Rocco Siffredi difeso dalla collega Gaia on Top dall accuse
La Porn*diva Gaia on Top difende Rocco Siffredi Seguiteci sempre su LaScimmiaPensa e sul nostro canale WhatsApp Negli ultimi giorni, l’industria del cinema per adulti è finita al centro di un acceso dibattito, scatenato dalle gravi accuse rivolte a Rocco Siffredi da parte di alcune attrici (qui i dettagli). I riflettori dei media, con in testa la trasmissione […] L'articolo Rocco Siffredi difeso dalla collega Gaia on Top dall accuse proviene da LaScimmiaPensa.com.

La Porn*diva Gaia on Top difende Rocco Siffredi
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Negli ultimi giorni, l’industria del cinema per adulti è finita al centro di un acceso dibattito, scatenato dalle gravi accuse rivolte a Rocco Siffredi da parte di alcune attrici (qui i dettagli). I riflettori dei media, con in testa la trasmissione Le Iene, stanno dando ampio spazio alle testimonianze di presunti abusi avvenuti sul set, alimentando una tempesta mediatica che ha diviso profondamente l’opinione pubblica. Ma non tutti si schierano contro la storica icona dell’hard italiano: alcune figure interne al settore stanno prendendo posizione per offrire una versione diversa dei fatti.
Una delle voci più forti in difesa dell’attore è quella di Gaia On Top, conosciuta nel panorama adult come “La Professoressa”, la quale ha raccontato a MOW Mag la sua personale esperienza lavorativa con Siffredi
Quello che ho visto a Le Iene mi è sembrato costruito. Non c’era equilibrio, non sono state interpellate voci favorevoli a Rocco. Valentina, ad esempio, non è nemmeno stata contattata.
Con queste parole, Gaia esprime forti dubbi sulla parzialità della narrazione finora proposta. L’attrice sottolinea infatti che nei set diretti da Rocco Siffredi non ha mai assistito a episodi di costrizione o abusi, anzi, racconta un contesto dove il consenso era centrale e veniva verificato scrupolosamente.
La mia esperienza con lui è stata sempre positiva. Mi ha sempre chiesto il consenso prima di fare qualsiasi cosa e si è sempre fermato se c’era anche solo un dubbio.
In particolare, Gaia rivela che sui set veniva adottato un protocollo molto rigido in termini di trasparenza e rispetto. Ogni scena era preceduta da una documentazione video in cui venivano mostrati i documenti degli attori e illustrato nei dettagli ciò che sarebbe avvenuto, seguita poi da un altro video finale per accertare che tutto si fosse svolto in modo sereno.
Prima di ogni scena veniva registrato un video in cui si mostrava il documento e si spiegava chiaramente cosa si sarebbe fatto. Alla fine, un altro video post-doccia per confermare che era andato tutto bene.
Secondo Gaia, questo sistema rende difficili da sostenere le accuse che parlano di abusi sistematici. A suo parere, molte delle denunce potrebbero nascere da un disagio successivo alle riprese, e non da reali mancanze durante le performance.
Quando sento parlare di ‘consenso da registrare’ mi viene da sorridere: lo facevamo già. Ogni giorno Rocco chiedeva come stavano le ragazze, c’era un confronto costante
L’attrice sottolinea inoltre il potere di influenza dell’ambiente e il ruolo che può avere il cosiddetto “effetto gregge” nel fomentare accuse collettive, spesso smentite nel confronto diretto.
Secondo me alcune ragazze si pentono dopo e cercano un colpevole. A volte si crea un effetto gruppo, si fomenta il malcontento, ma poi quando si parlava apertamente tutto si sgonfiava.
Infine, Gaia fa cenno a un episodio simile che avrebbe potuto verificarsi all’interno dell’accademia di formazione fondata da Siffredi, ma che sarebbe stato sventato prima che la situazione degenerasse.
Qualcosa del genere stava per succedere anche in accademia, ma siamo riusciti a fermarlo in tempo
Che ne pensate?
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