo e quest’anno gli autori Lasse Midtsian Nymann e Linda Dale hanno voluto scrivere una canzone per me. Questo mi fa sentire sicuro di andare sul palco e presentare ciò che abbiamo in mente.

Ziferblat (Ucraina): “Gli ucraini sono molto appassionati di Eurovision, è un grande evento per i nostri connazionali e in questo momento, durante la guerra, è un’opportunità per gioire ed essere felici per qualche giorno e un evento che ci riunisce tutti.

Programmazione e regole di Eurovision 2025

L’Eurovision 2025 sarà trasmesso in diretta dalla St. Jakobshalle, con le due semifinali in onda su Rai 2 martedì 13 e giovedì 15 maggio alle ore 21.00, e la finale su Rai 1 sabato 17 maggio a partire dalle 20.40.

Come sempre, 26 Paesi accederanno alla serata finale, tra cui l’Italia, qualificata di diritto grazie al suo status di membro dei Big 5 (le nazioni che garantiscono il maggior sostegno economico all’EBU). Dopo la novità introdotta nel 2024, anche quest’anno i Big 5 si esibiranno integralmente in semifinale: l’Italia sarà protagonista nella prima semifinale di martedì e potrà esprimere il proprio voto durante la stessa serata.

A commentare l’evento per l’Italia ci saranno Gabriele Corsi e Big Mama, affiancati come lo scorso anno da Matteo Osso e Diletta Parlangeli su Rai Radio 2 e sul canale 202 del digitale terrestre.

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