Amici 24, le pagelle della 2° puntata del Serale: Jacopo Sol si muove nell’ombra. Nicolò brilla
Amici 24: le pagelle del Serale. Chi ci avrà convinto? I giudizi e le migliori esibizioni della seconda puntata. A conclusione di una puntata scoppiettante, tra top e flop, Raffaella ha dovuto abbandonare definitivamente la scuola di Amici, dopo essersi confrontata al ballottaggio finale con Chiamamifaro – che la giuria ha immediatamente salvato – e […] L'articolo Amici 24, le pagelle della 2° puntata del Serale: Jacopo Sol si muove nell’ombra. Nicolò brilla proviene da All Music Italia.

Amici 24: le pagelle del Serale. Chi ci avrà convinto? I giudizi e le migliori esibizioni della seconda puntata.
A conclusione di una puntata scoppiettante, tra top e flop, Raffaella ha dovuto abbandonare definitivamente la scuola di Amici, dopo essersi confrontata al ballottaggio finale con Chiamamifaro – che la giuria ha immediatamente salvato – e Luk3, che prova in tutti i modi a rimanere a galla.
Non c’è gara, invece, per Nicolò Filippucci, che ha preso la rincorsa e – ad ogni puntata – continua a guadagnare centimetri di vantaggio. Ma… attenzione ad Antonia e Jacopo Sol.
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amici 24: le pagelle della seconda puntata DEL SERALE
JACOPO SOL – 7.5
Peccato che abbiamo dovuto attendere le 23 e 23 per poterlo ascoltare. Tenete d’occhio questo ragazzo, che ha cantato Madame senza farci sentire la mancanza di Madame. Precisione tecnica, un pizzico di personalità che non guasta mai, uno dei timbri più interessanti di questa edizione e un’interpretazione sentita. Sono questi gli ingredienti della performance di Jacopo Sol, che continua a muoversi nell’ombra, avvicinandosi sempre di più all’obiettivo finale.
LUK3 – 5
Riscrive Baila Morena e il risultato è sorprendente grazie all’aggiunta di barre tanto interessanti da sembrare parte integrante del brano. L’esibizione, nel suo complesso, risulta però mediocre, elementare. Luk3 è, a mio avviso, ancora troppo acerbo e sul palco del Serale appare spaesato, non riuscendo a catalizzare l’attenzione dell’ascoltatore/spettatore.
Qualche lezione di staging lo potrebbe senza alcun dubbio aiutare, ma c’è abbastanza tempo? Forse no, ma – nonostante ciò – Luk3 non molla e ce la mette tutta.
Questo, però, purtroppo non basta, nonostante gli faccia onore.
Ed ecco che nella comparata con TrigNO l’unica cosa che ci viene da pensare è che la personalità di Luk3 si sia smarrita nel campo di margherite da cui ha colto il fiore che ha poi donato alla Pettinelli.
ANTONIA – 8
Che dire… Precisione e naturalezza. Antonia ha l’innata capacità di far apparire semplice ciò che semplice non è. E se Killing Me Softly With His Song le permette di restare nella sua zona di comfort, è con Sempre e per Sempre che la giovanissima cantante convince anche i più scettici. Voce ed emozione. Ma in Italia potrebbe avere qualche problema a ritagliarsi uno spazietto tutto suo.
SENZA CRI – 6
Con una voce ipnotica ed eterea in Woman In Love ho pensato solo una cosa: altro che Senza Cri… meno male che c’è Cri!
Ma poi arriva Cara Italia e Senza Cri inciampa. Va detto che il pezzo di Ghali non è poi così semplice da cantare e interpretare, ma Senza Cri poteva farlo bene e, in questo caso, mi sento di dire che ha sprecato un’occasione. Esibizione piatta e incolore. Mannaggia Cri!
NICOLÒ FILIPPUCCI – 8.5
Padronanza vocale e versatilità. Nicolò non ha paura di uscire dalla sua zona di comfort e il palco del Serale è SUO! Come ha sottolineato Amadeus, “Nicolò è cintura nera di cover” ed ora è anche notevolmente migliorato sul fronte interpretativo. Insomma, non gli si può dire proprio niente, se non BRAVO, BRAVISSIMO!
TRIGNO – 7
Personalità a manetta e presenza scenica. Questa settimana TrigNO è apparso decisamente più a fuoco rispetto a sabato scorso e finalmente si è lasciato andare, divertendosi e compensando le carenze tecniche con il carisma. Il suo andamento “scolastico” è però troppo altalenante e al Serale non si ha il tempo di finire un intero giro sulle montagne russe. Qui c’è bisogno di costanza!
CHIAMAMIFARO – 6.5
Chiamamifaro fa il suo e lo fa anche bene (benissimo al ballottaggio finale), ma questo non basta. Deve assolutamente trovare la sua identità artistica, qualcosa che le permetta di distinguersi, e deve farlo in fretta.
E i GIUDICI… promossi o bocciati?
AMADEUS. Sempre misurato e competente, Amadeus è un grande professionista e continua a darne prova con commenti sempre mirati e con un’invidiabile capacità di adattamento al contesto lavorativo in cui si trova. Insomma, AMA si AMA e non ne sbaglia una.
CRISTIANO MALGIOGLIO fa Malgioglio. O lo si ama o lo si odio, non c’è niente da fare. Sopra le righe, esuberante ed istrionico, ma anche empatico. I suoi commenti sono talvolta discutibili e/o fuori luogo, ma fa tutto parte del suo personaggio.
ELENA D’AMARIO. è una di loro, anche lei c’è passata e sa cosa vuol dire, sa cosa si prova e quali sono le difficoltà da affrontare. Forse in giuria mancava davvero uan persona capace di essere così vicina agli allievi, considerando anche che ha lavorato con loro durante tutt l’anno. Il michele bravi di quest’anno, ma tanto più vicina agli allievi. Bonus empatia.
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