Scenari meteo imprevedibili: la ritirata de La Niña rivoluziona le previsioni
Dopo un prolungato periodo dominato dagli effetti della La Niña, l’oceano Pacifico equatoriale sta mostrando segnali concreti di cambiamento. Le ultime analisi condotte dalla NOAA, attraverso il suo Centro di Previsione Climatica (CPC), evidenziano infatti una netta attenuazione delle temperature superficiali marine inferiori alla media, tipiche di questa fase climatica. A partire da […] Scenari meteo imprevedibili: la ritirata de La Niña rivoluziona le previsioni

Dopo un prolungato periodo dominato dagli effetti della La Niña, l’oceano Pacifico equatoriale sta mostrando segnali concreti di cambiamento.
Le ultime analisi condotte dalla NOAA, attraverso il suo Centro di Previsione Climatica (CPC), evidenziano infatti una netta attenuazione delle temperature superficiali marine inferiori alla media, tipiche di questa fase climatica.
A partire da febbraio, tali anomalie si sono ridotte sensibilmente soprattutto nelle porzioni centrali e centro-orientali del Pacifico, suggerendo l’inizio di una transizione verso una fase neutra dell’Oscillazione Meridionale El Niño (ENSO).
Sebbene alcuni effetti atmosferici legati a La Niña permangano, i dati attuali indicano un’elevata probabilità — pari al 62% — che entro il prossimo mese si affermi uno stato neutro, destinato a perdurare per buona parte dell’estate boreale, ossia tra giugno e agosto. Nonostante ciò, la NOAA mantiene attiva l’allerta La Niña in vista dell’avvio della primavera, a causa di residui segnali ancora presenti nel sistema climatico globale.
La fase neutra dell’ENSO comporta spesso un’ampia variabilità nei modelli meteorologici e, come anticipato nelle previsioni stagionali, la primavera meteorologica — che comprende i mesi di marzo, aprile e maggio — sarà contraddistinta da significative differenze regionali sia in termini di temperatura che di precipitazioni.
Le proiezioni termiche del CPC indicano una tendenza al riscaldamento sopra la media per buona parte degli Stati Uniti meridionali, con particolare enfasi sul Sud-ovest e lungo la Costa del Golfo. Al contrario, il Nord del paese, inclusi alcuni territori dell’Alaska, dovrebbe affrontare una stagione più fresca del normale.
Anche sotto il profilo delle precipitazioni, la primavera 2025 si preannuncia eterogenea. L’area del Nord-ovest e la regione dei Grandi Laghi dovrebbero beneficiare di condizioni più umide rispetto alla media storica, mentre un contesto opposto è atteso nel Sud-ovest e lungo la catena delle Montagne Rocciose, dove si prevede una stagione più secca.
Allo stesso modo, la Valle del Mississippi e l’entroterra del Nord-est potrebbero registrare livelli di pioggia superiori alla norma, in contrasto con la Costa del Golfo e la fascia meridionale dell’Alaska, dove le precipitazioni potrebbero risultare inferiori rispetto agli standard stagionali.
Il progressivo indebolimento della La Niña rappresenta dunque un punto di svolta nella dinamica climatica del 2025. L’evoluzione verso condizioni ENSO-neutre lascia intravedere uno scenario primaverile complesso, in cui contrasti termici e idrici regionali domineranno l’andamento meteorologico nei mesi a venire.
La NOAA continuerà a monitorare attentamente la situazione per fornire aggiornamenti utili alla gestione delle risorse e alla pianificazione delle attività agricole, civili e ambientali.
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