Piero Pelù, carriera e vita privata dell’artista

Piero Pelù è, senz'altro, uno di quei personaggi iconici capace di lasciare il segno attraverso diverse generazioni. Dai Litfiba alla carriera solista, la sua vita Rock & Roll anche fuori dal palco

May 1, 2025 - 09:38
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Piero Pelù, carriera e vita privata dell’artista

Piero Pelù, anima rock dei Litfiba e solista indomabile, ancora oggi una delle voci più riconoscibili e controcorrente della musica italiana.

C’è una via a Firenze, si chiama via de Bardi, è una stradina piccola di Oltrarno va da piazza de’ Mozzi a via Guicciardini, con tracciato irregolare. Una di quelle stradine nella quale non vanno i turisti, non ci sono attrazioni eppure la via, però, è nota a chi ama la musica a chi ama il rock.

Via de Bardi a Firenze è uno odi quei luoghi iconici in cui chi era ragazzo negli anni ottana e novanta conosce bene. Non ci sono turisti a Via De Bardi eppure di tanto in tanto si vedono persone, di mezza età, scattare un selfie proprio in quella stradina irregolare di Firenze. Da via de Bardi, infatti, è partita la più grande storia rock italiana.

Dai Ltfiba alla carriera solista, la vita piena di Piero Pelù

Nascono lì, in una piccola cantinola di famiglia, dove poter provare e far rumore liberamente, i Litfiba. Pierò Pelù e Federico, Ghigo, Renzulli due amici con la passione per la musica, con un talento innato ed un’anima rock che pian piano mettono su una band. Chi era giovane in quegli anni sa che chiunque, suonasse o amasse cantare, metteva su una band. Quando c’è da scegliere il nome, per, Piero e Ghigo dimostrano tutta la loro fantasia, la loro vena artistica.

Si trovano a Firenze in via de Bardi, in Italia e allora perché non darsi un nome che richiami tutto questo. Nascono così, i Litfiba. “L” (prefisso telex), “IT” (Italia), “FI” (Firenze), “BA” (Via de’ Bardi). Il gruppo di amici con la passione per la musica e l’orgolio per le loro origini ancora non lo sa ma sta per scrvere la storia del rock italiano.

Piero Pelù e i Litfiba
I Litfiba, Piero Pelù e Ghigo Renzulli (Foto IG @pieropelufficiale – soundsblog.it)

E’ questo Piero Pelù è una di quelle figure che, nel bene o nel male, non passano mai inosservate. Nato a Firenze il 10 febbraio 1962, è diventato nel tempo molto più di un semplice cantante. È stato, ed è ancora oggi, un simbolo di ribellione, di energia pura, di passione per la musica vissuta come un atto necessario, viscerale. La sua storia artistica comincia negli anni Ottanta, quando insieme a Ghigo Renzulli fonda i Litfiba, una delle band più influenti del panorama rock italiano. Un progetto che nasce nel fermento di una Firenze underground e che ben presto esplode a livello nazionale, grazie a un suono che mescola new wave, post punk e suggestioni mediterranee.

Il primo periodo dei Litfiba, quello più sperimentale, si distingue per dischi come “Desaparecido” e “17 Re”, album che mostrano fin da subito un’attenzione ai temi sociali, politici e spirituali. La voce graffiante di Pelù diventa immediatamente riconoscibile, così come la sua presenza scenica: magnetica, teatrale, a tratti tribale. Con “Litfiba 3” e soprattutto con “El Diablo” e “Terremoto”, la band cambia pelle, si fa più aggressiva, più rock nel senso classico del termine, e raggiunge un successo di massa. È in quegli anni che Pelù si trasforma in un’icona: pantaloni di pelle, chioma selvaggia, e un modo di cantare che è un misto di urlo e rito.

La frattura nel 1999 e l’inizio di una nuova storia

Nel 1999, però, arriva la frattura. Piero lascia i Litfiba per intraprendere una carriera da solista. Una scelta coraggiosa, che inizialmente spiazza il pubblico ma che si rivela vincente. L’album “Né buoni né cattivi” segna il suo esordio da solista e contiene brani di grande impatto come “Io ci sarò” e “Toro loco”, che dimostrano come la sua energia non abbia subito alcun rallentamento. Negli anni successivi pubblica altri lavori come “U.D.S.” e “Identikit”, continuando a sperimentare, anche con suoni più elettronici e testi più introspettivi.

La sua carriera, però, non si limita alla musica. Pelù è anche un attivista, un personaggio pubblico che non ha mai avuto paura di esporsi, anche quando questo significava attirarsi critiche o polemiche. È stato protagonista di campagne contro l’inquinamento, ha parlato spesso di politica e ha sempre difeso la libertà d’espressione. Anche nel suo modo di fare televisione, come giudice a The Voice, ha mantenuto la sua coerenza, portando in prime time una visione del rock e della musica fuori dagli schemi.

Piero Pelù la carriera e la vita privata
Piero Pelù una vita in musica fatta di impegno e sociale (Foto IG @pieropelufficiale – soundsblog.it)

Uno degli aspetti più affascinanti della sua personalità è proprio questa sua capacità di reinventarsi senza mai tradire sé stesso. Anche il ritorno nei Litfiba, avvenuto in diversi momenti per tournée celebrative o reunion speciali, non è stato mai un’operazione nostalgica fine a sé stessa, ma piuttosto un modo per rileggere la storia del gruppo alla luce della maturità artistica e personale raggiunta.

La vita privata di Piero Pelù

Dal punto di vista privato, Pelù è sempre stato piuttosto riservato, anche se non ha mai nascosto l’amore per la sua famiglia e la sua Toscana. Vive a Firenze, e proprio lì continua a coltivare la sua arte, in una dimensione che è lontana dalle logiche dello show business ma sempre in contatto diretto con il pubblico. Ha tre figli e, anche in età più avanzata, mantiene un’energia fuori dal comune. In un’intervista ha raccontato di allenarsi quotidianamente e di curare l’alimentazione con grande attenzione: “La voce è uno strumento, come una chitarra, e va trattata con rispetto”.

Tra le curiosità che lo riguardano, è noto il suo soprannome “Pierotten” in onore di Johnny Rotten (frontman dei Sex Pistols) e anche perché “rotten” significa “marcio”, considerata una qualità positiva per chi si identificava con il punk. Un’etichetta che in fondo gli calza a pennello, perché Pelù è rimasto fedele a un’idea di arte come espressione viscerale, che parte dal basso, dal vissuto, e arriva a colpire l’ascoltatore senza filtri.

Oggi, con oltre quarant’anni di carriera alle spalle, Piero Pelù resta un punto di riferimento. Non solo per la sua voce potente e per i concerti carichi di adrenalina, ma per quella sua capacità rara di restare autentico. E forse è proprio questo, alla fine, il vero segreto del suo successo: non essere mai diventato altro da sé, anche quando tutto sembrava spingerlo nella direzione opposta.