Primavera incerta, modelli in contrasto: l’estate può attendere L’idea che
l’estate possa iniziare in anticipo è un pensiero ricorrente ogni volta che le
temperature si alzano per qualche giorno o che si affaccia una fase meteo più soleggiata. Ma la
primavera meteorologica, e in particolare il
mese di Maggio, ha il potere di
confondere anche i più ottimisti. La sua natura, per definizione
instabile, tende a
illudere con promesse di stabilità, salvo poi
ribaltare tutto nel giro di poche ore. Nelle ultime settimane, a ogni segnale di
rafforzamento dell’anticiclone subtropicale, è seguita una rapida
ritirata del bel tempo, causata da
infiltrazioni fresche,
saccature nord-atlantiche e
cicloni mediterranei. Questo continuo rimbalzo tra
sole e temporali sta creando un quadro meteo
estremamente dinamico, nel quale è difficile immaginare un’
estate anticipata.
Il secondo ciclone mediterraneo: nuovo colpo all’alta pressione Secondo le più recenti elaborazioni dei
modelli previsionali internazionali, la possibilità di un
nuovo peggioramento significativo intorno al 20 Maggio è sempre più concreta. Si profila infatti
lo sviluppo di un secondo vortice ciclonico mediterraneo, alimentato dall’incontro tra
aria fresca atlantica e le prime
masse d’aria calda che risalgono dal Nord Africa. Questa configurazione, già vista più volte nel corso della primavera 2025, metterebbe
fuori gioco l’anticiclone africano, bloccando ancora una volta la
transizione verso una fase meteo stabile e calda. Non si tratterebbe solo di
piogge isolate: il
ciclone in arrivo potrebbe portare con sé
temporali diffusi,
grandinate, un
rafforzamento dei venti e una
discesa delle temperature, rendendo il clima
più simile a quello di Aprile che a un preludio d’estate.
L’estate non è un automatismo: serve uno scenario barico solido Perché l’estate possa davvero iniziare, non basta un
giorno di sole o una manciata di massime sopra i 25 °C. Serve la
costruzione di un assetto barico solido, con un
anticiclone africano ben strutturato, capace di resistere agli attacchi delle perturbazioni. Fino ad ora, questo non è accaduto. Le
ondate di calore registrate in anni precedenti a Maggio restano eccezioni, non regole, e l’attuale primavera sembra
voler recuperare un equilibrio più naturale, dove
l’instabilità è la norma e
la stabilità l’eccezione.
Correnti instabili e masse d’aria fresca: i veri protagonisti di Maggio Le temperature restano tutto sommato
gradevoli, ma il
caldo estivo vero e proprio è ancora assente. I
30 °C, sbandierati da alcune anticipazioni, restano al momento fuori portata. Le
correnti da est e da
nord-est, che continuano a inserirsi sul bacino centrale del Mediterraneo, non solo
impediscono la risalita dell’anticiclone, ma alimentano
nuove fasi instabili, con piogge e temporali che colpiscono un po’ tutte le regioni, soprattutto nel pomeriggio e nelle ore serali. Anche laddove si registrano
schiarite e giornate serene, il contesto generale resta troppo
fragile per parlare di
cambiamento di scenario. Tutto lascia intendere che
la seconda parte di Maggio sarà
ancora governata dalla variabilità.
Una promessa rinviata: alta pressione africana assente all’appello La
stagione estiva, quella vera, fatta di
giorni caldi e cieli limpidi, potrebbe dunque
ritardare la sua comparsa.
L’alta pressione africana, figura chiave del meteo estivo sul Mediterraneo, resta ancora
un’ipotesi lontana, continuamente rinviata da una
primavera mutevole e da una
circolazione atmosferica fortemente dinamica. In altre parole,
l’estate 2025 sembra voler
prendersi il suo tempo, e potrebbe
esordire solo a partire da Giugno, secondo uno schema più vicino alla tradizione che agli eccessi meteo vissuti negli ultimi anni.
Meteo: le ultimissime sull’arrivo dell’ESTATE, non faranno piacere