Il cinema per Dawson è inizio e fine di Dawson’s Creek

La lingua batte, dove il dente della nostalgia duole. E qual è il solo e unico caposaldo degli anni d’oro di tutti i millennials? Il telefilm per eccellenza che rappresentava l’appuntamento pomeridiano più atteso in Tv, nonché l’unico compromesso per finire di studiare in tempo? Beh, ANOWANAWEY è la risposta! Eh sì, mi riferisco inevitabilmente… Leggi di più »Il cinema per Dawson è inizio e fine di Dawson’s Creek The post Il cinema per Dawson è inizio e fine di Dawson’s Creek appeared first on Hall of Series.

Mar 31, 2025 - 11:44
 0
Il cinema per Dawson è inizio e fine di Dawson’s Creek

La lingua batte, dove il dente della nostalgia duole. E qual è il solo e unico caposaldo degli anni d’oro di tutti i millennials? Il telefilm per eccellenza che rappresentava l’appuntamento pomeridiano più atteso in Tv, nonché l’unico compromesso per finire di studiare in tempo? Beh, ANOWANAWEY è la risposta! Eh sì, mi riferisco inevitabilmente all’acclamatissimo e celeberrimo Dawson’s Creek che, riguardato anni dopo, fa quasi tenerezza visti il suo formato, le vicende e una trasgressione adolescenziale lontana anni luce da quella attuale.

Tuttavia, ci siamo incredibilmente legati e rappresenta uno degli argomenti di discussione più quotati tra amici e conoscenti che hanno vissuto in quell’epoca. Questo rappresentando l’inizio di tutta quella narrativa teen drama di cui oggi molti di noi vanno matti, che si è evoluta nel tempo acquisendo le tinte più disparate. Pensiamo al mistery che condisce Riverdale, al thriller erotico di Élite o alla comedy tipica di Non ho mai…

Insomma, ad ognuno il suo. Mentre, in Dawson’s Creek, è un’altra la componente trainante di ogni episodio, di per sé semiconclusivo ma già appartenente alla neonata continuità seriale di questo millennio. Ebbene, parlo proprio della passione del giovane Dawson per la settima arte: il cinema (qui le nostre recensioni sugli ultimi film). A tal proposito, il suo background non è semplicemente un dettaglio di caratterizzazione, ma un motore che guida non solo le sue azioni, ma anche le dinamiche narrative della serie. Si rivela essere, infatti, il filo conduttore di molte delle sue decisioni, dei suoi conflitti interiori e, in ultima analisi, della sua crescita personale.

Dawson Leery

Dawson trovava più connessione con i film, che con le persone circostanti

La sua passione non si limita alla semplice visione di pellicole, ma si estende all’idea del cinema come un linguaggio capace di raccontare la vita, le emozioni e le storie di persone che affrontano i propri ostacoli. La sua relazione con i film è quasi idolatrica, ma è anche la chiave per comprendere la sua insoddisfazione nei confronti di una realtà che sembra sempre troppo imperfetta rispetto ai sogni che lui coltiva.

Da un punto di vista narrativo, dunque, il grande schermo diventa una lente attraverso cui Dawson guarda oltre. La sua stanza è piena di poster di film, le sue conversazioni sono costellate di citazioni cinematografiche e le sue aspirazioni sono sempre orientate verso la possibilità di diventare un regista. Ma questa passione non è mai accessoria. È il modo con cui questi tenta di dare un senso a ciò che accade nella sua tormentata esistenza da adolescente, navigando nelle sue difficoltà e nei suoi dubbi.

La sua visione idealizzata del cinema rappresenta uno specifico tentativo

Ed è quello di rimanere fedele a una certa purezza artistica, in un mondo che gli sembra troppo spesso grigio e sconclusionato. Tanto che, quando Dawson si confronta con le sue diverse relazioni, spesso si rifugia nell’idea che la vita debba seguire una trama ben scritta. Un copione che porti a un finale felice. Questo lo fa sembrare, agli occhi degli altri personaggi, un audace sognatore! Ma lo rende anche vulnerabile nel vivere la sua realtà che, purtroppo, non segue i dettami di una sceneggiatura. Per questo, il suo legame con questa sua bramosia, non solo definisce il suo carattere, ma anche quello degli altri personaggi di Dawson’s Creek.

Basti pensare a quanto il cinema diventi anche manifestazione del duraturo incontro-scontro sentimentale tra Dawson e Pacey (qui un focus sulla loro amicizia). Difatti quest’ultimo, non condividendo il suo stesso interesse, lo sfida invece a confrontarsi con una visione più pragmatica delle circostanze in cui si trovano. Joey, invece, funge da contrasto alla sua visione utopistica del mondo. Ma allo stesso tempo lo aiuta a realizzare che anche nella vita, come nel cinema, ci sono momenti di incertezza e storie che rimangono incompiute.

Mentre Jen, non fa altro che mostrargli quanto sublime possa essere godere del piacere di belle immagini, prima che la pellicola si consumi fino a disintegrarsi. Pertanto, questa sua vocazione è parte integrante di lui, e la serie non cerca mai di ridicolizzarla o di forzarne l’intensità. Al contrario, attraverso di essa esplora temi profondi come la ricerca dell’identità, il confronto con altre prospettive e la necessità di crescere.

I protagonisti di Dawson's Creek

È un’ambizione che diventa voce e strumento di espressione

Ma è anche l’unica via che ha per ordinare il caos dell’universo che lo circonda. A tal proposito, quest’arte diventa anche un simbolo potente e ricorrente, tanto all’inizio quanto alla fine di Dawson’s Creek. La serie, difatti, inizia con un giovane Leery che guarda E.T. l’extra-terrestre (ecco le somiglianze tra ET e Stranger Things) di Steven Spielberg. Un film che, non solo rappresenta il suo amore per il cinema, ma anche il suo sogno di dirigere un mondo migliore. Vedere i suoi occhi pieni di ammirazione davanti lo schermo, ci conduce immediatamente alla purezza d’animo di un giovane che ha trovato la sua via di fuga.

Si tratta, in altre parole, del tentativo di “scrivere” le battute del suo quotidiano e plasmare ciò che sfugge al suo controllo. Tuttavia, giunti alla fine della serie, Dawson si trova a un bivio e il suo talento assume un significato diverso. Tanto che il cinema, lentamente, diventa un mezzo per comprendere ciò che è davvero importante nella sua vita. Per accettare le imperfezioni e le incertezze che caratterizzano il reale. Adesso, nel bene o nel male, è più consapevole che la vita, a differenza di un film, non segue sempre una trama prestabilita.

Nell’episodio finale di Dawson’s Creek, il nostro protagonista è cresciuto

Pertanto, egli ha realizzato la sua grande ambizione di diventare regista. L’accorato ritorno nella sua casa e nella sua città natale, dove tutto era iniziato, diventa l’occasione per un bilancio delle sue esperienze e delle sue scelte. Così l’audiovisivo, che in principio era un modo per evadere dalla realtà, si presenta successivamente come uno strumento di introspezione (ecco le migliori serie introspettive) e di consapevolezza.

Il finale, di fatto, non infonde quel senso di appagamento di un film che ci ha emozionato. Ma quello di un’esistenza che, pur tra alti e bassi, trova una sua conforme modalità di espressione. E in un certo senso, quella storia che Dawson aveva desiderato di vivere e raccontare si dall’inizio, non si è mai davvero conclusa. Si è trasformata piuttosto in un’immortale pellicola a cui lui stesso prende parte e che ora vede sotto una luce più autentica. Laddove complessità e profondità diventano i cameo di cui aveva bisogno.

The post Il cinema per Dawson è inizio e fine di Dawson’s Creek appeared first on Hall of Series.