Roberto Vecchioni, il nuovo libro “L’orso bianco era nero” e una critica ai giovani

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Mar 31, 2025 - 11:42
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Roberto Vecchioni, il nuovo libro “L’orso bianco era nero” e una critica ai giovani

Roberto Vecchioni , ospite di Domenica In, ha parlato non solo del suo amore per la moglie Daria Colombo, ma anche del suo nuovo libro L’orso bianco era nero – Storia e leggenda della parola, riflettendo sulla società contemporanea e sul ruolo del linguaggio nelle nuove generazioni. Qui il link per l’acquisto del volume.

Dai grandi classici come Samarcanda e Luci a San Siro, fino agli album più recenti, Roberto Vecchioni ha sempre usato la musica come mezzo di esplorazione interiore. Il suo stile unisce letteratura, filosofia e melodia, creando brani che raccontano l’essenza umana con una profondità rara nel panorama musicale italiano.

Ma per Vecchioni la musica non è solo emozione: è anche strumento di pensiero critico. Durante l’intervista con Mara Venier, il cantautore ha sottolineato l’importanza della parola, definendola “l’unica vera invenzione umana”, contrapposta alle scoperte scientifiche che esistevano già prima di essere identificate. Una visione che si riflette anche nel suo ultimo lavoro editoriale, dove esplora il potere e la trasformazione del linguaggio nel tempo.

Vecchioni, che insegna Contemporaneità dell’Antico all’Università di Milano, ha espresso preoccupazione per la fragilità delle nuove generazioni: “Questa generazione è messa male, non per colpa loro. Ma sono fragili, deboli di fronte alla vita”. Il Professore ha anche lanciato un allarme sul declino del linguaggio: “Oggi i ragazzi usano solo 600 parole, dieci anni fa erano 6.000”. Una riduzione drastica che, secondo il cantautore, riflette un impoverimento culturale e un allontanamento dalla complessità della realtà.

La sua musica, densa di riferimenti letterari e storici, è la dimostrazione di come la parola possa essere un’arma potente contro la superficialità. Canzoni come Chiamami ancora amore, vincitrice di Sanremo 2011, sono inni alla bellezza della cultura e al valore della conoscenza.

Oltre alla musica e alla scrittura, un altro pilastro fondamentale nella vita di Vecchioni è il suo amore per Daria Colombo, la moglie che lo accompagna da 45 anni e che, come lui stesso ha dichiarato, gli ha salvato la vita più volte. “Lei è tutte le donne in una. La donna più bella che io abbia mai visto in vita mia”, ha detto commosso a Domenica In.

Daria non è solo la sua compagna, ma anche la persona che lo ha sostenuto nei momenti più difficili, tra cui la perdita del figlio Arrigo, scomparso prematuramente nel 2023. È stata lei ad aiutarlo a superare il dolore e a salvarlo dall’alcolismo, un nemico che il cantautore ha affrontato con determinazione: “Bere non serve a niente, è solo una cretinata”, ha ammesso con lucidità.

Nonostante le trasformazioni del panorama musicale, Vecchioni continua a difendere il valore della canzone d’autore, un genere che oggi fatica a trovare spazio nel mainstream, ma che conserva una forza espressiva unica. La sua voce, le sue parole e la sua musica restano un punto di riferimento per chi cerca nelle canzoni non solo intrattenimento, ma anche poesia, cultura e riflessione.

Con L’orso bianco era nero e la sua continua attività artistica, Roberto Vecchioni ribadisce il suo impegno nel raccontare il mondo attraverso la musica e la parola, senza mai rinunciare alla profondità e all’autenticità.

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