Meteo, l’ANTICICLONE spinge: ma la PRIMAVERA prova a resistere

C’è un senso di déjà-vu che continua a riaffiorare, quasi come un’eco insistente che accompagna ogni nuovo aggiornamento meteorologico. Le settimane si susseguono con una ripetitività disarmante, tanto che ogni variazione sembra già vista, già esperita. Non si parla tanto di un’insofferenza verso il caldo in sé, quanto di un disorientamento più sottile: la normalità […] Meteo, l’ANTICICLONE spinge: ma la PRIMAVERA prova a resistere

May 7, 2025 - 19:57
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Meteo, l’ANTICICLONE spinge: ma la PRIMAVERA prova a resistere
C’è un senso di déjà-vu che continua a riaffiorare, quasi come un’eco insistente che accompagna ogni nuovo aggiornamento meteorologico. Le settimane si susseguono con una ripetitività disarmante, tanto che ogni variazione sembra già vista, già esperita. Non si parla tanto di un’insofferenza verso il caldo in sé, quanto di un disorientamento più sottile: la normalità atmosferica appare compromessa, e anche una lieve anomalia assume i contorni di una narrazione stanca, già archiviata nelle memorie recenti. Il fastidio non nasce dal tepore, dal sole che allunga le giornate e riscalda l’aria, ma dalla perdita di proporzione. Quando il caldo si manifesta con intensità eccessiva, in momenti in cui non dovrebbe ancora dominare, scatta un senso di squilibrio. È il caso delle ondate africane che, fuori tempo massimo, cercano spazio nel calendario. E proprio ora, in questo momento ancora pienamente primaverile, sembra avvicinarsi una spinta decisa dell’estate, pronta a insinuarsi con anticipo nel nostro scenario climatico. Le proiezioni più recenti indicano la possibilità di un’irruzione calda che potrebbe farci percepire temperature più consone a metà estate che a maggio. Non parliamo di qualche grado in più, ma di un vero e proprio ingresso dell’alta pressione subtropicale, con l’Anticiclone Africano che sembra già voler mettere radici nel cuore del Mediterraneo. È una prospettiva che, purtroppo, non sorprende più: la familiarità con queste dinamiche rende più difficile mantenere alta l’attenzione, ma le conseguenze a medio termine restano tutt’altro che trascurabili. Una volta stabilizzato, un sistema di alta pressione così robusto tende a durare, e a rendere difficile ogni ritorno alla variabilità. Non mancano però letture più caute. Alcuni modelli atmosferici delineano scenari meno estremi, in cui la primavera può ancora dire la sua, proponendo condizioni più equilibrate. In questa visione, il tempo alterna fasi più stabili a episodi instabili: nuvole, piogge anche temporalesche, e sbalzi termici ancora tipici della stagione. È proprio questa alternanza che si spera possa tornare ad affermarsi, rompendo l’inerzia che ha segnato troppe primavere recenti. C’è bisogno di un racconto diverso, di uno spazio meteorologico più dinamico, più variegato. Il susseguirsi incessante di giornate fotocopia, dominate da caldo anomalo e cielo immobile, ha finito per appiattire anche la percezione del tempo che passa. Si avverte il desiderio di parlare di venti che cambiano, di rovesci benefici, di giornate imprevedibili ma stimolanti. Un clima che ci sorprenda, ci coinvolga, che non anticipi troppo l’estate, ma che ci accompagni con gradualità verso quella stagione che, comunque, avrà tutto il suo spazio tra giugno e settembre. Affrontarla in anticipo, invece, toglie slancio, energia, e soprattutto quella sensazione di attesa che dà senso al cambiamento stagionale.

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