Una stella danzante: perchè Stefano De Martino piace e quanto ha cambiato il volto della Rai

Il conduttore partenopeo è il volto nuovo di una Rai più fresca e dinamica, che guarda al futuro senza dimenticare le lezioni del passato.

Apr 7, 2025 - 09:41
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Una stella danzante: perchè Stefano De Martino piace e quanto ha cambiato il volto della Rai

Ce ne siamo accorti tutti: è nata una stella nel firmamento Rai. Un volto nuovo che porta il nome di Stefano De Martino. Siamo sinceri, però: non tutti avrebbero puntato forte su di lui per il post-Amadeus ad Affari tuoi. Del resto ereditare il game show dei pacchi di Rai 1 avrebbe fatto “tremar le vene e i polsi” a chiunque. Basta sfogliare l’elenco dei predecessori alla guida del programma: Paolo Bonolis, Pupo, Antonella Clerici, Flavio Insinna, Max Giusti, Carlo Conti, Amadeus. Praticamente il Gotha della conduzione televisiva.

Eppure De Martino non ha tremato. Ha ricevuto il testimone di Affari tuoi da un Amadeus al vertice della carriera, reduce per giunta dallo strepitoso quinquennio sanremese, e da lì è iniziata una cavalcata entusiasmante a suon di record. Con De Martino a guidare le danze il programma ha polverizzato i primati precedenti in termini di ascolti, superando il muro dei 7 milioni di spettatori e conquistando uno share stellare (32,3% nella puntata del 20 gennaio 2025).

Per sua stessa ammissione, questo trentacinquenne di Torre Annunziata si sente figlio di quella Napoli verace con un cliente scomodo dietro l’angolo: il Vesuvio, presenza onnipresente e perturbante, al tempo stesso familiare e minacciosa, pronta a partorire caos e distruzione ma anche fonte inesausta di incandescente creatività (non per nulla “vulcanico” è sinonimo di fervida immaginazione, vitalità pirotecnica, ricchezza di idee e di iniziative).

«Napoli è la mia placenta e, tutte le volte che torno nella mia città, sento di rivivere una condizione vera», afferma con orgoglio al Corsera il nuovo asso nella manica della Rai. Una napoletanità sorgiva che si sposa alla perfezione col background da ballerino di De Martino, retroterra artistico che lo rende particolarmente adatto a officiare la grande liturgia televisiva.

Stefano De Martino, un conduttore col senso del ritmo

«Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante» dice lo Zarathustra di Nietzsche. Una stella danzante: definizione che si addice alla perfezione al nuovo astro nascente della televisione pubblica. La danza non è soltanto armonia di passi e musica. È anche ritmo, non a caso pure indiscusso signore e padrone delle dirette televisive. Un ballerino danza con il tempo, il ritmo è il suo pane quotidiano.

Il senso del ritmo di Stefano De Martino
Il giovane conduttore ha mostrato di avere una grande padronanza dei tempi televisivi (Foto Instagram @stefanodemartinofanpage_) – tvblog.it

Altra cosa da non sottovalutare: da sempre la danza è legata al rito – pensiamo solo all’antico rituale del re Davide, l’“acrobata di Dio” che danza, abbigliato di vesti sacerdotali, davanti all’Arca del Signore. Il ritmo è croce e delizia di ogni conduttore televisivo, grande sacerdote della liturgia della televisione, sommo cerimoniere del programma. La conduzione non è soltanto un metterci (letteralmente) la faccia davanti al pubblico da casa.

Il presentatore deve anche essere un accogliente padrone di casa. Al tempo stesso deve pure fungere da intrattenitore e da rapido gestore degli inevitabili imprevisti della diretta. Il conduttore non è un astratto architetto del programma: è un direttore d’orchestra coinvolto in prima persona nella realizzazione pratica di un prodotto che non ammette vuoti o pause (all’infuori di quelle pubblicitarie). Il ritmo è sovrano in tv. Chi conduce deve essere insieme impeccabile e passionale, puntuale ma anche creativo. Compito per nulla facile.

Il ragazzo però ha studiato e si vede. La bella presenza – peraltro innegabile e sicuramente gradita al pubblico femminile – non basta di certo. Preparazione e presenza scenica non fanno difetto al timoniere di Affari tuoi. De Martino non è un improvvisato. Padroneggia il palco, ha ritmo, sa gestire i tempi televisivi. È il classico conduttore che sa “stare bene in camera”, caratteristica da sempre ricercata dalla Rai nei suoi volti di punta.

Perché Stefano De Martino è uno di noi

Altro grande pregio del presentatore classe 1989: la trasversalità del pubblico. Grazie al suo passato ad Amici e alla presenza social riscuote il gradimento dei più giovani. Ma De Martino piace anche a un pubblico più maturo, che lo segue in altri programmi Rai come Stasera tutto è possibile o Bar Stella.

Il tono poi è quello giusto: sempre educato, mai sopra le righe. De Martino entra nelle case degli italiani potremmo dire in punta di piedi (altra virtù ben nota ai ballerini). Molto partenopea invece la vena autoironica del conduttore di Affari tuoi (impossibile qui non ricordare la lezione di Massimo Troisi, attore profondamente amato dal nuovo enfant prodige della Rai).

La grande empatia di Stefano De Martino
L’empatia col pubblico è uno dei punti di forza di De Martino (Foto Instagram @rai1official) – tvblog.it

È sempre Nietzsche a dire che la danza permette all’uomo di affrancarsi dalla pesantezza delle parole e delle cose del mondo, da quello che il suo Zarathustra chiama lo «spirito di gravità». Riuscire, come fa De Martino, a non prendersi troppo sul serio – dote non comune in televisione – permette di dare respiro e leggerezza alla trasmissione e, soprattutto, di empatizzare col pubblico. Una qualità che più di ogni altra lo rende “uno di noi”. Identificarsi col personaggio televisivo è fondamentale per gli spettatori.

Le umili origini avvantaggiano in questo De Martino, figlio d’arte ma non figlio di papà. Dal padre – barista ma anche ballerino classico del corpo di ballo del San Carlo di Napoli – ha ereditato l’amore per la danza. Ma la strada per il successo, quella ha dovuto guadagnarsela col sudore della fronte.

Già durante gli anni delle scuole superiori ha dovuto fare diversi lavoretti per pagarsi le lezioni di danza giostrandosi come cameriere, barista, parcheggiatore, fruttivendolo e anche come operatore di call center. Tutti lavori umili, che sanno di popolo, dai quali De Martino ha imparato e messo da parte un’arte che non s’insegna a scuola: il mestiere di vivere.

Uno di noi, insomma, ma con stile: pop ma non populista. Tatto e discrezione caratterizzano anche gli episodici riferimenti alla sua vita privata – spesso finita sotto i riflettori specialmente per la storia con Belen.

Stefano De Martino: uno showman di tipo nuovo che cambierà la Rai

Lo abbiamo visto: nulla è lasciato a caso. Tanto meno il look: curato ma non snob, con un’estetica che ricorda quella dei grandi conduttori del passato, abbinata a una nota di spensieratezza giovanile. Sì dunque a cravatta e camicia (rigorosamente dentro i pantaloni), ma niente giacca. Eleganza e sobrietà quanto basta, con un tocco vintage che ben si sposa con lo stile di Mamma Rai.  Dettagli curati senza mai sfociare nell’eccesso.

La continuità col passato non deve far dimenticare gli aspetti di novità. De Martino è uno showman di tipo nuovo, una figura a mezza via tra il classico presentatore e un intrattenitore contemporaneo. Una sorta di punto di equilibrio tra una conduzione fresca e dinamica, ma pur sempre rispettosa del linguaggio televisivo della Rai, vincolato giocoforza a una certa istituzionalità. Modernizzare senza snaturare, nel segno di una informale istituzionalità, senza ingessature di sorta. Questa ci pare la ricetta vincente di Stefano De Martino.

La novità di Stefano De Martino
Tutto indica che Stefano De Martino potrebbe diventare uno dei pilastri della Rai, presente e futura (Foto Instagram @t7gossip) – tvblog.it

Rivisitazione in chiave moderna anche per Bar Stella, col quale l’ex ballerino di Amici ha riportato in auge un certo tipo di varietà notturno “da salotto”. Lo schema è sempre uguale: aggiornare un progetto dal sapore un po’ retrò, dando identità e stile a un prodotto culturale particolare sul quale la Rai fa mostra di voler puntare.

Stefano De Martino è la punta di diamante di una generazione di “giovani leoni” che, insieme a Alessandro Cattelan e a Serena Rossi, rappresenta il volto nuovo, fresco, di una Rai capace di coniugare passato, presente e futuro. Una tv sempre navigata, ma meno paludata, più fluida e dinamica.

La sfida è chiara: attirare un pubblico giovanile senza perdersi per strada quello più adulto. Si parla già di lui come di un candidato di primo piano per prime serate di spessore, per non parlare del Festival di Sanremo. Lui non si è tirato indietro, ma appare chiara la volontà di procedere per gradi, senza bruciare le tappe.

È significativa l’analogia impiegata dallo stesso De Martino nel salotto di Fabio Fazio, a Che Tempo Che Fa sul Nove: il mestiere del conduttore per lui è simile a quello del pilota d’aereo. Per “pilotare” certi programmi servono tante ore di volo. «Fare il Festival significa guidare un Boeing e sorvolare l’oceano», ha spiegato il conduttore. «Tutte quelle ore dove sotto non c’è nulla ancora un po’ a me spaventano. Continuo ad accumulare ore di volo perché vorrei pilotare quell’aereo con disinvoltura».

È questione dunque di tempo e di mettere da parte un certo patrimonio di esperienza. Ma la strada che porta al Festival sembra già tracciata con chiarezza.